Carlo di Provenza

sovrano

Carlo di Provenza (845 circa – Lione, 25 gennaio 863) fu re di Provenza dall'855 alla sua morte.

Carlo di Provenza
Re di Provenza
In carica855-863
PredecessoreLotario I (la Provenza era parte del regno di Lotaringia)
SuccessoreLudovico II
Nascitaca. 845
MorteLione, 25 gennaio 863
Luogo di sepolturaÉglise Saint-Pierre (Lione)
Dinastiacarolingia
PadreLotario I
MadreErmengarda di Tours

Origine

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Era il figlio maschio terzogenito del re d'Italia (822-850), poi imperatore d'Occidente e re di Lotaringia (840-855), Lotario I (795-† 855) e di Ermengarda di Tours[1] (?-† 851), figlia di Ugo di Tours, membro della famiglia degli Eticonidi, che vantavano la loro discendenza dai re merovingi. Carlo era nipote quindi di Ludovico il Pio (778-† 840, imperatore d'Occidente dall'814) e di Ermengarda di Hesbaye (780-† 818).


Biografia

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L'impero carolingio, dopo la divisione del regno di Lotaringia (Ripartizione di Prüm, avvenuta poco prima della morte di Lotario I, nell'855). In rosa, i territori di Carlo

Secondo il cronista Reginone, Carlo, nell'851, ancora bambino, rimase orfano di madre[1].

Nell'855, il padre, Lotario I, si ammalò seriamente e, disperando della guarigione, rinunciò al trono e si fece monaco nell'abbazia di Prüm[2]; prima di morire, secondo Reginone, con la Ripartizione di Prüm divise il suo regno, la Lotaringia, tra i tre figli[3]:

Carlo era ancora un bambino e, secondo gli Annales Bertiniani, era anche epilettico[5], per cui i suoi fratelli maggiori, a Orbe, cercarono di convincerlo a rinunciare al regno che il padre gli aveva destinato ed a farsi tonsurare[6], ma i nobili provenzali si ribellarono a tale proposta (secondo gli Annales Bertiniani per la mancanza di accordo tra i fratelli maggiori[6]) e Carlo mantenne il trono[7].

Tra l'856 e l'860 vi sono due documenti di due donazioni fatte rispettivamente alla chiesa di Villeurbanne, su richiesta del reggente, Gerardo, conte di Vienne, ed alla chiesa di Orange, su richiesta del conte di Arles, Fulcrado[4].

Nell'858 aveva trovato un accordo con il fratello Lotario II per l'eredità del regno di Provenza, nel caso che Carlo fosse morto senza eredi, con un trattato che garantiva il regno a Lotario in cambio della cessione di alcuni territori al fratello[8],.

Nell'860 sconfisse lo zio Carlo il Calvo, che voleva sottrargli il regno. Nello stesso anno, il giorno della Pentecoste, Carlo incontrò i fratelli Ludovico e Lotario nella chiesa di San Castore, fuori le mura di Coblenza, e stipulò con loro un trattato di pace, la pace di Coblenza, destinato però a essere infranto già nell'869.

Carlo si disinteressò del problema, sorto nell'860, del divorzio di suo fratello Lotario II[9].

Carlo, oppresso dalla malattia, morì nell'863[5], senza eredi, a Lione[4], dove fu tumulato nella chiesa di San Pietro.
Il fratello Ludovico II, re d'Italia e imperatore, si precipitò in Provenza[5] e, con l'appoggio dei maggiorenti, si appropriò del regno[5]. L'altro fratello, Lotario II, al quale, secondo l'accordo dell'858 tra Carlo e Lotario sarebbe dovuto toccare il regno di Provenza, venuto a conoscenza della cosa arrivò in Provenza[5]. La guerra fu evitata con un accordo in cui Ludovico assunse il titolo regale[5], mentre una parte dei territori della Borgogna Transgiurana, appartenuti al defunto Carlo, venne assegnata a Lotario.

Discendenza

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Di Carlo non si conosce alcuna discendenza.

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Carlo Magno Pipino il Breve  
 
Bertrada di Laon  
Ludovico il Pio  
Ildegarda Geroldo di Vintzgau  
 
Emma d'Alemannia  
Lotario I  
Ingramm di Hesbaye Sigram di Hesbaye  
 
 
Ermengarda di Hesbaye  
Rotrude  
 
 
Carlo di Provenza  
Liutfrido II di Sundgau Liutfrido I d'Alsazia  
 
Iltrude  
Ugo di Tours  
Iltrude di Wormsgau  
 
 
Ermengarda di Tours  
 
 
 
Ava/Bava  
 
 
 
 

Bibliografia

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Fonti primarie

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Letteratura storiografica

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  • René Poupardin, I regni carolingi (840-918), in Storia del mondo medievale, volume II, Cambridge, Cambridge University Press, 1979, pp. 807-821.
  • Louis Halphen, Il regno di Borgogna, in Storia del mondo medievale, volume II, Cambridge, Cambridge University Press, 1979, pp. 583–635.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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