Casandrino
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Casandrino comune | |||
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Municipio di Casandrino | |||
Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Città metropolitana | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Salvatore Volpe (Casandrino Democratica) dal 10-6-2018 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 40°56′N 14°15′E / 40.933333°N 14.25°E | ||
Altitudine | 59 m s.l.m. | ||
Superficie | 3,19 km² | ||
Abitanti | 13 800[1] (30-6-2019) | ||
Densità | 4 326,02 ab./km² | ||
Comuni confinanti | Arzano, Grumo Nevano, Melito di Napoli, Napoli, Sant'Antimo | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 80025 | ||
Prefisso | 081 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 063020 | ||
Cod. catastale | B925 | ||
Targa | NA | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media) | ||
Nome abitanti | casandrinesi oppure in lingua locale "casandrinari" | ||
Patrono | Maria Assunta in cielo | ||
Giorno festivo | 15 agosto | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Casandrino nella città metropolitana di Napoli | |||
Sito istituzionale | |||
Casandrino è un comune italiano di 13 800 abitanti della città metropolitana di Napoli in Campania.
Geografia fisicaModifica
TerritorioModifica
Posto ai confini dell'agro aversano, fa parte dell'area frattese[2] e insieme ai comuni confinanti è parte integrante della grande conurbazione settentrionale di Napoli.
StoriaModifica
Casandrino, come tutti gli altri comuni dell'area sita a nord di Napoli, è di origine osca. Tuttavia, le notizie più certe si fanno risalire all'epoca romana, più precisamente all'Età repubblicana, quando, grazie alla distribuzione dell'Ager Publicus, molti coloni, lasciata Roma, vennero a stabilirsi nell'agro napoletano, favoriti ed incoraggiati dai saggi criteri dell'Urbe, la quale, conquistate le terre, le distribuiva appunto ai coloni col canone di alcuni "nummi". Questi coloni, avendo a disposizione, come propria, una certa zona di terreno, pensarono subito di costruirvi le casae, modeste e povere abitazioni con davanti uno spiazzo per sé e la famiglia, la quale cresceva senza preoccupazioni, contentandosi del poco. Naturalmente, col volgere degli anni, le casae si ingrandirono con più ampi fabbricati e più vaste corti, fino a formare dei piccoli villaggi e delle borgate, le quali, prima di diventare in epoca molto posteriore dei veri e propri paesi e comuni autonomi (ciò che avvenne largamente durante il ducato di Napoli) furono denominati casali e presero il nome dalle ville dei patrizi o da quei coloni che per primi vi avevano preso stanze.
EtimologiaModifica
Durante il feudalesimo, Casandrino ebbe il nome di "Casale" per l'aumento delle case che si formavano nel territorio allo scopo di metterlo a coltura. Ma è la sua trasformazione in "Casandrino" che porta con sé alcuni dubbi. Alcuni studiosi del luogo suppongono che derivi da Casa Trina, territorio con tre case. Etimologia molto criticabile in quanto costituirebbe un ibridismo d'italiano e latino; si sarebbe detto senz'altro Trecase, e non Casatrina. Altri farebbero derivare Casandrino da Casa Andropon, dal greco ανθρωπος, che significa casa dell'uomo, ma sembra essere davvero troppo generico come nomen urbis.
Né può derivare da Androna che era il luogo pubblico dove gli uomini si radunavano per le discussioni, in quanto sembra improbabile che i pochi abitanti del tempo avessero bisogno di un "forum" dove riunirsi e discutere. Secondo la tradizione popolare, il nome di Casandrino deriverebbe da "casa di Sandrino " che doveva essere il primo o uno dei primi abitanti della zona, forse un contadino di nome Sandro che abitava e lavorava in quel luogo, o forse il proprietario di quella parte di terra situata appunto dove sorge oggi la città.
Ma la più attendibile fra le possibili etimologie sostenute è che Casandrino derivi da Casa Andrena, cioè luogo sicuro circondato da mura: Andrena, locus operÌus undequaque condusus. Tale tesi viene autorevolmente sostenuta nel libro "Casandrino, nella sua storia di ieri e di oggi" del P. Lett. Cherubino Caiazzo, Provinciale Emerito degli Agostiniani di Napoli, il quale pone a fondamento della sua tesi etimologica alcuni atti della S. Visita fatta dai Vescovi di Aversa (Archivio Vescovile) che chiamano questo territorio Casandrenus (Casa-Andrena) e da una pergamena del periodo Normanno dove si legge che un certo Amerigo, figlio di Ugone della villa di Casandrena, dona all'abadessa del monastero di S. Biagio parte del suo territorio (anno 1122).
Monumenti e luoghi di interesseModifica
- Santuario di Santa Maria Assunta in Cielo, (Madonna di Casandrino)
- Chiesa del Sacro Cuore di Gesù
- Palazzo Migliaccio (via Michele Praus n.50)
- Palazzo Praus (Piazza Cappella dell'Immacolata)
SocietàModifica
Evoluzione demograficaModifica
Abitanti censiti[3]
Etnie e minoranze straniereModifica
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2018 i cittadini stranieri residenti a Casandrino erano 1 446, corrispondenti al 10,2% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:[4]
- Bangladesh 771 5,4%
- Pakistan 460 3,2%
- India 100 0,7%
- Ucraina 49 0,3%
- Burkina Faso 36 0,2%
- Bulgaria 15 0,1%
- Cina 15 0,1%
ReligioneModifica
Il comune rientra nella diocesi di Aversa
La leggenda della statuaModifica
La statuaModifica
È una statua lignea alta 1,45 m, rappresentante una Madonna col Bambino. A Casandrino la chiamano la Madonna dell'Assunta, tuttora in grande venerazione. La Madonna è eretta nella persona con lieve movimento contro-bilanciato, il bambino nudo.
La leggendaModifica
"Questo si pensa dal nostro popolo e si dice tramandato da padre in figlio per antichissima memoria e tradizione". Tratto dal Testo del Cherubino Caiazzo.
Un gruppo di cristiani, sfuggiti alla persecuzione di Oriente, approdarono sulle coste del Tirreno nelle vicinanze del Lago di Patria, trasportando con sé l'immagine di una Madonna. Questi trovarono un tempietto pagano probabilmente consacrato ad Apollo, ove collocarono la Statua. Il Tempietto dovette essere demolito o forse interdetto al culto, e la bellissima statua abbandonata e/o sepolta. Lì giacque per innumerevoli anni, prima che qualcuno la riscoprisse. Difatti, racconta la leggenda, un avventuriero, che per guadagnarsi da vivere lavorava per conto di questo e di quel signore nei pressi del lago Patria dissodando il terreno, aveva con sé dei giovenchi che lui stesso non riusciva a domare per farli arare; egli allora legatoli presso un albero, continuò a mano il lavoro di dissodamento. Proprio a lui capitò di colpire la statua e di sentire il sordo gemito di un lamento. Chiamati gli abitanti d'intorno, e cavata dal terreno la statua si pensò di collocarla su di un carro trainato da questi buoi giovani così irrequieti, incamminandosi per luoghi nuovi, e dove i buoi stanchi si fossero fermati ivi si sarebbe edificata una Chiesa. I buoi vennero meno presso un largo dove vi era un muricciuolo nel quale era collocata un'immagine dell'Assunta. Si pensò di dare alla Statua il nome di Maria Assunta e dedicarle una chiesa che cominciò a costruirsi verso la fine del Seicento. Oggi in quel "largo" (Piazza Umberto I) si erge maestosa la Chiesa della parrocchia di Casandrino dedicata a Maria Assunta.
Infrastrutture e trasportiModifica
Casandrino condivide con Sant'Antimo un'uscita dell'Asse Mediano ed è raggiungibile anche tramite la Circumvallazione esterna di Napoli, inoltre è servita da autolinee della CTP che collegano Napoli al suo circondario.
Nel periodo compreso fra il 1882 e il 1961 la località era servita da due fermate tranviarie poste lungo diramazioni rispettivamente delle linee Napoli-Aversa/Giugliano e Napoli-Frattamaggiore, gestite a cura della Société Anonyme des Tramways Provinciaux (SATP).
Amministrazione ComunaleModifica
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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10 maggio 1988 | 21 giugno 1990 | Amerigo Galdieri | Democrazia Cristiana | Sindaco | [5] |
21 giugno 1990 | 2 agosto 1991 | Alfredo Di Lorenzo | Democrazia Cristiana | Sindaco | [5] |
2 agosto 1991 | 3 agosto 1991 | Tullio Amato | Comm. straordinario | [5] | |
2 agosto 1991 | 3 agosto 1991 | Modesto Caputo | Comm. straordinario | [5] | |
2 agosto 1991 | 3 agosto 1991 | Calogero Cortimiglia | Comm. straordinario | [5] | |
3 agosto 1991 | 7 giugno 1993 | Cortimiglia Caputo-amato | Comm. straordinario | [5] | |
7 giugno 1993 | 31 dicembre 1994 | Francesco Lamanna | Sindaco | [5] | |
31 dicembre 1994 | 24 aprile 1995 | Giuseppe Vecchi | Comm. straordinario | [5] | |
24 aprile 1995 | 22 ottobre 1996 | Antimo Silvestre | Sindaco | [5] | |
30 ottobre 1996 | 28 aprile 1997 | Maria Gabriella Pazzanese | Comm. straordinario | [5] | |
28 aprile 1997 | 16 febbraio 1998 | Luigi Morelli | PSDI, PRC, PDS | Sindaco | [5] |
16 febbraio 1998 | 17 aprile 2000 | Mariolina Goglia | Comm. straordinario | [5] | |
16 febbraio 1998 | 17 aprile 2000 | Vincenzo Sposito | Comm. straordinario | [5] | |
16 febbraio 1998 | 17 aprile 2000 | Antonio De Jesu | Comm. straordinario | [5] | |
17 aprile 2000 | 5 aprile 2005 | Antimo Chianese | L'Ulivo, I Verdi, SDI | Sindaco | [5] |
5 aprile 2005 | 30 marzo 2010 | Antimo Silvestre | AN, FI, CCD | Sindaco | [5] |
30 marzo 2010 | 22 dicembre 2010 | Antimo Silvestre | lista civica | Sindaco | [5] |
22 dicembre 2010 | 18 maggio 2011 | Luigia Sorrentino | Comm. pref. | [5] | |
18 maggio 2011 | 27 giugno 2016 | Antimo Silvestre | lista civica: alleanza nei valori | Sindaco | [5] |
27 giugno 2016 | 19 ottobre 2017 | Sossio Chianese | lista civica: alleanza nei valori | Sindaco | [5] |
23 ottobre 2017 | 10 giugno 2018 | Rosanna Sergio | Comm. pref. | [5] | |
10 giugno 2018 | in carica | Salvatore Volpe | Casandrino Democratica | Sindaco |
NoteModifica
BibliografiaModifica
- Cherubino Caiazzo, Storia del comune di Casandrino, Napoli, 1938.
Altri progettiModifica
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