Campitello di Fassa

comune italiano, in provincia autonoma di Trento

Campitello di Fassa (Ciampedél in ladino[4]) è un comune italiano di 703 abitanti[1] della provincia di Trento. Si trova in val di Fassa ed è uno dei 18 comuni che formano la cosiddetta Ladinia.

Campitello di Fassa
comune
(IT) Campitello di Fassa
(LLD) Ciampedel
Campitello di Fassa – Stemma
Campitello di Fassa – Veduta
Campitello di Fassa – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Trento
Amministrazione
SindacoIvo Bernard (lista civica Ciampedel per sia Jent) dal 21-9-2020
Lingue ufficialiLadino, italiano
Data di istituzione4-11-1956
Territorio
Coordinate46°28′34.2″N 11°44′29.49″E / 46.476168°N 11.741525°E46.476168; 11.741525 (Campitello di Fassa)
Altitudine1 448 m s.l.m.
Superficie25,02 km²
Abitanti703[1] (31-10-2021)
Densità28,1 ab./km²
FrazioniCercenà, Fossel, Pian
Comuni confinantiCanazei, Castelrotto (BZ), Mazzin, Santa Cristina Valgardena (BZ), Selva di Val Gardena (BZ), Tires (BZ)
Altre informazioni
Cod. postale38031
Prefisso0462
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT022036
Cod. catastaleB514
TargaTN
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 4 892 GG[3]
Nome abitanticampitellesi
Patronosanti Filippo e Giacomo
Giorno festivo11 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Campitello di Fassa
Campitello di Fassa
Campitello di Fassa – Mappa
Campitello di Fassa – Mappa
Posizione del comune di Campitello di Fassa
nella provincia autonoma di Trento
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Territorio modifica

 
Il torrente Duron attraversa l'abitato di Campitello di Fassa.

L'area ha origini glaciali ed è caratterizzata da un fondovalle dove scorre il torrente Avisio (al quale arrivano i suoi affluenti) e dalla corona, in alto, formata da cime importanti come il gruppo della Marmolada, il gruppo del Sella, il Sassolungo e il gruppo del Catinaccio.

Come in altri centri della valle anche in questo caso l'abitato è sorto su un conoide alluvionale (quello del Ruf de Duron) in posizione elevata rispetto al livello di scorrimento del suo principale corso d'acqua, l'Avisio. Nato sulla destra orografica della valle è attraversato nella sua parte orientale dal ricordato rio Duron, che scende dalla omonima valle. L'altezza è di 1448 m s.l.m.[5].

Nel territorio comunale ricade una parte del centro di Fontanazzo di sopra, condiviso con Mazzin e posto a valle del capoluogo, e Cercenà, piccola borgata situata sulla sinistra orografica dell'Avisio e contingua a Canazei. Le frazioni di Pian e Fossel sorgono invece nella bassa Val Duron.

Clima modifica

Il clima di Campitello, come quello dell'intera val di Fassa, è temperato freddo.

La temperatura media rilevata durante il mese più caldo (che è solitamente quello di luglio) è di 13,6 °C, mentre nel mese di gennaio, che è il più rigido, la temperatura media scende a circa −4,6 °C.

La piovosità è abbastanza costante, e le precipitazioni non sono mai assenti, né in inverno né in estate. La media sull'arco dell'anno è di 824 mm[6].

Origini del nome modifica

Il toponimo Campitello è un diminutivo derivante dal ladino campus (campo).[7]

Storia modifica

 
Campitello di Fassa (1885)

In località Pian dei Crepèi, nel 1970, sono venuti alla luce resti di ceramiche risalenti alla tarda età del ferro e studi recenti confermano i primi insediamenti umani nella zona, anche a carattere permanente, in epoca preistorica. Si trattava di uomini dediti inizialmente alla pastorizia e in seguito all'agricoltura.

 
Cèsa de Comun.

In epoca romana tutto il territorio subì l'influenza della nuova colonizzazione e durante l'Alto Medioevo venne controllato dai principi-vescovi di Bressanone, favoriti in questo anche dalla presenza dell'abbazia di Novacella non troppo lontana. La situazione che si è creata a Campitello, così come nell'intera val di Fassa e nella vicina val di Fiemme, è stata quella di una struttura sociale storicamente legata alle sue origini alpine, fatta di consuetudini e tradizioni locali, e di un'influenza residuale del dominio longobardo, con organizzazione civile, religiosa e militare tipica di quelle popolazioni[8].

Dal XIX secolo l'attività economica prevalente è divenuta quella legata al turismo ed alla ricezione alberghiera.

 
Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo.

Disastro del 2018 modifica

Il territorio di Campitello (insieme con diverse altre aree del Nord, ma in particolare dell'Italia nord-orientale) è stato duramente colpito dal disastro, in seguito chiamato tempesta Vaia, che negli ultimi giorni del mese di ottobre del 2018 ha prodotto incalcolabili danni al patrimonio naturale. Sono state colpite quasi tutte le zone boschive[9]. Si stima che siano andato perduto il taglio di circa 12 anni. Per fare un esempio sulla casualità di questi fenomeni il vicino e più esteso comune di Canazei ha perso solo poco più di un anno[senza fonte].

Simboli modifica

«Scudo accartocciato. Inquartato rialzato di rosso e d'argento: nel 1° a tre conchiglie di San Michele del secondo, ordinate in banda; nel 2° all'incudine di nero, caricata di una zampa di gallina del secondo, attraversante in palo e debordante del primo al campo; nel 3° e nel 4° al capro dell'uno nell'altro, addossati e cozzanti sulla partizione.[10] Motto: Defener sia resons".[11]»

Il gonfalone è un drappo di azzurro.[11]

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[12]

Ripartizione linguistica modifica

Nel comune di Campitello di Fassa è diffuso l'uso della variante cazèt del dialetto fassano (fascian), appartenente alla lingua ladina dolomitica.

Censimento Popolazione Ladini Non ladini % ladini Fonte
2001 732 625 107 85,4% [13]
2011 704 608 96 82,2% [13]
2021 709 392 317 55,3% [14]

Geografia antropica modifica

Frazioni modifica

Lungo la strada statale 48 sorge la frazione di Cercenà al confine con il paese di Canazei mentre a monte sorgono le due piccole frazioni di Pian e Fossel.

Economia modifica

Commercio modifica

Campitello si trova storicamente in posizione privilegiata sia per quanto riguarda i traffici commerciali che uniscono il Trentino al vicino Veneto sia per la presenza della via che attraversa la val Duron, che ha permesso da secoli contatti col mondo altoatesino[15].

 
Torrente Avisio e stazione della funivia per il Col Rodella.

Artigianato modifica

Sono importanti la produzione di sculture e l'attività di intagli[16]. Storicamente sono presenti attività legate alla lavorazione artistica del ferro.

Turismo modifica

Attorno alla fine del XIX secolo aveva raggiunto una consolidata fama ed era una delle principali stazioni alpine non solo del Trentino ma di tutte le Alpi e questo primato era legato sia ai pionieri dell'esplorazione alpina sia ai ricercatori impegnati nello studio geologico delle cime presenti nel territorio[17].

Campitello è unito al Col Rodella con una funivia ed è rimasta un'importante stazione sciistica anche se in tempi più recenti è stato superato dal vicino centro di Canazei[18].

Note modifica

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Carla Marcato, Campitello di Fassa, in Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 1990, p. 124.
  5. ^ Aldo Gorfer, p.617.
  6. ^ Clima: Campitello di Fassa, su climate-data.org. URL consultato il 3 luglio 2019.
  7. ^ Campitello in breve, su comune.campitellodifassa.tn.it, Comune di Campitello di Fassa. URL consultato il 7 luglio 2019.
  8. ^ Aldo Gorfer, pp. 623, 624.
  9. ^ Chiara Pizzimenti, Il disastro degli alberi caduti in Trentino, 100 anni per rivedere le valli com'erano, in Vanity Fair, 2 novembre 2018. URL consultato il 5 luglio 2019.
  10. ^ Comune di Campitello di Fassa, su araldicacivica.it. URL consultato il 20 agosto 2023.
  11. ^ a b Statuto del Comune di Campitello di Fassa (PDF), Art. 1.
  12. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  13. ^ a b Rilevazione sulla consistenza e la dislocazione territoriale degli appartenenti alle popolazioni di lingua ladina, mòchena e cimbra (PDF), in 15º Censimento generale della popolazione e delle abitazioni - dati definitivi, Provincia Autonoma di Trento, marzo 2014.
  14. ^ Identità ladina in crisi? In 10 anni crollo della loro presenza del 23,3% nel Comun general de Fascia, su RTTR, 3 maggio 2022.
  15. ^ Alberto Carton e Mauro Varotto, p.298.
  16. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 15.
  17. ^ Aldo Gorfer, p.622.
  18. ^ Aldo Gorfer, p.655.

Bibliografia modifica

  • Aldo Gorfer, Le valli del Trentino-Trentino orientale, Calliano (Trento), Manfrini, 1975, SBN IT\ICCU\TSA\1415530.
  • Touring Club, Trentino Alto Adige, Milano, Touring Editore, 2005, ISBN 9788836548026.
  • Società degli alpinisti tridentini e Commissione per la tutela dell'ambiente montano, Naturalmente Trentino: i paesaggi, la natura, i luoghi, a cura di Alessio Bertolli, Trento, Curcu & Genovese, 2012, ISBN 9788896737552, OCLC 898546419.
  • Editrice Tabacco, Val di Fassa - Alta Badia, Val Gardena/Gröden: Catinaccio/Rosengarten - Latemar - Stella - Marmolada - Sassolungo/Langkofel - Puez - Civetta - Tofane, Tavagnacco, Casa editrice Tabacco, 1977, ISBN 9788883150418, OCLC 781158791.
  • Alberto Carton e Mauro Varotto (a cura di), Marmolada, Sommacampagna - Padova, Cierre - Dipartimento di geografia Università di Padova, 2011, ISBN 9788883146138, OCLC 876628738.

Voci correlate modifica

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