Calmazzo

frazione di Fossombrone

Calmazzo è un piccolo villaggio ed una frazione di Fossombrone, l'antica Forum Sempronii, in provincia di Pesaro e Urbino. Si trova sull'importante nodo stradale dell'antica via Flaminia poco prima della gola del Furlo, dove si dipartiva la strada per Urbino (Urvinum Metaurensis), alla confluenza dei fiumi Candigliano e Metauro.

Calmazzo
frazione
Calmazzo – Veduta
Calmazzo – Veduta
Cartello che indica la frazione, nei pressi fu combattuta la Battaglia di Calmazzo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Marche
Provincia Pesaro e Urbino
Comune Fossombrone
Territorio
Coordinate43°40′37″N 12°45′08″E / 43.676944°N 12.752222°E43.676944; 12.752222 (Calmazzo)
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postale61034
Prefisso0721
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Calmazzo
Calmazzo

È sede di antichi ritrovamenti dell'epoca romana: nel 1989 uno scavo effettuato nella zona dall'Università di Urbino ha portato alla luce il recinto sepolcrale della famiglia Cissonia; è un'area di forma quadrata, originariamente recintata in lastroni di pietra del Furlo. Aveva una porta di ingresso e all'interno tre sepolture e due altari (are) con iscrizioni ancora in loco, dedicate la prima a Caius Cisso Festus, la seconda a Caius Cisso Zosymus e alla moglie Cissonia Festa. Sono state ritrovate anche suppellettili e oggetti in vetro ed oro del corredo funebre, ora al museo archeologico di Fossombrone, e alcune colonne lavorate.

Vicino al paese (vicus) vi era sulla Flaminia il ponte di Traiano, che attraversava il fiume con un grande arco in pietra. Il ponte venne fatto saltare durante la seconda guerra mondiale e poi ricostruito nel 1947 riutilizzando in parte il materiale antico.

Geografia fisica modifica

Situata in un trivio naturale tra le valli del Metauro, a nord-ovest (alta valle) ed a nord-est (bassa valle), e del Candigliano a sud-ovest, nella pianura di fondovalle. Calmazzo si trova lungo il corso del Metauro, tra la frazione di San Lazzaro, a nord-est, e la località di Santo Stefano di Gaifa, a nord-ovest ma nel comune di Urbino.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Chiesa parrocchiale di Santa Maria del Carmine

È stata realizzata a partire dalla fine degli anni settanta del XX secolo, secondo il progetto dell'architetto Gianni Lamedica[1] e dell'ingegnere Fabio Tombari[2], fino alla consacrazione, avvenuta solo a metà degli anni novanta. Si tratta di un edificio realizzato completamente in cemento armato a vista, senza intonacature, sia esternamente che internamente, in modo affine alla corrente brutalista[3].

Chiesa di San Bartolomeo di Gaifa

Sorge vicino alla località di Santo Stefano di Gaifa e come la pieve di quella località, ha un'origine molto antica, risalente al XIII secolo. L'edificio odierno, in stile neoclassico, è però frutto di una ristrutturazione avvenuta tra XVIII e XIX secolo. Situata su di un colle dominante la vallata, si presenta con murature in pietra a vista, sono in laterizio le lesene angolari che poi proseguono lungo la cornice (come un frontone spezzato) che delimita superiormente la facciata a capanna. In laterizio a vista sono anche le cornici del portale centrale architravato, rialzato su tre gradini, e della finestra lunettata in asse con questo. L'interno è ad aula unica rettangolare con tre altari (il maggiore e due laterali), il maggiore è in muratura e su di esso si trova la pala raffigurante la Crocifissione con i Santi Bartolomeo e Lorenzo[4]. L'aula è coperta da una volta a sesto ribassato.

Chiesa di San Cristoforo dei Valli

Situata lungo il pendio di un colle delle Cesane rivolto verso la vallata, dista 3 km a nord-ovest dalla frazione. Risale alla fine del XIII secolo, ma subì un'importante ristrutturazione durante il XVI secolo. A conferirgli l'aspetto odierno fu un intervento tra la fine XIX e l'inizio del XX secolo. Si presenta all'esterno con un aspetto molto sobrio, in pietra del Furlo a vista. Le uniche decorazioni esterne sono date dalle cornici lapidee del portale centrale architravato e dalla finestra rettangolare in asse su di esso, con semplici modanature lineari. L'interno ha una pianta a croce latina ad aula unica, voltata a botte. All'incrocio tra i due bracci della croce, si eleva una cupola conclusa da un lucernario, sui pennacchi vi sono dei medaglioni riproducenti i simboli iconografici dei quattro Evangelisti[5]. Il presbiterio è delimitato da una balaustra in pietra. È aggregata alla parrocchia di Santo Stefano di Gaifa.

Infrastrutture e trasporti modifica

Strade modifica

Per la sua posizione geografica, la frazione si trova ancora, come in passato, in un snodo viario importante. Verso nord-ovest vi è la Strada statale 73 bis, in questo tratto costituisce una parte della Superstrada E78 (su cui la frazione ha un accesso), che conduce verso i centri dell'alta valle del Metauro, in particolare verso Fermignano (12,7 Km) e Urbino (15 Km). Verso sud-ovest si collega alla SS 73 bis (E78) la Via Flaminia, che da questo punto fino ad Acqualagna (12 Km) costituisce una superstrada. Invece verso nord-est, la SS 73 bis (E78) e la Via Flaminia proseguono, in parallelo lungo il fondovalle, verso Fossombrone (4,5 km) e Fano (32 Km).

Ferrovie modifica

Calmazzo fu anche servita dalla linea Fano - Urbino, dal 1916 al 1987, di cui restano i binari e la stazione.

Note modifica

  1. ^ G. Lamedica, Lo spazio sacro nelle architetture di Gianni Lamedica, in Thema - Magazine di architettura, arte sacra e di beni culturali ecclesiastici, 23 giugno 2017. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  2. ^ Chiesa di Santa Maria del Carmine di Calmazzo, su edicoladelcarmine.suasa.it. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  3. ^ Chiesa di Santa Maria del Carmine - Fossombrone, su beweb.chiesacattolica.it. URL consultato il 16 giugno 2023.
  4. ^ Chiesa di San Bartolomeo di Gaifa Calmazzo, Fossombrone, su beweb.chiesacattolica.it. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  5. ^ Chiesa di San Cristoforo ai Valli Calmazzo Fossombrone, su beweb.chiesacattolica.it. URL consultato il 16 gennaio 2023.

Voci correlate modifica

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