Castelbianco

comune italiano

Castelbianco (ascolta, Castergiancu nella parlata locale, Castregianco in genovese[4]) è un comune italiano sparso di 305 abitanti[1] della provincia di Savona in Liguria. La sede comunale è situata nella frazione di Veravo.

Castelbianco
comune
Castelbianco – Stemma
Castelbianco – Bandiera
Castelbianco – Veduta
Castelbianco – Veduta
La frazione di Veravo, capoluogo comunale
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Liguria
Provincia Savona
Amministrazione
SindacoFranco Aurame (lista civica Per Castelbianco) dal 4-10-2021
Data di istituzione1861
Territorio
Coordinate44°06′46.75″N 8°04′27.12″E
Altitudine341 m s.l.m.
Superficie14,7 km²
Abitanti305[1] (31-5-2022)
Densità20,75 ab./km²
FrazioniColletta di Castelbianco, Oresine, Veravo (sede comunale), Vesallo, Teccio
Comuni confinantiArnasco, Erli, Nasino, Onzo, Vendone, Zuccarello
Altre informazioni
Cod. postale17030
Prefisso0182
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT009020
Cod. catastaleC063
TargaSV
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 126 GG[3]
Nome abitanticastelbianchesi
Patronosanta Maria Assunta
Giorno festivo15 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castelbianco
Castelbianco
Castelbianco – Mappa
Castelbianco – Mappa
Posizione del comune di Castelbianco nella provincia di Savona
Sito istituzionale

Geografia fisica

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Il territorio di Castelbianco è ubicato nell'alta valle del torrente Pennavaira - quest'ultima culla dei Liguri e ricca di falesie - confinante con la vicina e bassa valle del torrente Neva. Il monte Castell'Ermo (1.092 m), posto sul confine con la provincia di Imperia, è un "monumento roccioso" naturale di notevole interesse; sul lato opposto della vallata si trova il Monte Alpe, anch'esso meta di escursioni a piedi e in mountain bike.

 
Scorcio della frazione di Colletta di Castelbianco

Il toponimo Castelbianco deriverebbe[5] dalla presenza in loco di un piccolo e antico presidio difensivo, di cui restano alcune rovine poco sopra l'abitato di Veravo, collegato visivamente[5] con il castello di Alto in terra piemontese, e che fu utilizzato anche come punto di riscossione delle gabelle[5] e controllo delle merci lungo il percorso tra la costa ligure e il versante piemontese-padano[5].

Se del maniero di Castelbianco non esistono tuttavia documenti ufficiali[5], il nome di questo territorio della val Pennavaira è documentato a partire dal 1202[5] nella quale si fa riferimento a Castelbianco come possedimento feudale dei marchesi di Clavesana[5]. Nel corso del 1270[5] un'azione militare intrapresa dal Comune di Albenga portò le sue truppe a conquistare il territorio con un presidio che, però, perdurò fino al 1288[5] quando il marchese Emanuele I di Clavesana riprese pieno potere di Castelbianco.

Furono gli stessi marchesi a concedere questa parte del territorio in vassallaggio all'albenganese famiglia Cepollini[5] che, anche dopo il passaggio feudale nel XIV secolo tra i possedimenti dei Del Carretto del ramo del Finale[5], ne mantennero l'investitura[5]. Con la creazione del Marchesato di Zuccarello e dell'omonimo ramo carrettesco, Castelbianco e frazioni ne rientrarono sotto la sua giurisdizione[5] seguendone le principali vicende storiche come gli scontri sabaudi-genovesi nel 1588[5] e ancora nel 1624-1625[5] quando, con la stabilizzazione della supremazia genovese, rientrò insieme a Zuccarello tra i possedimenti della Repubblica di Genova[5].

Interessato dagli scontri tra le truppe austro-sarde e francesi correlati alla battaglia di Loano del 1795[5], e caduta la repubblica genovese, con la successiva dominazione napoleonica il territorio di Castelbianco rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, all'interno della Repubblica Ligure[5]. Dal 28 aprile del 1798 fece parte del III cantone, con capoluogo Zuccarello, della Giurisdizione di Centa e dal 1803 centro principale del IV cantone della Centa nella Giurisdizione degli Ulivi. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Montenotte.

Nel 1815 fu inglobato nella provincia di Albenga del Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel I mandamento di Albenga del circondario di Albenga facente parte della provincia di Genova; nel 1927 con la soppressione del circondario ingauno passò, per pochi mesi, nel circondario di Savona e, infine, sotto la neo costituita provincia di Savona.

Durante i primi anni del XX secolo ebbe inizio un forte fenomeno di spopolamento del paese per una notevole migrazione degli abitanti castelbianchesi verso le Americhe, per lo più per sfuggire alla vita dura dei campi e alla miseria. In pochi fecero ritorno al paese natio.

Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana Ingauna e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008[6], fino al 2011 della Comunità montana Ponente Savonese.

Simboli

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Stemma

«... in cui sono rappresentati, in alto, i simboli della Repubblica di Genova e quello dei marchesi Del Carretto, storici occupanti del Comune ed in basso un castello stilizzato.[7]»

Gonfalone

«Drappo di giallo...[8]»

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 17 maggio 2002.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Il campanile della chiesa parrocchiale dell'Assunta nella frazione capoluogo di Veravo

Architetture religiose

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  • Chiesa parrocchiale dell'Assunta nella frazione capoluogo di Veravo. Costruita in stile barocco, conserva al suo interno un pregiato organo del XVIII secolo.
  • Oratorio di Santa Caterina vergine e martire nella frazione capoluogo di Veravo. Posto di fronte alla parrocchiale, non esistono documenti sulla sua edificazione; al 1927 risalirebbe, invece, l'ultimo restauro conservativo. La struttura si presenta ad unica navata e con abside poligonale.
  • Cappella di San Francesco di Sales nella frazione capoluogo di Veravo. Al suo interno, posto sull'altare settecentesco, si trova un affresco ritraente il santo vescovo di Sales.
  • Cappella e oratorio di Santa Lucia vergine e martire nella frazione di Colletta di Castelbianco.
  • Cappella di Sant'Antonio abate nella frazione di Oresine. Del Seicento, custodisce una tela della Madonna col Bambino e santi.
  • Santuario della Santissima Annunziata nella frazione di Vesallo. Risalente ai secoli XIII-XVII, la struttura è costituita da due campanili di diverse altezze, di cui uno con cuspide a cipolla, entrambi in stile barocco. All'interno vi si conserva la statua raffigurante la Santissima Annunziata.
  • Cappella di San Sebastiano nella frazione di Vesallo, posto al di fuori del centro abitato. Conserva una statua del santo datata al 1954.

Architetture civili

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Sul territorio castelbianchese ancora insistono antichi attraversamenti, tipicamente d'epoca medievale e ad unica arcata, presso i torrenti Pennavaira e Oresine. Il primo, denominato localmente come ponte "du Tecciu", permetteva il transito, scavalcando il rio Pennavaira, lungo l'antica mulattiera per Arnasco; il ponte "du Carpe", sempre sul Pennavaira, è inserito tra il sentiero boschivo per il monte Nero; il terzo è ubicato lungo il torrente Oresine, nei pressi dell'abitato frazionario di Colletta di Castelbianco.

Architetture militari

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Nei pressi della località Garscin, poco sopra la frazione capoluogo di Veravo, sono presentii ruderi dell'antico castello[9] che fu edificato dai marchesi di Clavesana per consolidare i loro domini nelle valli Pennavaira e Neva. Collegato visivamente con i manieri di Alto - nel cuneese - e di Zuccarello, assieme al territorio castelbianchese passò tra i possedimenti della famiglia Del Carretto e dei loro vassalli, i Cepollini di Albenga (XIV secolo). La Repubblica di Genova lo adibì a piccola guarnigione di soldati, luogo di avvistamento e riposo[10] fino alla dominazione napoleonica di fine Settecento.

Società

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Ruderi di un'antica costruzione e di un ponte sovrastante il Pennavaira

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[11]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Castelbianco sono 50[12].

Geografia antropica

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Alle pendici del monte Alpe (1.056 m) sorgono le quattro frazioni di Veravo (capoluogo comunale), Colletta di Castelbianco, Oresine e Vesallo (quest'ultima devastata dal terremoto che colpì il Ponente ligure nel 1887); le località minori di Cianea, Colletta Sottana, Magliocca, Lagosanto e Teccio costituiscono il territorio castelbianchese che si estende per una superficie territoriale di 14,7 km²[13].

Confina a nord con il comune di Erli, a sud con Vendone e Arnasco, ad ovest con Nasino ed Onzo, ad est con Zuccarello.

Economia

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Si basa principalmente sull'attività agricola, specie la coltivazione di alberi da frutto (ciliegie e albicocche) e uliveti. Altre attività agricole sono la raccolta di legumi e ortaggi. La frazione Colletta di Castelbianco fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia[14].

Infrastrutture e trasporti

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Il territorio di Castelbianco è attraversato dalla strada provinciale 14 che permette il collegamento stradale con Nasino, ad ovest, e Zuccarello e Cisano sul Neva ad est.

Amministrazione

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Il municipio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
3 luglio 1985 6 giugno 1990 Benedetto Trucco Democrazia Cristiana Sindaco
6 giugno 1990 24 aprile 1995 Benedetto Trucco Democrazia Cristiana Sindaco
12 maggio 1995 1º luglio 1996 Benedetto Trucco lista civica Sindaco [15]
30 agosto 1996 17 novembre 1996 nd Comm. straord. [16]
18 novembre 1996 17 novembre 2000 Salvatore Santangelo lista civica Sindaco [17]
17 novembre 2000 14 maggio 2001 Rinaldo Scola lista civica Sindaco
14 maggio 2001 30 maggio 2006 Marino Fenocchio lista civica Sindaco
30 maggio 2006 16 maggio 2011 Marino Fenocchio lista civica di centro-destra Sindaco
30 maggio 2011 5 giugno 2016 Valerio Scola Uniti per il paese
(lista civica di centro-destra)
Sindaco
5 giugno 2016 4 ottobre 2021 Valerio Scola Uniti per il paese
(lista civica di centro-destra)
Sindaco
4 ottobre 2021 in carica Franco Aurame Per Castelbianco
(lista civica)
Sindaco
  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  5. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r Fonte dal sito istituzionale del Comune di Castelbianco-Storia, su comune.castelbianco.sv.it. URL consultato il 24 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2014).
  6. ^ Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008
  7. ^ Fonte dal sito istituzionale del Comune di Castelbianco-Stemma e gonfalone, su comune.castelbianco.sv.it. URL consultato il 24 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2014).
  8. ^ Fonte dal sito Araldica Civica.it, su araldicacivica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
  9. ^ Antichi borghi di Liguria (PDF), su images.comune.savona.it, Music Liguria International. URL consultato il 29 agosto 2023.
  10. ^ Castello di Castelbianco, su svdonline.it, SVD. URL consultato il 29 agosto 2023.
  11. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  12. ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2019, su demo.istat.it. URL consultato il 19 agosto 2021.
  13. ^ Fonte dallo statuto comunale di Castelbianco, su comune.castelbianco.sv.it. URL consultato il 24 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2014).
  14. ^ Fonte dal sito de I borghi più belli d'Italia Archiviato il 30 novembre 2009 in Internet Archive.
  15. ^ Si dimette dalla carica amministrativa
  16. ^ Nominato con Decreto del Presidente della Repubblica del 30 agosto 1996 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 218 del 17 settembre 1996
  17. ^ Deceduto durante la carica amministrativa

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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