Capricchia

frazione di Amatrice, in provincia di Rieti

Capricchia è una delle 69 frazioni del comune di Amatrice, in provincia di Rieti. È abitata da 22 residenti,[1] che popolano la frazione anche d'inverno, e da 350 persone che vi abitano solo durante l'estate.[2]

Capricchia
frazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lazio
Provincia Rieti
Comune Amatrice
Territorio
Coordinate42°37′20.71″N 13°20′25.48″E / 42.62242°N 13.34041°E42.62242; 13.34041 (Capricchia)
Altitudine1 106 m s.l.m.
Abitanti22[1] (2011)
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Capricchia
Capricchia

Territorio modifica

Si trova a mt. 1 103 all'interno del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. In particolare, il monte Gorzano, il più alto del Lazio con i suoi 2 458 metri, si raggiunge dal versante laziale partendo proprio da Capricchia e passando per il Monte del Sacro Cuore (1 340 mt). Il Sacro Cuore è il monte di Capricchia e sulla sua cima si trova una Chiesa che il 20 agosto ospita una funzione religiosa e una fiaccolata con relativa Sagra della Panonta.

Nel Parco nazionale vivono molti animali selvatici come il lupo appenninico, il cervo, il camoscio, il tasso, la volpe, il cinghiale, l'istrice e l'aquila reale, presente con alcune coppie nidificanti nelle forre più inaccessibili, che da alcuni anni sono monitorate con regolarità. Nella zona di Capricchia, in particolare, è stata censita la presenza del Gambero di fiume italiano (Austropotamobius pallipes italicus), specie rara ad alto rischio di estinzione.[3]

Storia modifica

La comunità di Capricchia è citata in due documenti del XVI secolo, in cui sono registrate le visite pastorali del 1573 del vescovo Camaiani e del 1580 del vescovo Aragona presso la chiesa di Santa Maria della Castagna, annessa alla parrocchiale di San Maria del Popolo di Preta e sotto la giurisdizione dell'Abbazia di San Lorenzo a Trione.[4]

Danneggiato più volte dai terremoti, nel 1641 il paese di Capricchia si separò dall'Università dell'Amatrice.[4]

Nel 1926 venne realizzato l'acquedotto,[5] mentre nel 1932 erano registrati 152 abitanti.[6]

Il 22 agosto 1965, su iniziativa di padre Adolfo Catena, francescano originario del paese e custode del Bambinello dell'Ara Coeli di Roma, venne inaugurata una grande statua in bronzo del Sacro Cuore di Gesù come ex voto per aver salvato Capricchia dagli orrori della seconda guerra mondiale.[4] Il monumento, raggiungibile a piedi dal paese e posto a 1 381 m s.l.m., è costituito da una piramide in vetro e cemento armato, al cui interno sono custodite le spoglie di Padre Catena,[7] ed è meta di pellegrinaggi.[5]

Terremoti del 2016-2017 modifica

 
Campo autogestito

In seguito ai terremoti del 24 agosto 2016, del successivo 30 ottobre e del 18 gennaio 2017 il paese è stato quasi completamente distrutto. Resta operativa la Pro Loco, che ha svolto opera di sostegno ai residenti, diventati nel frattempo 30.

Nel settembre 2017 sono stati edificati nei pressi del paese 9 moduli SAE, Soluzioni abitative di emergenza, per i residenti, mentre si progetta la costruzione di un luogo di ritrovo per la comunità di fronte a quello già attivo della Pro Loco. Nell'estate 2017 è stato inaugurato un piccolo villaggio, chiamato "Villaggio Vittoria", per l'accoglienza di capricchiari che desiderano tornare durante i mesi estivi nonostante il paese sia interamente zona rossa.[8]

Nel corso del 2016-2017 i capricchiari hanno avuto l'aiuto dei comuni di Vitorchiano (VT), Poggio Mirteto Scalo, Stimigliano (RI), Ponzano Romano (RM), Moretta (CN), di alcuni privati di Siena e del Cesena Calcio.[9] L'attività di Capricchia ha richiamato l'attenzione di molti mezzi di informazione.[10]

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Le prime notizie su Capricchia risalgono al XVI secolo e ancora oggi si possono ammirare conci datati 1500. Troviamo anche una quercia secolare, una fontana del XIX secolo e la chiesa dell'Annunziata.[11][12] Nel periodo estivo è in funzione anche un Museo delle Arti e Tradizioni.

Società modifica

Tradizioni e folclore modifica

  • Ogni 20 agosto si tiene la tradizionale sagra della Panonta.[10]
  • La prima domenica di settembre si tiene la festa patronale in onore dell'Addolorata.[10]

Note modifica

  1. ^ a b Popolazione residente Totale per Località Capricchia del Comune di Amatrice [collegamento interrotto], su ISTAT, 2011. URL consultato il 20 febbraio 2017.
  2. ^ La comune di Capricchia, il paese ripopolato dal terremoto, in la Repubblica, 21 novembre 2016. URL consultato il 5 giugno 2017.
  3. ^ PIANO DI GESTIONE E RELATIVI STRUMENTI ATTUATI DELLA ZPS “PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO E MONTI DELLA LAGA (IT 7110128) (versante laziale)” E DEI SIC “LAGO SECCO ED AGRO NERO (IT 6020002)” E “AREA SOMMITALE DEI MONTI DELLA LAGA (IT 6020025)” (PDF)[collegamento interrotto], Ministero dell'Ambiente, 2013.
  4. ^ a b c Don Luigi Aquilini, Capricchia (PDF), in Amatrice: tesori d'arte, Ancona, 2002, pp. 20-21.
  5. ^ a b Enrico Bergagnin, Storia di Capricchia, su spazioinwind.libero.it.
  6. ^ Annuale generale 1932-33, Milano, Touring Club Italiano, 1932, p. 253.
  7. ^ Enrico Bottino, Amatrice: “Anello dell’acqua” Retrosi – Bosco di Selva Grande – Retrosi, su trekking.it.
  8. ^ PressReader.com - Connecting People Through News, su pressreader.com. URL consultato l'11 settembre 2017.
  9. ^ Sfide fra le frazioni di Cuneo e il Roero ascolta musica folk, in LaStampa.it. URL consultato il 26 settembre 2017.
  10. ^ a b c Capricchia (Amatrice), una comunità viva, in TV2000, 24 ottobre 2016. URL consultato il 5 giugno 2017.
  11. ^ AMATRICE (RI) Loc. Capricchia - messa in sicurezza chiesa di Santa Maria Annunziata, su vigilfuoco.tv, 28 dicembre 2016. URL consultato il 28 maggio 2018.
  12. ^ Amatrice, a Capricchia al lavoro sotto la neve, su rietilife.com, 10 gennaio 2017. URL consultato il 28 maggio 2018.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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