Carlo Meluccio

pittore italiano

Carlo Meluccio (La Spezia, 2 febbraio 1923Avellino, 15 marzo 2021) è stato un pittore e medico italiano.

Biografia modifica

Carlo Meluccio nasce a La Spezia nel 1923 da Carmine (ufficiale di Marina) e da Rosalinda Foce (maestra elementare). Con la prematura perdita del padre, nel 1930, a causa dell'affondamento del sommergibile "Veniero", si trasferisce, con la madre e i suoi fratelli (Carmine e Margherita), a Prata di Principato Ultra (AV). Studia presso il Liceo Classico annesso al Convitto Nazionale "Pietro Colletta" di Avellino. Dal 1940 al 1943 è cadetto presso la Regia Accademia Navale di Livorno. Per studiare medicina si trasferisce a Bologna, qui incontra Giorgio Morandi all'Accademia di belle arti. Nel 1950 consegue la laurea in Medicina e Chirurgia. Dal 1952 al 1958 lavora come medico presso una miniera all'Isola del Giglio, qui inizia la sua attività artistica, i suoi primi acquerelli ritraggono l'isola in un ambiente soffuso, uggioso, nebbioso e un po' metafisico.

Nel 1959 si trasferisce ad Orbetello ove continua le sue ricerche artistiche en plein-air. L'anno successivo è a New York, dove incontra la pittura di Arshile Gorky, di Willem de Kooning, di Mark Rothko e di Jackson Pollock. A fine del 1960 torna al suo paese adottivo per svolgere la sua attività di medico lavorando alla "Clinica Montevergine" di Mercogliano (AV).

Attività modifica

Celebri sono i suoi paesaggi irpini e campani. Interessanti sono i suoi campi notturni, oltre ai paesaggi costieri, rare sono le sue nature morte. Curiosi ed interessanti le sue stazioni, i suoi treni a vapore, le sue auto, tutti inseriti in cotesti uggiosi e nebbiosi.

Carlo Meluccio si esprime con le tecniche del disegno, dei pastelli, dell'acquarello e dell'olio.

Mostre personali modifica

Bibliografia modifica

  • A.A.V.V. (1998), Carlo Meluccio.artisti irpini, Grafic Way Edizioni, Avellino 1998, pp. 51.
  • A.A.V.V. (2014), "Carlo Meluccio", in 30a Asta d'Arte Contemporanea Nazionale e Internazionale Artesegno, Udine 2014, pag. 76.
  • Vincenzo Sbreacia e Alberto Iandoli (2011), Carlo Meluccio. I colori di una vita, opere 1960-2011, Fusco, Salerno 2011, pp. 158.
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