Carroll Baker
Carroll Baker (Johnstown, 28 maggio 1931) è un'attrice statunitense.

BiografiaModifica
Figlia di un agente di commercio viaggiatore, abbandona il St. Petersburg Junior College dopo un solo anno di frequenza e, appena quindicenne, inizia la carriera artistica come ballerina in occasione di convention politiche a Miami; lavora poi come assistente di un prestigiatore. Nel 1949 vince il titolo di Miss Florida Fruits & Vegetables[1][2]. Nel 1952 recita nella serie televisiva antologica Monodrama Theater. Nel 1953, dopo un breve matrimonio con il pellicciaio Louie Ritter, si trasferisce a New York, dove gira una serie di sketch pubblicitari, e calca il palcoscenico di Broadway, sempre con parti di poco conto.
Il suo esordio sul grande schermo avviene con una piccola parte nel film musicale Fatta per amare (1953) di Charles Walters, con Esther Williams e Van Johnson. L'anno successivo, dopo aver lavorato anche come ballerina di night club per raccogliere i soldi necessari all'iscrizione, inizia a frequentare i corsi del celebre Actors Studio. Il 3 gennaio 1955 sposa il regista Jack Garfein, sopravvissuto all'Olocausto, e a seguito del matrimonio si converte all'ebraismo. Dalla loro unione nasce nel 1956 una figlia, Blanche, che in seguito intraprenderà anche lei la carriera d'attrice; nel 1958 nasce il secondo figlio, Herschel. Il matrimonio con Garfein terminerà con il divorzio nel 1969.
La svolta nella sua carriera avviene quando la Warner Bros. si interessa a lei, con l'intenzione di farne una nuova Marilyn Monroe. Dapprima le viene affidato un ruolo nell'epico Il gigante (1955) di George Stevens, grazie a quale l'attrice inizia a farsi conoscere. In seguito raggiunge la grande notorietà e le lodi della critica con Baby Doll - La bambola viva (1956) di Elia Kazan, accanto a Karl Malden, pellicola piuttosto audace per l'epoca e per la cui interpretazione la Baker ottiene anche la candidatura all'Oscar. I rapporti con la Warner Bros. però si incrinano, finché il sodalizio termina in seguito ai ripetuti rifiuti dell'attrice di recitare in film o ruoli che non gradisce (fra cui una serie di pellicole pulp e un personaggio di ninfomane); di conseguenza non ottiene l'ambìto ruolo della protagonista in La donna dai tre volti (1957) di Nunnally Johnson, La gatta sul tetto che scotta (1958) di Richard Brooks e Il discepolo del diavolo (1959) di Guy Hamilton, poi rispettivamente assegnato a Joanne Woodward, Elizabeth Taylor e Janette Scott. Negli anni seguenti prende parte ad altri film di successo, come Il grande paese (1958) di William Wyler, Ma non per me (1959) di Walter Lang e La conquista del West (1962). Nel 1960 riceve una stella sulla celebre Walk of Fame di Hollywood.
Lavora con John Ford nel western crepuscolare Il grande sentiero (1964), con Richard Widmark e James Stewart, mentre intraprende una collaborazione con il marito Jack Garfein, che la dirige nei film Momento selvaggio (1961) e La doppia vita di Sylvia West (1965), ove recita rispettivamente accanto a Ralph Meeker e George Maharis. Nel 1964 affianca George Peppard e Alan Ladd in L'uomo che non sapeva amare di Edward Dmytryk, mentre l'anno successivo recita con Robert Mitchum e Ian Bannen in Il filibustiere della costa d'oro (1965) di Ronald Neame. Uno dei suoi film più noti ed identificativi di quegli anni è Jean Harlow, la donna che non sapeva amare (1965) di Gordon Douglas, biografia romanzata della celebre diva del cinema degli anni trenta. Quest'ultima pellicola, interpretata tra gli altri anche da Red Buttons, Raf Vallone e Angela Lansbury, le frutta un compenso di 200.000 dollari e, pur con le riserve della critica, sancisce forse l'apice del successo della Baker; tuttavia, appena due anni più tardi, per L'harem, una coproduzione franco-italo-tedesca, il compenso dell'attrice scenderà a 60.000 dollari più il 50% dell'incasso negli Stati Uniti.
Nella seconda metà degli anni sessanta si trasferisce in Italia, dove gira diversi film, per lo più gialli firmati dal regista Umberto Lenzi, come Il coltello di ghiaccio (1972), o produzioni erotiche, tra le quali il citato L'harem (1967) di Marco Ferreri, Il dolce corpo di Deborah (1968) di Romolo Guerrieri, Così dolce... così perversa (1969) di Umberto Lenzi e La moglie vergine (1975) di Marino Girolami. Nel 1973, insieme a George Eastman, Isabelle de Funès ed Ely Galleani, appare anche nel controverso film Baba Yaga di Corrado Farina. Successivamente vive anche in Spagna, Germania, Inghilterra, dove lavora anche in teatro, e in Messico, continuando a recitare in coproduzioni, come nel film di genere catastrofico Cyclone (1978) di René Cardona Jr.. Verso la fine degli anni settanta torna negli Stati Uniti, dove nel 1982 sposa il suo terzo marito, l'attore Donald Burton, con cui rimane fino alla sua morte, avvenuta nel 2007.
Nel 1980 recita in Gli occhi del parco di John Hough, primo film di genere horror della Disney, con protagonista Bette Davis. Nel 1983 pubblica un'autobiografia intitolata Baby Doll: an Autobiography. Nell'ultima parte della sua carriera interpreta ancora importanti ruoli, anche drammatici, come in Star 80 (1984) di Bob Fosse, nel quale impersona con intensità la madre della protagonista Mariel Hemingway, o in Paura (1986) di Jerrold Freedman, ove recita accanto a Matt Dillon, Oprah Winfrey e Geraldine Page. Si fa notare anche in Ironweed (1987), primo film americano di Héctor Babenco, ove lavora al fianco di Meryl Streep e Jack Nicholson, mentre in Un poliziotto alle elementari (1990) di Ivan Reitman si cimenta per la prima volta con un ruolo comico insieme ad Arnold Schwarzenegger. Nel 1992 torna in Italia per partecipare alla pellicola Jackpot di Mario Orfini, cui fa seguito Storie di seduzione (1995) di Antonio Maria Magro. Recita anche in film per la TV, come La signora della città (1996) di Beppe Cino o in singoli episodi di serie televisive. Dopo un'ultima apparizione nella serie The Lyon's Den di Remi Aubuchon (2003), la Baker abbandona il mondo dello spettacolo. Dal 2010 risiede a Londra.
FilmografiaModifica
- Fatta per amare (Easy to Love), regia di Charles Walters (1953)
- Il gigante (Giant), regia di George Stevens (1955)
- Baby Doll - La bambola viva o Bambola di carne (Baby Doll), regia di Elia Kazan (1956)
- Il grande paese (The Big Country), regia di William Wyler (1958)
- Ma non per me (But Not for Me), regia di Walter Lang (1959)
- Vento di tempesta (The Miracle), regia di Irving Rapper (1959)
- Ponte verso il sole (Bridge to the Sun), regia di Étienne Périer (1961)
- Momento selvaggio (Something Wild), regia di Jack Garfein (1961)
- La conquista del West (How the West Was Won), regia di John Ford, Henry Hathaway, George Marshall, Richard Thorpe (1962)
- Avamposto Sahara (Station Six-Sahara), regia di Seth Holt (1962)
- L'uomo che non sapeva amare (The Carpetbaggers), regia di Edward Dmytryk (1964)
- Il grande sentiero (Cheyenne Autumn), regia di John Ford (1964)
- La doppia vita di Sylvia West (Sylvia), regia di Gordon Douglas (1965)
- La più grande storia mai raccontata (The Greatest Story Ever Told), regia di George Stevens (1965)
- Il filibustiere della costa d'oro (Mister Moses), regia di Ronald Neame (1965)
- Jean Harlow, la donna che non sapeva amare (Harlow), regia di Gordon Douglas (1965)
- L'harem, regia di Marco Ferreri (1967)
- Il dolce corpo di Deborah, regia di Romolo Guerrieri (1968)
- Orgasmo, regia di Umberto Lenzi (1969)
- Così dolce... così perversa, regia di Umberto Lenzi (1969)
- Paranoia, regia di Umberto Lenzi (1970)
- In fondo alla piscina (La última señora Anderson), regia di Eugenio Martín (1971)
- Capitan Apache (Captain Apache), regia di Alexander Singer (1971)
- Il diavolo a sette facce, regia di Osvaldo Civirani (1971)
- Il coltello di ghiaccio, regia di Umberto Lenzi (1972)
- Baba Yaga, regia di Corrado Farina (1973)
- Il fiore dai petali d'acciaio, regia di Gianfranco Piccioli (1973)
- Il corpo, regia di Luigi Scattini (1974)
- La moglie vergine, regia di Marino Girolami (1975)
- Lezioni private, regia di Vittorio De Sisti (1975)
- I soliti ignoti colpiscono ancora - E una banca rapinammo per fatal combinazion (Ab morgen sind wir reich und ehrlich), regia di Franz Antel (1976)
- La moglie di mio padre, regia di Andrea Bianchi (1976)
- Spara, ragazzo, spara (Zerschossene Träume), regia di Peter Patzak (1976)
- Il male di Andy Warhol (Bad), regia di Jed Johnson (1977)
- Cyclone, regia di René Cardona Jr. (1978)
- Il mondo di una cover girl (The World Is Full of Married Men), regia di Robert Young (1979) - film TV
- Las flores del vicio, regia di Silvio Narizzano (1979)
- Gli occhi del parco (The Watcher in the Woods), regia di John Hough (1980)
- Red Monarch, regia di Jack Gold - film TV (1983)
- Star 80, regia di Bob Fosse (1983)
- The Secret Diary of Sigmund Freud, regia di Danford B. Greene (1984)
- Hitler's S.S.: Portrait in Evil, regia di Jim Goddard - film TV (1985)
- What Mad Pursuit?, regia di Tony Smith - film TV (1985)
- Paura (Native Son), regia di Jerrold Freedman (1986)
- Al fuoco! (On Fire), regia di Robert Greenwald - film TV (1987)
- Ironweed, regia di Héctor Babenco (1987)
- Un poliziotto alle elementari (Kindergarten Cop), regia di Ivan Reitman (1990)
- Blonde Fist, regia di Frank Clarke (1991)
- Jackpot, regia di Mario Orfini (1992)
- Gipsy Angel, regia di Al Festa (1992)
- Judgment Day: The John List Story, regia di Bobby Roth - film TV (1993)
- Men Don't Tell, regia di Harry Winer - film TV (1993)
- La signora in giallo (1 episodio, 1993)
- A Kiss to Die For, regia di Leon Ichaso - film TV (1993)
- Una madre di troppo (Im Sog des Bösen), regia di Nikolai Müllerschön (1995)
- Storie di seduzione, regia di Antonio Maria Magro (1995)
- Dalva, regia di Ken Cameron - film TV (1996)
- La signora della città, regia di Beppe Cino - film TV (1996)
- Just Your Luck, regia di Gary Auerbach (1996)
- Rag and Bone, regia di James D. Parriott - film TV (1997)
- Skeletons, regia di David DeCoteau - film TV (1997)
- North Shore Fish, regia di Steve Zuckerman - film TV (1997)
- The Game - Nessuna regola (The Game), regia di David Fincher (1997)
- Heart Full of Rain, regia di Roger Young - film TV (1997)
- Nowhere to Go, regia di John Caire (1998)
- Another Woman's Husband, regia di Noel Nosseck - film TV (2000)
- The Lyon's Den, regia di Remi Aubuchon - film TV (2003)
Doppiatrici italianeModifica
- Maria Pia Di Meo in Il grande paese, Ma non per me, Jean Harlow la donna che non sapeva amare, Il coltello di ghiaccio, Cyclone, La moglie vergine, Il diavolo a sette facce
- Fiorella Betti in Il gigante, Baby Doll, Il grande sentiero, Vento di tempesta, Il dolce corpo di Deborah
- Rita Savagnone in L'uomo che non sapeva amare, Orgasmo, Così dolce così perversa, Paranoia, In fondo alla piscina
- Vittoria Febbi in La conquista del West, Un poliziotto alle elementari
- Noemi Gifuni in Lezioni private, I soliti ignoti colpiscono ancora
- Lydia Simoneschi in Baba Yaga
- Rossella Izzo in Gli occhi del parco
- Paola Mannoni in Star 80
- Gabriella Genta in Ironweed
- Angiolina Quinterno in Storie di seduzione
- Aurora Cancian in La signora in giallo
BibliografiaModifica
- Baby Doll: an Autobiography, Arbor House Pub Co, 1983. ISBN 0-87795-558-1
NoteModifica
- ^ (EN) 'Best Thing I've Had For Ages' :'baby Doll' Baker Is Catching 'fire' For ABC, su articles.latimes.com. URL consultato il 6 marzo 2018.
- ^ .(EN) The Fabulous Baker: A Consideration of Carroll, su moviefanfare.com. URL consultato il 26 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il February 26, 2015 ).
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Carroll Baker
Collegamenti esterniModifica
- Carroll Baker, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Carroll Baker, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Carroll Baker, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Carroll Baker, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Carroll Baker, su TV.com, CBS Interactive Inc.
- (EN) Carroll Baker, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
- (DE, EN) Carroll Baker, su filmportal.de.
- (EN) Carroll Baker, su hometown.aol.com (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2007).
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