Il castello Cova (o palazzo Viviani Cova) è un palazzo storico di Milano situato in via Carducci al civico 36[1].

Castello Cova
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàMilano
Indirizzovia Carducci, 36
Coordinate45°27′46.44″N 9°10′24.55″E / 45.4629°N 9.173487°E45.4629; 9.173487
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1910-1915
StileNeomedievale
Realizzazione
ArchitettoAdolfo Coppedè

Storia modifica

Tra gli edifici più rappresentativi dell'architettura eclettica italiana, il palazzo venne edificato tra il 1910 e il 1915, su progetto di Adolfo Coppedè, fratello del più famoso Gino Coppedè, commissionato da Novalinda Viviani Cova. La costruzione dell'edificio fu affidata all'impresa Luigi Arienti che già collaborava con Coppedé. Tra il 2002 e il 2003 il palazzo è stato sottoposto a lavori di restauro eseguito dallo studio Fabio Carria, che ha realizzato interventi di pulitura, consolidamento delle strutture in degrado e protezione delle murature esterne nel rispetto delle caratteristiche dei diversi materiali utilizzati nella costruzione[2].

Descrizione modifica

L'edificio s'impone subito per il suo stile fortemente neomedievale[1], tipico di uno dei filoni dell'eclettismo architettonico in voga agli inizi del XX secolo[3]: il palazzo è costruito in mattoni in cotto e decorato in pietra bianca. È impostato su cinque piani, l'ultimo dei quali è decorato con merlate guelfe alle quali s'aggiunge una torre medievaleggiante, anch'essa merlata[4], tipica delle architetture dei castelli.

Secondo i principi dell'architettura eclettica, suggestioni neo-medievaliste (mattoni e pietre a vista, merlature, camminamenti, sporgenze a scarpa, doccioni e loggiati) si sovrappongono ad elementi neo manieristi quali mascheroni, sculture e decorazioni floreali in un'insolita varietà di combinazioni.

Il primo piano è caratterizzato dal bugnato in pietra. Decisamente degna di nota è la loggia coperta che rafforza ulteriormente lo stile della casa[4]. Per via del suo volume, del fatto di trovarsi all'angolo tra due strade e per via d'elementi come la loggia ed il torrione, il palazzo risulta avere un aspetto decisamente monumentale[5].

Alla torre del castello Cova s'ispireranno gli architetti della torre Velasca[4], grattacielo situato nel centro di Milano. A poche decine di metri dall'edificio si trova la Pusterla di Sant'Ambrogio, antica porta urbana della città, che deve il suo aspetto attuale ad un rimaneggiamento del 1940, che continua lo stile revival della zona.
Una costruzione molto simile al castello Cova ed opera dello stesso Adolfo Coppedè è villa La Gaeta, ad Acquaseria sul lago di Como.

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ a b Attilia Lanza, Milano e i suoi palazzi:Porta Vercellina, Comasina e Nuova, Libreria Meravigli Editrice, 1993, pg. 43.
  2. ^ Lo stile eclettico (PDF), su cdn.archilovers.com.
  3. ^ Lombardia Beni Culturali: Palazzo Cova, su lombardiabeniculturali.it.
  4. ^ a b c Attilia Lanza, Milano e i suoi palazzi:Porta Vercellina, Comasina e Nuova, Libreria Meravigli Editrice, 1993, pg. 44.
  5. ^ Castello Cova, su info2015expo.it. URL consultato il 12 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2012).

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