Carlo Mirabello
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Carlo Mirabello | |
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Senatore del Regno d'Italia | |
Legislature | XXI, XXII |
Ministro della Marina | |
Durata mandato | 10 dicembre 1904 – 11 dicembre 1909 |
Presidente | Giovanni Giolitti Tommaso Tittoni Alessandro Fortis Sidney Sonnino Giovanni Giolitti |
Dati generali | |
Titolo di studio | Scuola militare |
Professione | Militare di carriera (Marina) |
Carlo Mirabello | |
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Nascita | Tortona, 17 novembre 1847 |
Morte | Roma, 24 marzo 1910 |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() ![]() |
Forza armata | Marina del Regno di Sardegna Regia Marina |
Arma | Marina |
Anni di servizio | 1861 - 1910 |
Grado | Viceammiraglio |
Guerre | Terza guerra d'indipendenza italiana |
Studi militari | Scuola di marina di Genova |
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Carlo Mirabello (Tortona, 17 novembre 1847 – Milano, 24 marzo 1910) è stato un ammiraglio italiano.
La carriera militareModifica
Compiuti i primi studi nella città natale, all'età di 14 anni fu ammesso alla Scuola di Marina. Nominato sottotenente di vascello partecipò alla guerra di Indipendenza del 1866. Nel 1884 fu nominato Ufficiale Superiore, nel 1898 fu promosso Ammiraglio e l'anno successivo ricevette la nomina di Capo di Stato Maggiore.
Il contributo alla radiotelegrafiaModifica
Appassionatosi alle innovazione tecniche del tempo, seguì con interesse gli esperimenti di Guglielmo Marconi, con il quale strinse una lunga amicizia, e vi diede anche un notevole contributo. Durante una spedizione in estremo Oriente stabilì il primo contatto tra la legazione italiana a Pechino e il mare. Ritornato in Cina a bordo della Vettor Pisani appoggiò la costruzione della stazione Radio di Pechino, inaugurata nel 1903. Nel 1902 al comando della nave Carlo Alberto accompagnò Guglielmo Marconi in una crociera nella Manica, nel Baltico, nel Mediterraneo e nell'Atlantico. Grazie a questo viaggio Guglielmo Marconi poté inconfutabilmente provare che le zone continentali e le montagne interposte tra stazioni telegrafiche non ne impedivano le comunicazioni.
L'attività parlamentareModifica
Richiamato nel 1903 in Italia per assumere la carica di Ministro della Marina, si preoccupò di avviare l'ammodernamento tecnologico della Marina Militare Italiana, dotandola di una flotta da battaglia composta da 21 navi, tre esploratori, due navi affondamine, 12 sommergibili, 28 cacciatorpediniere, 42 torpediniere d'alto mare e una cinquantina di torpediniere di tipo inferiore. Su suo impulso lo scoglio di Quarto dei Mille e l'isola di Caprera furono dichiarati monumenti nazionali. Lasciò la carica di ministro nel 1909.
È sepolto nel cimitero Monumentale di Milano.
Nel 1915 gli venne intitolato l'esploratore Carlo Mirabello costruito dall'Ansaldo di Genova.
OnorificenzeModifica
Onorificenze italianeModifica
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro | |
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine della Corona d'Italia | |
Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia | |
Medaglia Mauriziana | |
Croce d'oro con corona reale per anzianità di servizio militare per gli ufficiali con 40 anni di servizio | |
Medaglia d'onore d'oro per lunga navigazione marittima (20 anni) | |
Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d'Indipendenza (1 barretta) | |
Medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia | |
Medaglia commemorativa delle Campagne d'Africa | |
Medaglia della campagna di Cina del 1903 | |
Onorificenze straniereModifica
Cavaliere di I classe dell'Ordine dell'Aquila Rossa (Prussia) | |
Cavaliere di II classe dell'Ordine della Corona di Prussia (Prussia) | |
BibliografiaModifica
- Marco Gemignani, MIRABELLO, Carlo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 74, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010. URL consultato il 14 gennaio 2018.
Altri progettiModifica
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Collegamenti esterniModifica
- Carlo Mirabello, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica.