Capolona

comune italiano

Capolona è un comune italiano di 5 157 abitanti della provincia di Arezzo in Toscana.

Capolona
comune
Capolona – Stemma
Capolona – Bandiera
Capolona – Veduta
Capolona – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Provincia Arezzo
Amministrazione
SindacoMario Francesconi (lista civica Futuro per Capolona) dal 10-6-2018
Territorio
Coordinate43°34′04″N 11°51′53″E / 43.567778°N 11.864722°E43.567778; 11.864722 (Capolona)
Altitudine263 m s.l.m.
Superficie47,56 km²
Abitanti5 157[2] (31-8-2022)
Densità108,43 ab./km²
FrazioniBibbiano, Castelluccio, Lorenzano, Pieve San Giovanni, San Martino Sopr'Arno
Comuni confinantiArezzo, Castel Focognano, Castiglion Fibocchi, Subbiano, Talla
Altre informazioni
Cod. postale52010
Prefisso0575
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT051006
Cod. catastaleB670
TargaAR
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona D, 2 026 GG[4]
Nome abitantiCapolonesi
PatronoNatività di Maria Vergine[1]
Giorno festivo8 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Capolona
Capolona
Capolona – Mappa
Capolona – Mappa
Posizione del comune di Capolona all'interno della provincia di Arezzo
Sito istituzionale

Storia modifica

Il nome si pensa derivi da Caput Leonis (o Campus Leonis). Le origini del paese sono remote e poco conosciute: c'è chi ritiene che lì fosse situato un antico convento di cui oggi si sarebbero perse le tracce. Oggi Capolona è un tranquillo paese immerso nella campagna toscana con caratterizzazione manifatturiera e agrituristica a soli 12 km dalla Città di Arezzo ed alle porte del Casentino.

«...lì dove l'Arno torce il muso agli aretini..."»

Capolona, capoluogo del comune omonimo, ha una storia singolare. Il comune si estende sulle pendici del Pratomagno verso sud e sulla riva destra dell'Arno e coincide storicamente con i possedimenti dell'antichissima abbazia di San Gennaro a Campoleone. In realtà Capolona è un nome che individua non tanto un centro in particolare, quanto tutta una zona, avendo cambiato durante i secoli la localizzazione del capoluogo; dopo l'abbandono dell'Abbazia, situata nei pressi dell'attuale abitato di Castelluccio, il territorio fu unito ad altre comunità (in particolare con Subbiano, sull'altra sponda dell'Arno) fino alla dominazione napoleonica.

Nel 1808 fu istituito il distretto di Capolona, Bibbiano e Belfiore e la sede comunale fu a Castelluccio, il centro più vicino all'antica abbazia e ne acquisì il nome di Capolona. Precedentemente il nome era passato ad una località vicina, sede della pieve di San Giovanni, luogo fino ad allora chiamato Sulpiciano. In tempi più recenti, il capoluogo, e di conseguenza il nome, è passato all'attuale Capolona, un gruppo di edifici sorti ai piedi di Caliano, in corrispondenza del ponte che attraversa l'Arno ed attorno al Calzaturificio Fratelli Soldini sorto a fine degli anni cinquanta del XX secolo.

Capolona ha quindi in gran parte un aspetto moderno, lungo il fiume Arno e attraversata dalla strada regionale n. 71 e dalla ferrovia Arezzo-Pratovecchio-Stia. Il comune si inserisce nel paesaggio in un punto in cui il Casentino e la valle dell'Arno si aprono in un ampio ventaglio che prelude alla grande distesa formata dalla confluenza della Val di Chiana nel Valdarno e dove il fiume Arno “torce il muso” ad Arezzo. Il territorio è solcato da brevi torrenti che scendono dal displuvio più meridionale del Pratomagno, che sopra il capoluogo è abbastanza ripido, ma si addolcisce verso Pieve San Giovanni.

Capolona si trova al centro di un territorio notevolmente interessante per le sue vicende storiche: importanti ritrovamenti archeologici anche di origine neolitica sono stati scoperti intorno alle località di Cafaggio, Cafaggiolo, Cicaleto e Vico. L'abbazia di San Gennaro a Campus Leonis (da cui Capolona) fu fondata nel 972 e successivamente affidata ad alcuni monaci benedettini provenienti da Montecassino. Dal X al XII secolo nel momento della sua maggiore potenza, l'elenco delle proprietà dell'abbazia di Campoleone era enorme: castelli e corti dal Casentino all'Umbria. Fra gli ospiti illustri dell'abbazia ci fu papa Alessandro II, che vi soggiornò nel settembre 1064 (presso la località Ierna si sono rinvenute tracce del passaggio di papa Alessandro II, una medaglia con la sua effigie, fa pensare potesse essere un dono del Papa a qualche personalità di importanza che vivesse in quella zona. Essendo sita in loco una ex villa romana appartenuta a famiglia Patrizia e poi successivamente riadattata a castelletto, ove ancora oggi si può notare una torre difensiva rimaneggiata successivamente, dalle varie dominazioni).

Dalla fine del secolo XIV ebbe inizio il lento declino dell'abbazia, che fu in seguito abbandonata, con conseguente decadenza del centro abitato corrispondente. Il monumento più importante di Capolona è Pieve a Sietina, giunta a noi quasi nella sua forma originaria (escluso il campanile di inizio Novecento). La Pieve a Sietina è ricordata fin dall'inizio del secolo XI con il nome di Santa Maria Maddalena di Setrina e si trova nella “terra barbaritana”, suggestiva dizione per definire una vasta area posta tra Arezzo e il Casentino dove, all'inizio dell'anno Mille, era ancora forte l'impronta delle popolazioni di stirpe germanica che nei secoli passati avevano occupato e si erano stabiliti in queste terre. Nella Pieve a Sietina ci sono affreschi trecenteschi e rinascimentali riportati al loro antico splendore da un recente restauro.

Molti borghi mantengono ancora una tipica foggia medievale con tracce più o meno evidenti di strutture murarie: ricordiamo Castelluccio con la sua “Portaccia”; Pieve di Cenina, Pieve San Martino Sopr'Arno e Pieve San Giovanni con pievi antichissime e la chiesa a Il Santo con testimonianze di origine bizantine; Bibbiano con tratti ben conservati della cinta muraria, e poi Lorenzano, Baciano, Ponina, Cenina, Migliarino, Vezza, Casavecchia, Busseto, Apia, Santa Margherita, Poggio al Pino, Figline, Busenga, Ierna e tanti altri piccoli borghi e casolari dispersi nelle colline. Sono da segnalare una serie di tracce di strutture difensive e fortificate che facevano probabilmente parte del sistema difensivo risalente all'alto medioevo: Lorenzano, Casella, Caliano, Belfiore.

«...paese che ove fa buio avanti sera, gente da basto che è sol degna di galera..."»

Simboli modifica

Stemma e gonfalone sono descritti nello statuto comunale.[5]

Stemma

«Lo stemma del Comune è delimitato da una cornice ricca di fregi, sormontata dalla scritta COMVNITÀ DI CAPOLONA. Nella zona inferiore è visibile una guida lastricata che conduce ad una porta in pietra. Al centro un portale con arco a tutto sesto lascia intravedere un piazzale sul quale si eleva una torre a base quadrata. Nella facciata della torre si contano quattro ordini di finestre. Ai lati le brillano due stelle. In alto è raffigurata una testa di leone che allude al lembo di terra denominato "Campus leonis" situato fra due fortificazioni: una di levante (il Castelluccio) e una di ponente (detta Castellaccio) e lambito frontalmente dalle acque dell’Arno. Qui, durante la dominazione longobarda, fu costruito un castello e così la sicurezza e l'inespugnabilità valsero a questo luogo la denominazione di "Campus leonis", da cui derivò "Campoleone" divenuto poi per successive trasformazioni "Cappuloni" ed infine "Capolona". Nello stemma sembrano dunque essere ricordate sotto forma simbolica le origini del Comune e la sua natura di luogo fortificato.»

Gonfalone

«Il gonfalone del Comune è costituito da un drappo color cremisi con tre cuspidi sul lato inferiore di lunghezza diversa, rifinite con frange dorate. Fregi in oro seguono il contorno. Al centro è collocato lo stemma sormontato dalla scritta COMUNE DI CAPOLONA.»

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[6]

Etnie e minoranze straniere modifica

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 525 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Cultura modifica

Eventi modifica

  • Durante il mese di marzo (terzo week end) si svolge nel capoluogo la mostra filiera del tartufo marzuolo.
  • A Capolona si svolge ogni anno, nel mese di maggio, una rassegna corale nazionale denominata CORINCANTO organizzata dalla locale corale polifonica "Bruno Banchetti".
  • A Capolona si svolge ogni anno, nel mese di giugno, una festa organizzata dalla pro loco nel centro sociale "Arno".
  • Nella frazione di Castelluccio nel terzo week end di luglio di ogni anno si svolge la rievocazione storica "Campus Leonis".

Infrastrutture e trasporti modifica

Capolona è servita dalla stazione di Capolona, sulla ferrovia Arezzo-Stia.

Anche la stazione di Subbiano e la stazione di Baciano, situate lungo la stessa linea, ricadono nel territorio comunale di Capolona.

Amministrazione modifica

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
22 giugno 1985 20 giugno 1989 Alberto Ciolfi Partito Comunista Italiano Sindaco [7]
20 giugno 1989 9 novembre 1989 Lorenzo Abbamondi Comm. pref. [7]
9 novembre 1989 21 novembre 1994 Alberto Ciolfi Partito Democratico della Sinistra, Partito Comunista Italiano Sindaco [7]
21 novembre 1994 30 novembre 1998 Gian Paolo Dicembrini ind.sin. Sindaco [7]
30 novembre 1998 27 maggio 2003 Gian Paolo Dicembrini centro-sinistra Sindaco [7]
26 maggio 2003 15 aprile 2008 Marco Brogi centro-sinistra Sindaco [7]
15 aprile 2008 27 maggio 2013 Marco Brogi lista civica Sindaco [7]
27 maggio 2013 10 giugno 2018 Alberto Ciolfi lista civica Ciolfi sindaco Sindaco [7]
10 giugno 2018 in carica Mario Francesconi lista civica Futuro per Capolona Sindaco [7]

Sport modifica

La principale squadra di calcio di Capolona è l'A.S.D. Deportivo Capolona, fondata nel 2013 e militante nel campionato UISP di Arezzo, eccellenza - girone A. [Allenatore: Massimo Romani, Capitano e fondatore: Nicola Bruni]

Capolona è anche rappresentato dal Capolona-Quarata, squadra che milita nella prima divisione FIGC .

Altri sport: ASD Capolona-Subbiano Pallavolo (fondata nel 2015), attività di pallavolo femminile. Scuola Regionale di Pallavolo FIPAV, Marchio di Qualità per il Settore Giovanile 2020-21. Partecipa ai campionati di categoria giovanili nel Comitato Territoriale FIPAV Etruria. La prima squadra milita attualmente in Seconda Divisione.

Note modifica

  1. ^ comuni-italiani.it
  2. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Comune di Capolona, Statuto (PDF), art. 9, Stemma e gonfalone, cc. 2 e 3.
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  7. ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN240109171 · SBN BASL000248 · GND (DE4754510-0 · WorldCat Identities (ENviaf-240109171
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