Capitano generale da Mar

Il Capitano Generale da Mar, anche Capitàn da mar, era il comandante supremo della marina veneziana. Come tutti i funzionari marciani, il Capitano Generale doveva ubbidire ai governi supremi della Serenissima (come il Maggior Consiglio o la Serenissima Signoria), pur disponendo di potere assoluto su tutti i comandanti e funzionari della Marina nonché i funzionari delle colonie d'oltremare (c.d. "Stato da Mar") per questioni relative alla flotta.[1]

Capitano generale da Mar
Il Gonfalone di San Marco, raffigurante il Leone di San Marco con spada impugnata e libro chiuso, emblema da guerra della marina veneziana, poteva essere issato solo sulla nave del Capitano generale da Mar.
StatoBandiera della Repubblica di Venezia Repubblica di Venezia
OrganizzazioneMarineria veneziana
TipoComandante militare
Soppresso daNapoleone I
Eletto daMaggior Consiglio
Nominato daSerenissima Signoria

Storia modifica

Il posto di Capitano Generale del Mare veniva nominato solo durante la guerra, su elezione del Maggior Consiglio. Veniva scelto in genere uno dei membri con maggior esperienza in strategie navali del patriziato veneziano anche se a volte il gioco politico portò alla scelta di uomini troppo giovani e/o meno militarmente esperti: es. il disastroso capitanato di Antonio Grimani nel 1499[2].

Durante la fine del XVII secolo, le considerevoli spese che doveva essere in grado di sostenere tale ruolo fecero della ricchezza dei candidati un fattore importante nella loro selezione.[3]

Le decisioni di strategia e tattica tuttavia venivano prese dal consiglio di guerra a maggioranza. Tali decisioni venivano prese sull'ammiraglia e vi partecipavano oltre al Capitano Generale da mar ed il suo vice, il Provveditore Generale da Mar (funzionario incaricato della gestione dello Stato da Mar), tutti gli ufficiali ossia i Capi di Mare (riconoscibili per la presenza di un "fanò", un fanale di poppa sulle loro navi), i capitani di flotta, i comandanti di eventuali contingenti ausiliari o alleati, e, in caso di operazioni di sbarco, il comandante delle truppe di terra che veniva trasportato a bordo della flotta.[4]

Durante l'assetto di guerra, il Capitano Generale issava il suo stendardo su una galera che fungeva da ammiraglia della flotta (la Galera Generalizia o Capitana).[5] In combattimento l'ammiraglia prendeva posizione al centro della formazione veneziana.[3] Anche la flotta veneziana e persino i maggiori rivali navali dei veneziani, la Marina ottomana, inizio ad usare i Vascelli nel corso del XVII secolo. I Veneziani tradizionalmente preferivano una galea bastarda (più grande, incrocio tra galea sottile e galea grossa) come nave del supremo comandante in capo. L'equipaggio della nave ammiraglia godeva di alcuni privilegi speciali tra cui minori tasse.[3]

In caso di morte del Capitano Generale, sino alla nomina di un successore le sue mansioni passavano ad interim al Provveditore Generale da Mar, e, in caso di morte del Provveditore, al più anziano Capo da Mar.[4]

Capitani generali da Mar della Repubblica di Venezia modifica

Ritratto Nome
(nascita–morte)
Stemma Anni Note
Vettor Pisani
(1324 – 1380)
 
1379 – 1380 Comandante della flotta veneta nella Guerra di Chioggia
Carlo Zen
(1334 – 1418)
  1403 Comandante della flotta veneta nella Battaglia di Modone (1403)
Pietro Loredan
(1372 – 1438)
 
1411; 1416; 1431 I - Comandante della flotta veneta a Costantinopoli, testimonia la tregua tra il sultano e la Serenissima
II - Comandante della flotta veneta alla Battaglia di Gallipoli (1416)
III - Comandante della flotta veneta alla Battaglia di Rapallo (1431)
Andrea Mocenigo
(... – ...)
 
1429
Alvise Loredan
(1393 – 1466)
 
1443 – 1446; 1449 – 1450; 1453 I - Comandante della flotta veneta durante la Crociata di Varna
II - Comandante della flotta veneta contro Alfonso V d'Aragona in Sicilia
III - Comandante della flotta veneta nella Guerra di Morea (principio della Prima guerra turco-veneziana)
  Antonio Grimani
(1434 – 1523)
 
1499 Comandante della flotta veneta nella disastrosa Battaglia di Lepanto (1499), venne condotto in ceppi a Venezia e rischiò il linciaggio da parte d'una folla inferocita[2]
Benedetto Pesaro
1500-1501
Pietro Balbi
1510
  Vincenzo Cappello
(1469 – 1541)
  1538 Comandante della flotta veneta nella Battaglia di Prevesa
Girolamo Zane
(? – 1572)
  1566 – 1570 Comandante della flotta veneta all'avvio della Guerra di Cipro
  Sebastiano Venier
(1496 – 1578)
 
1570 – 1571 Comandante della flotta veneta nella Battaglia di Lepanto
Jacopo Soranzo
  1572 Comandante della flotta veneta al termine della Guerra di Cipro
  Giovanni Bembo
(1543 – 1618)
 
1607 Comandante della flotta veneta nella Guerra dell'Interdetto
Antonio Maria Cappello
(... – 1646)
  ... – ...
Giovanni Battista Grimani

(1646 - 1648)

 
1646 - 1648 Comandante della flotta veneziana nei primi anni della guerra di Candia.
 
Alvise Mocenigo

(1583 – 1654)

 
1648 - 1650
 
Leonardo Foscolo

(1588 – 1660)

1650 - 1653
 
Alvise Mocenigo

(1583 – 1654)

 
1653 - 1654
Girolamo Foscarini
(... – 1655)
 
... – 1655
  Lorenzo Marcello
(1603 – 1656)
 
16551656 Comandante della flotta veneta nella Spedizione dei Dardanelli
  Lazzaro Mocenigo Kor Kaptan (it. "Capitano Orbo")[6]
(1624 – 1657)
 
16561657 Comandante della flotta veneta al termine della Spedizione dei Dardanelli
  Francesco Morosini il Peloponnesiaco
(1619 – 1694)
 
Guidò la flotta veneta nella Guerra di Morea
Andrea Pisani
(1715 – 1718)
  Guidò la flotta veneta nella Seconda guerra di Morea
Marcantonio Diedo
(... – ...)
Guidò la flotta veneta nella Battaglia di Matapan
  Angelo Emo
(1731 – 1792)
  Fu l'ultimo Capitano generale da Mar, a capo della spedizione contro i pirati barbareschi di Tunisi nel 1784.

Note modifica

  1. ^ Lane 1973, p. 175.
  2. ^ a b Roberto Zago, Antonio Grimani, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 59, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.  
  3. ^ a b c Nani Mocenigo 1935, p. 19.
  4. ^ a b Nani Mocenigo 1935, p. 20.
  5. ^ Lane 1973, p. 18.
  6. ^ Gino Benzoni, MOCENIGO, Lazzaro, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 75, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2011.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica