Cannabis sativa

specie di pianta della famiglia Cannabaceae

La canapa (Cannabis sativa L., 1753) è una pianta della famiglia Cannabaceae. È l'unica specie attualmente accettata del genere Cannabis[1].

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Canapa
Cannabis sativa
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
(clade) Rosidi
(clade) Eurosidi
(clade) Eurosidi I
Ordine Rosales
Famiglia Cannabaceae
Genere Cannabis
Specie C. sativa
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Hamamelidae
Ordine Urticales
Famiglia Cannabaceae
Genere Cannabis
Specie C. sativa
Nomenclatura binomiale
Cannabis sativa
L., 1753
Illustrazione della cannabis
Collo di camicia in canapa con iniziali
Gli steli (o canapuli) recisi aperti a capannella per essiccare prima dell'immersione nel maceratoio in un'illustrazione delle Istituzioni scientifiche e tecniche di agricoltura di Carlo Berti Pichat, vol. 5, stampato a Torino nel 1866 – Biblioteca Fondazione Nuova terra antica
Raccolta della canapa nell'Ottocento
Frontespizio de Il Canapaio Tratto da Biblioteca Nuova terra antica
Fascine di canapa raccolta dai maceri
Una pianta femminile 58 giorni dopo la sua fioritura
Piantagione di cannabis sativa
Pianta di cannabis sativa

È coltivata soprattutto per uso tessile o anche edile, per la produzione di carta ed in campo sia medico che ludico in quanto in essa sono presenti alcune sostanze stupefacenti, in percentuali variabili a seconda della varietà.

Descrizione modifica

L'altezza delle piante è variabile e arriva fino a 5 metri, con escrescenze resinose, angolate, a volte cave, specialmente al di sopra del primo paio di foglie; foglie basali opposte, le più alte alternate, palmate, raramente singole, lanceolate, punte acuminate fino a 10 cm di lunghezza, 1,5 cm di grandezza; fiori monoici o dioici; frutti marroni (acheni), trattengono strettamente i semi con un endosperma carnoso e un embrione curvo.

Distribuzione e habitat modifica

Originaria dell'Asia centrale, si è acclimatata in America e Europa.

Tassonomia modifica

Esiste una controversia filogenetica sul fatto se le varietà coltivate della pianta costituiscano una singola specie, la Cannabis sativa, o se le eventuali sottospecie rappresentino in realtà specie distinte, come quelle chiamate Cannabis indica, Cannabis ruderalis. Per maggiori informazioni si veda il genere Cannabis.

Sinonimi modifica

Sono stati riportati i seguenti sinonimi:[1]

  • Cannabis americana Pharm. ex Wehmer
  • Cannabis chinensis Delile
  • Cannabis erratica Siev.
  • Cannabis foetens Gilib.
  • Cannabis generalis E.H.L.Krause
  • Cannabis gigantea Crevost
  • Cannabis indica Lam.
  • Cannabis indica f. afghanica (Vavilov) Vavilov
  • Cannabis indica var. kafiristanica Vavilov
  • Cannabis intersita Soják
  • Cannabis kafiristanica (Vavilov) Chrtek
  • Cannabis lupulus Scop.
  • Cannabis macrosperma Stokes
  • Cannabis ruderalis Janisch.
  • Cannabis sativa f. afghanica Vavilov
  • Cannabis sativa f. chinensis (Delile) A.DC.
  • Cannabis sativa var. gigantea (Delile ex Vilm.) Alef.
  • Cannabis sativa var. indica (Lam.) Wehmer
  • Cannabis sativa subsp. indica (Lam.) E.Small & Cronquist
  • Cannabis sativa var. indica (Lam.) E. Small & Cronquist
  • Cannabis sativa subsp. intersita (Soják) Soják
  • Cannabis sativa var. kafiristanica (Vavilov) E.Small & Cronquist
  • Cannabis sativa var. kif A.DC.
  • Cannabis sativa var. macrosperma (Stokes) Asch. & Graebn.
  • Cannabis sativa var. monoica Hol.
  • Cannabis sativa f. pedemontana A.DC.
  • Cannabis sativa var. praecox Serebr.
  • Cannabis sativa var. ruderalis Janisch.
  • Cannabis sativa var. ruderalis (Janisch.) S.Z.Liou
  • Cannabis sativa var. sativa
  • Cannabis sativa var. spontanea Vavilov
  • Cannabis sativa var. vulgaris Alef.

Usi modifica

Storicamente il principale utilizzo della canapa sativa è stato nella produzione di funi, di grande applicazione soprattutto in marina.

Quando iniziò il ciclo recessivo, anche per le proibizioni introdotte da molte legislazioni per evitare l'uso della pianta per la produzione di droga, l'uso tessile e quello della produzione di olio iniziò a ridimensionarsi drasticamente.

La cannabis è stata largamente usata sia come narcotizzante e antidolorifico nell'ambito medico sia come stupefacente.

Dove viene coltivata è un importante fonte estiva di polline per le api.[2][3]

La cannabis è stata inoltre sfruttata nella chemiurgia, una branca dell'industria chimica che permetteva di ricavare ogni sorta di prodotto (plastiche, olii, gomme, vernici, pannelli isolanti, carburanti...) dai prodotti agricoli, e che ebbe fra i suoi massimi sostenitori George Washington Carver[4] e Henry Ford, il quale arrivò a costruire l'Hemp Body Car (denominata anche "Soybean Car", o "Ford Cannabis"), la cui carrozzeria era realizzata in pannelli plastici interamente derivati da prodotti vegetali.[5][6]

Tessili modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Canapa (tessile).

La canapa fornisce da millenni un'ottima fibra tessile. La canapa è stata coltivata in epoche storiche antiche in Asia e il Medio Oriente. La produzione commerciale di canapa in occidente è decollata nel XVIII secolo, anche se coltivata nel XVI secolo nell'Inghilterra orientale. A causa della espansione coloniale e navale dell'epoca, le economie necessitavano di grandi quantità di canapa per corde e stoppa.
Importanti paesi produttori sono Cina, Corea del Nord, Ungheria, ex Jugoslavia, Romania, Polonia, Francia e Italia. La fibra tessile di canapa viene ottenuta dal floema o libro, dei fusti di piante di Cannabis sativa e altre simili congeneri.

Le fibre, tuttora largamente utilizzate dagli idraulici come guarnizione, sono state importanti grezzi per la produzione di tessili e corde. Per centinaia di anni, fino alla seconda metà del Novecento sono state la materia prima per la produzione di carta.

La coltura della canapa per usi tessili ha un'antica tradizione in Italia, veniva usata fin dall'antichità per tessuti resistenti e cordame. Molto legata all'espandersi delle Repubbliche marinare, che l'utilizzavano grandemente per corde e vele delle proprie flotte di guerra. La tradizione di utilizzarla per telerie ad uso domestico è molto antica, le tovaglie di canapa in Romagna decorate con stampi di rame nei due classici colori ruggine e verde sono oggetti di artigianato che continuano ad essere prodotti ancora oggi.

Farmacologici modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Uso medico della cannabis.
  Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Per gli usi farmacologici si rinvia alla voce cannabis. È infatti utilizzata nel trattamento del glaucoma[senza fonte]. Viene impiegata anche come analgesico.[7]

Psicotropi modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Cannabis § Psicoattivo.

Sostanze psicotrope come l'hashish o la marijuana possono essere ricavate sia dalla Cannabis indica sia dalla Cannabis sativa, sia da varietà ibride in varie proporzioni di queste due specie.

L'hashish può essere ricavato in vari modi dalle infiorescenze delle piante femmina, mentre la marijuana sono le infiorescenze stesse essiccate.

Le sostanze presenti nelle infiorescenze che determinano l'effetto psicotropo sono dette cannabinoidi, i più famosi sono il THC, responsabile degli effetti mentali caratteristici e il CBD, responsabile degli effetti sui muscoli e, a quanto pare, ansiolitici. L'effetto è anche influenzato dalle altre centinaia di cannabinoidi, per esempio CBG, CBN e THCV tra quelli conosciuti. Il modo più conosciuto di consumare cannabis è attraverso i vapori della resina contenente i cannabinoidi, ma i fiori possono essere anche consumati oralmente previa particolare cottura. Se i fiori non vengono cotti non sono attivi oralmente. Il processo che il THC subisce è quello di decarbossilazione, che lo trasforma dal non psicoattivo THCA al THC. Quando il THC attraversa il fegato viene convertito in 11-OH-THC, sostanza distinta dal THC e con effetti molto più potenti e psichedelici, sebbene distinti dai classici effetti psichedelici quali quelli causati dall'ingestione di sostanze come i funghetti alla psilocibina o il cactus messicano peyote.

Coltivazione modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Canapa (tessile).

In passato la coltivazione della canapa era comune nelle zone mediterranee e centro europee. Anzitutto perché questa pianta cresceva su terreni difficili da coltivare con altre piante industriali (terreni sabbiosi e zone paludose nelle pianure dei fiumi), inoltre perché vi era una forte richiesta di piante così polivalenti e a buon mercato, infatti la canapa era utile per produrre sostanze "oleose" (per l'illuminazione), "fibrose" (fibre tessili, carta, corda) e di mangime per il bestiame produttivo.

Durante i secoli del trionfo della vela e delle grandi conquiste marittime europee, la domanda di tele e cordami assicurò la straordinaria ricchezza dei comprensori, che rifornivano le canape di qualità migliori per l'armamento navale. In Italia eccelsero tra le terre da canapa Bologna e Ferrara. In queste zone ancora oggi sono visibili nella campagna i cosiddetti "maceri", piccoli laghetti artificiali utilizzati per mantenere immersi in acqua, i tronchi leggeri della canapa raccolti in "fascine", posti sotto il peso di grossi sassi arrotondati, che solitamente venivano conservati ai bordi del macero. Dopo alcuni giorni le fibre esterne al tronco venivano staccate con facilità, recuperate e mandate ai filatoi. I resti secchi degli stessi tronchi decorticati venivano usati poi come combustibile povero (in dialetto ferrarese questi tronchi fragili e leggeri, ridotti in pezzetti, venivano chiamati stich).

La vitalità dell'economia canapicola felsinea è testimoniata dal maggior agronomo bolognese del Seicento, Vincenzo Tanara. Questi, con una lunga e accurata descrizione, ci tramanda la tecnica colturale della canapa.[8]. Grazie alla qualità delle sue canape l'Italia divenne il secondo produttore mondiale ed assurse a primo fornitore della marina britannica. Il tramonto della produzione canapiera iniziò con la diffusione delle prime navi a carbone, e fu, per le province canapicole, una lenta agonia, che si protrasse lungo un secolo, costringendo alla ristrutturazione di tutte le rotazioni agrarie.[9].

Dopo la colonizzazione britannica dell'India e la rivoluzione agricola negli Stati del sud degli USA, si ebbe un ulteriore calo di produzione della canapa, perché i tessili di cotone e juta avevano prezzi molto concorrenziali rispetto alle altre fibre. Il successivo uso del petrolio fece poi calare i prezzi dei combustibili per l'illuminazione. Dopo la prima guerra mondiale, si ebbe un ulteriore calo di produzione, quando le corde ottenute da sostanze sintetiche sostituirono pian piano le corde di canapa e si sviluppò la tecnica per produrre la carta dal legno.
Durante la seconda guerra mondiale, la produzione mediterranea ritornò per un breve periodo ad aumentare velocemente, perché l'isolamento commerciale indotto dal conflitto, fece sì che tornassero convenienti le produzioni di fibre tessili e gli oli sativi della canapa. Esisteva inoltre l'esigenza di materie prime contenenti cellulosa da cui poter ricavare esplosivi, passando attraverso la nitrocellulosa.

Il vero colpo di grazia per la coltivazione della canapa si ebbe in seguito del Marijuana Tax Act datato 1937 dove la si mise al bando negli USA e poi di riflesso in gran parte del resto del mondo. La famosa casa editoriale/cartaria Hearst, la maggior sostenitrice tramite i suoi quotidiani della campagna anti cannabis, aveva appena effettuato enormi investimenti sulla carta da albero.[10] Contemporaneamente la DuPont brevettò il Nylon. Secondo alcuni studiosi tutte queste non furono semplici coincidenze[11]. Al riguardo, Jack Herer pubblicò il best seller The Emperor Wears No Clothes.

Aspetti legali modifica

In Italia la coltivazione industriale è consentita dalla circolare ministeriale del MIPAF n. 1 prot. 200 dell'8 maggio 2002, limitato a varietà di canapa certificata, appositamente selezionate per avere un contenuto trascurabile di THC, che ne costituisce il principio attivo farmacologico e psicotropo.

Secondo alcuni giornalisti specializzati[11] la proclamazione di leggi proibizionistiche nei confronti della cannabis negli Stati Uniti prima della seconda guerra mondiale è stata provocata dalla concorrenza tra la nascente industria petrolifera e la consolidata usanza dell'epoca di usare l'olio di questa pianta come combustibile per i motori Diesel, dalla concorrenza tra la nascente industria cartiera e la consolidata usanza dell'epoca di usare la fibra di questa pianta per la produzione di carta, e dalla concorrenza tra la nascente industria tessile basata sulle fibre sintetiche sia per la produzione di cordami sia di tessuti.

Letteratura modifica

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Cannabis sativa, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 20/5/2022.
  2. ^ (EN) Anass Terrab, Benito Valdés e María Josefa Díez, Study of plants visited by honeybees ( Apis mellifera L.) in the Central Rif Region (N. Morocco) using pollen analysis, in Grana, vol. 44, n. 3, 2005-9, pp. 209–215, DOI:10.1080/00173130500219783. URL consultato il 9 luglio 2019.
  3. ^ Dr. Jasvir Singh Dalio, Cannabis sativa - An Important Subsistence Pollen Source for Apis mellifera, in IOSR Journal of Pharmacy and Biological Sciences (IOSRJPBS), Volume 1, Issue 4 (July-August 2012).
  4. ^ (EN) George Washington Carver, su American Chemical Society. URL consultato l'11 febbraio 2023.
  5. ^ L'auto di cannabis compie 80 anni: nel 1941 Henry Ford presentò l'unico esemplare, su La Gazzetta dello Sport. URL consultato l'11 febbraio 2023.
  6. ^ (EN) Soybean Car - The Henry Ford, su www.thehenryford.org. URL consultato l'11 febbraio 2023.
  7. ^ "Le piante medicinali", di Roberto Michele Suozzi, Newton&Compton, Roma, 1994, p. 36
  8. ^ Antonio Saltini, Storia delle scienze agrarie, vol. I, Dalle origini al Rinascimento, Edagricole, Bologna 1984, pp. 505-513.
  9. ^ Antonio Saltini, Storia della canapa: dall'Ottocento al Novecento, tra cedimenti e riprese, fino al tracollo, in AA. VV. Una fibra versatile. La canapa in Italia Clueb, Bologna 2005, pp. 235-252.
  10. ^ Il suo proprietario William Randolph Hearst, magnate della carta stampa e personaggio che ispirò Orson Welles nella figura del Citizen Kane nel film "Quarto potere", dichiarò sul Newspaper Tycoon che la marijuana è la strada più breve per il manicomio, fuma la marijuana per un mese e il tuo cervello non sarà niente più che un deposito di orridi spettri, l'hashish crea un assassino che uccide per il piacere di uccidere.
  11. ^ a b «The emperor wears no clothes», di Jack Herer 1985, Ah Ha Publishing, Van Nuys, CA. ISBN 1-878125-02-8
  12. ^ i capitoli in cui si parla della canapa sono: Come Pantagruele fece i preparativi per prendere il mare e dell'erba chiamata Pantagruelione e Come si prepara e si adopera il famoso Pantagruelione

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàGND (DE4072298-3