Carlotta Gioacchina di Borbone-Spagna
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Carlotta di Spagna (Aranjuez, 25 aprile 1775 – Queluz, 7 gennaio 1830) fu regina consorte di Portogallo, avendo sposato Giovanni VI del Portogallo.
BiografiaModifica
InfanziaModifica
Carlotta Gioacchina, infanta di Spagna, era la primogenita di Carlo IV di Spagna e di Maria Luisa di Borbone-Parma.
MatrimonioModifica
Sposò per procura l'8 maggio 1785 e di persona il 9 gennaio 1790, a Lisbona, il futuro Giovanni VI di Portogallo, Brasile e Algarve, secondo figlio della regina Maria I del Portogallo e del re consorte Pietro III del Portogallo. Nel 1788, quando Giuseppe di Braganza, Principe del Brasile, morì, Giovanni, che ne era fratello minore, divenne erede presuntivo al trono, ricevendo i titoli di Principe del Brasile e Duca di Braganza; fra il 1788 ed il 1816 Carlotta fu conosciuta come "principessa del Brasile".
Imperatrice titolare del BrasileModifica
Di Carlotta Gioacchina si diceva fosse ambiziosa e violenta, oltre ad essere particolarmente brutta (come sua madre) e decisamente bassa, benché non tanto da essere una nana. Mentre si trovava in Brasile, fuggita dall'invasione napoleonica insieme a tutta la famiglia reale portoghese, Carlotta tentò di ottenere il governo dei domini spagnoli in America Latina, poiché la Spagna e i suoi sovrani (padre e fratello della principessa) erano prigionieri di Napoleone Bonaparte in Francia ed ella si considerava legittima erede della famiglia reale. I suoi programmi erano quelli d'inviare eserciti ad occupare Buenos Aires e l'Argentina del Nord per essere nominata regina de La Plata: le forze ispano-portoghesi, tuttavia, riuscirono soltanto ad annettere la costa orientale del fiume, nota come Cisplatina, che venne mantenuta dall'Impero del Brasile fino al 1828, quando divenne indipendente con il nome di Repubblica dell'Uruguay.
Ritorno in PortogalloModifica
Quando la famiglia reale portoghese tornò in Portogallo nel 1821, dopo un'assenza di 14 anni, Carlotta Gioacchina venne in contatto con un paese che era cambiato molto dalla sua partenza. Fino al 1807 il Portogallo aveva vissuto stabilmente sotto un governo assolutista, ma le truppe napoleoniche avevano portato le idee rivoluzionarie e nel 1820 una rivoluzione di tipo liberale si sviluppò da Oporto: le Cortes elaborarono e diedero nel 1821 al Portogallo la sua prima costituzione. In Spagna, già nel 1812, ci furono rivolgimenti simili.
La regina era di idee reazionarie, mentre suo marito non voleva rimangiarsi le promesse circa il sostegno ad un regime costituzionale: Carlotta Gioacchina si alleò con il figlio minore Michele I, con cui condivideva le idee politiche, e nel 1824, sfruttando la posizione di Michele come comandante dell'esercito, presero il potere e tennero il re prigioniero virtuale nel palazzo reale, dove la regina provò ad indurlo ad abdicare in favore di Michele.
Solo grazie agli aiuti britannici Giovanni VI riprese in mano il governo del paese, costringendo il figlio a lasciare il Portogallo, seguito per un breve periodo da Carlotta Gioacchina. Poco prima della morte del re Giovanni VI, la regina stessa nominò la figlia, l'infanta Isabella Maria, come reggente, una posizione occupata solitamente dalla regina vedova.
MorteModifica
Alla morte la salma di Carlotta Gioacchina di Borbone-Spagna venne inumata nel Pantheon dei Braganza (Monastero di São Vicente de Fora).
DiscendenzaModifica
I figli avuti con Giovanni furono:
- Maria Teresa, principessa di Beira (1793-1874), sposò dapprima l'infante spagnolo Pietro Carlo di Borbone-Spagna (avendone un figlio, Sebastiano di Borbone-Spagna) e poi Don Carlo, pretendente carlista di Spagna, vedovo della sua sorella più giovane;
- Francesco Antonio (1795-1801), quarto principe di Beira;
- Maria Isabella (1797-1818), sposò Ferdinando VII di Spagna, suo zio;
- Pietro IV del Portogallo (1798-1834), principe di Beira, poi duca di Braganza e principe del Brasile, divenne re del Portogallo e imperatore del Brasile;
- Maria Francesca (1800-1834), sposò l'infante Carlo Maria Isidoro di Borbone-Spagna, suo zio;
- Isabella Maria (1801-1876), reggente di Portogallo nel 1826;
- Michele I, re di Portogallo (1802-1866);
- Maria Assunta (1805-1834);
- Anna del Gesù (1806-1857), sposò nel 1827 Josè Barreto, duca di Loulè.
AscendenzaModifica
TitoliModifica
- Sua altezza reale l'Infanta Carlotta Gioacchina de España;
- Sua maestà la Regina consorte del Regno Unito di Portogallo, Brasile e l'Algarve;
- Sua maestà la Regina consorte del Portogallo e l'Algarve, ecc.;
- Sua maestà imperiale l'Imperatrice Titolare Brasile;
- Sua altezza imperiale la Principessa Carlotta Gioacchina del Brasile;
- Contessa di Arraiolos, di Barcelos, di Neiva, di Ourém;
- Duchessa di Braganza, di Beja;
- Marchesa di Vila Viçosa.
Nella cultura di massaModifica
Film e televisione brasilianaModifica
- Carlota Joaquina - Princesa do Brasile (1994), diretto da Carla Camurati. Un racconto, che mescola storia e leggenda, sulla vita della principessa, dalla sua infanzia fino al suo (non confermato) suicidio.
- O Quinto dos Infernos (2003), diretto da Wolf Maya. Miniserie per la televisione prodotta da Globo TV imperniata sulla famiglia reale portoghese durante il loro soggiorno in Brasile.
Manga e animeModifica
- Carlotta Gioacchina compare nella serie anime Lady Oscar, tratta dal manga di Riyoko Ikeda.
OnorificenzeModifica
Dama Nobile dell'Ordine della regina Maria Luisa | |
— 21 aprile 1792 |
Gran Maestro dell'Ordine di Santa Isabella | |
— 25 aprile 1804 |
Dama di Gran Croce dell'Immacolata Concezione | |
— 6 febbraio 1818 |
NoteModifica
Altri progettiModifica
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Collegamenti esterniModifica
- (EN) Carlotta Gioacchina di Borbone-Spagna, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Carlotta Gioacchina di Borbone-Spagna, su Find a Grave.
- (EN) Opere di Carlotta Gioacchina di Borbone-Spagna, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 127422579 · ISNI (EN) 0000 0000 8775 7487 · LCCN (EN) no95057573 · GND (DE) 118702343 · CERL cnp00959162 · WorldCat Identities (EN) lccn-no95057573 |
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