Carrega Ligure

comune italiano

Carrega Ligure (Cariegà in piemontese, Carêga in ligure, che significa propriamente "sedia") è un comune italiano di 87 abitanti situato in provincia di Alessandria in Piemonte.

Carrega Ligure
comune
Carrega Ligure – Stemma
Carrega Ligure – Veduta
Carrega Ligure – Veduta
Panorama
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Alessandria
Amministrazione
SindacoLuca Silvestri (lista civica Tradizione e futuro in Cariega) dal 20-9-2020
Territorio
Coordinate44°37′15″N 9°10′33″E / 44.620833°N 9.175833°E44.620833; 9.175833 (Carrega Ligure)
Altitudine958 m s.l.m.
Superficie55,26 km²
Abitanti87[1] (30-6-2023)
Densità1,57 ab./km²
FrazioniAgneto, Berga, Boglianca, Campassi, Ca' dei Campassi, Capanne di Carrega, Cartasegna, Casone, Chiapparo, Connio, Croso, Daglio, Ferrazza, Fontanachiusa, Magioncalda, Reneuzzi, San Clemente, Vegni
Comuni confinantiCabella Ligure, Fascia (GE), Gorreto (GE), Mongiardino Ligure, Ottone (PC), Propata (GE), Valbrevenna (GE), Vobbia (GE)
Altre informazioni
Cod. postale15060
Prefisso0143
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT006034
Cod. catastaleB836
TargaAL
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 287 GG[3]
Nome abitanticarreghini
Patronosan Giuliano
Giorno festivo9 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Carrega Ligure
Carrega Ligure
Carrega Ligure – Mappa
Carrega Ligure – Mappa
Mappa del Comune di Carrega Ligure all'interno della Provincia di Alessandria
Sito istituzionale

È l'unico comune della valle compreso nel Parco naturale dell'Alta val Borbera, istituito il 27 marzo 2019[4].

Geografia fisica modifica

Il comune è situato all'estremità sudorientale della regione sull'Appennino Ligure, in alta val Borbera. È uno dei tre comuni piemontesi (gli altri sono Cabella Ligure e Fabbrica Curone) a confinare con la Regione Emilia-Romagna.

Con circa 1,5 abitanti/km² è uno dei comuni d'Italia con minor densità di popolazione, il primo fra quelli non situati sulle Alpi e molte frazioni disabitate sono situate nella piccola valle dei Campassi.

Distanze modifica

Carrega Ligure, pur trovandosi in provincia di Alessandria, si trova a 85 km dal capoluogo e a 58 km da Genova, con cui ha legami storici, culturali e linguistici. A Carrega, infatti, si parla ancora il ligure.

Storia modifica

La chiesa parrocchiale di San Giuliano fu costruita intorno al XIII secolo, ma più volte rimaneggiata. Ha tre navate, è decorata con pregevoli stucchi e conserva un notevole altare in marmo.

Il comune fu legato per secoli ai commerci lungo la via del sale e ai Feudi Imperiali, indirettamente fu legato per secoli alla Repubblica di Genova. Dal 1797 al 1805 entrò a far parte della Repubblica Ligure, poi dell'Impero Napoleonico fino al 1814 e dal 1815 al Regno di Sardegna nella Divisione di Genova e nella Provincia di Novi. Dal 1859 è passato alla provincia di Alessandria.

Il castello dei Malaspina Fieschi Doria, di cui restano poche rovine alte sull'abitato, aveva la tipica forma ligure del castello costruito intorno a una torre. Risultano conservati la torre rotonda attorniata da un muro circolare con camminamento. Addossato alla torre vi è un corpo rettangolare formato da due vani, di cui uno conserva ancora il soffitto.

Carrega Ligure assunse notevole importanza nel corso della Resistenza italiana. Un edificio del comune, contrassegnato da una targa, fu sede, nel 1944-1945, del Comando della VI Zona partigiana ligure e ospitò anche i componenti di diverse missioni alleate inglesi e statunitensi. Le diverse frazioni che compongono il Comune di Carrega Ligure furono investite in quel biennio anche da alcuni rastrellamenti nazifascisti: per le operazioni antipartigiane fu utilizzata soprattutto la Divisione Turkestan (in tedesco: Turkistanische Legion) della Wehrmacht composta da ex prigionieri sovietici, mongoli e turkestani[5] che infierirono pesantemente sulla popolazione con ruberie, soprusi e violenze sulle donne.

Nel dopoguerra Carrega, che contava più di 2.000 abitanti, subì un processo di rapido e inarrestabile spopolamento, causato principalmente dalla ridottissima natalità tipica della Liguria e Piemonte. Sino al 1963 non era collegata al fondovalle da alcuna strada. Gli spostamenti avvenivano a piedi, a dorso di mulo attraversando più volte il torrente Carreghino, o con le lese, slitte trainate dai buoi. L'apertura della strada carrozzabile, paradossalmente, accelerò il processo di spopolamento verso le città tipico del periodo, essendo il territorio caratterizzato da una popolazione contadina e un'agricoltura di sussistenza.

Solo in anni recenti il comune ha conosciuto una piccola ripresa, legata in particolare al turismo, all'escursionismo e alle risorse naturalistiche. Tuttavia, per quanto concerne i cittadini residenti, il comune ha una popolazione di circa quaranta volte inferiore a quella che aveva all'atto dell'Unità d'Italia.

Fra il 2008 e il 2009 il comune di Carrega Ligure ha iniziato un progetto di vendita delle case sfitte o disabitate al prezzo simbolico di un euro per creare turismo nel paese e in futuro ripopolarlo, analogamente a quanto successo in molti altri paesi italiani (fra i quali Bussana Vecchia e Salemi). All'11 gennaio 2009, le case censite in collaborazione con l'Università di Genova erano 720 e le richieste accettate 400.[6] Negli anni seguenti, nonostante il successo dell'operazione, le complessità burocratiche e il fatto che i legittimi proprietari fossero sparsi in tutto il mondo, ha fatto desistere l'amministrazione dal progetto,[7] che si è poi limitata a segnalare alcuni annunci di vendita sul sito istituzionale.[8][9]

Nel comune ha sede il Museo della cultura popolare dell'Alta Val Borbera che espone circa 500 attrezzi, mobili e suppellettili di vario genere, che documentano la vita e le tecniche del lavoro dell'agricoltura e dell'allevamento nei secoli passati e si propone di conservare la memoria di tecniche agrarie ormai completamente abbandonate.

Marchesi di Carrega (1547-1797) modifica

Nel 1547 con l'investitura di Andrea Doria a marchese di Carrega da parte dell'imperatore Carlo V diventa parte dei Feudi imperiali sotto il controllo della famiglia genovese dei Doria.

Simboli modifica

«Stemma d'azzurro, al castello d'oro, torricellato di uno, aperto di nero e finestrato di due dello stesso; al capo partito: il primo d'argento, alla croce di rosso; il secondo di rosso, alla croce d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il castello ricorda quello costruito dai Malaspina nel XII secolo sulla cima del monte Carmo a controllo del transito verso la Val Trebbia e la Lombardia ed ora ridotto a pochi resti. Nel capo sono affiancati gli emblemi di Genova/Alessandria e quello di Savoia/Sardegna in riferimento al suo passato.[10]

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[11]

Amministrazione modifica

 
Il municipio

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
24 giugno 1985 26 maggio 1990 Sergio Crosetti lista civica Sindaco [12]
26 maggio 1990 24 aprile 1995 Sergio Crosetti Partito Socialista Italiano Sindaco [12]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Fausto Asborno centro-sinistra Sindaco [12]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Fausto Asborno Unione Democratica Sindaco [12]
21 giugno 2004 5 aprile 2005 Enrica Montagna - Commissario prefettizio [12]
5 aprile 2005 30 marzo 2010 Guido Gozzano lista civica Sindaco [12]
30 marzo 2010 31 maggio 2015 Guido Gozzano lista civica Unione democratica Sindaco [12]
31 maggio 2015 20 settembre 2020 Marco Guerrini lista civica Tradizione e futuro in Cariega Sindaco [12]
20 settembre 2020 in carica Luca Silvestri lista civica Tradizione e futuro in Cariega Sindaco [12]

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2023.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Legge regionale n. 11 del 27 marzo 2019 sul sito della Regione Piemonte
  5. ^ Giovanni Rossi, La Valle Borbera nella Resistenza 1943-1945, Serravalle Scrivia, Tipografia Frascarolo Arnaldo, 2005.
  6. ^ Le case abbandonate in vendita a un euro, in Il Secolo XIX, 11 gennaio 2009.
  7. ^   Carrega Ligure Case in vendita ad 1 euro da TG3 del 02-08-2014, su YouTube.
  8. ^ Carrega Ligure, Case ad 1 euro, su comunecarregaligure.eu.
  9. ^ Comune di Carrega Ligure, Annunci immobiliari, su comune.carregaligure.al.it.
  10. ^ Carrega Ligure, su araldicacivica.it. URL consultato il 22 ottobre 2021.
  11. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  12. ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/

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Collegamenti esterni modifica

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