Castello della Valle

castello nel comune italiano di Fiumefreddo Bruzio (CS)

Il castello di Fiumefreddo, detto anche castello della Valle, è il castello di Fiumefreddo Bruzio, paese in provincia di Cosenza, nell'area del basso Tirreno cosentino. Dal 2005 il paese è annoverato tra i Borghi più belli d'Italia.[1]

Castello della Valle
Castello di Fiumefreddo
Veduta del castello
Ubicazione
StatoRegno di Napoli,
Regno delle Due Sicilie
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneCalabria
CittàFiumefreddo Bruzio
IndirizzoVia Castello
Coordinate39°14′00.9″N 16°04′01.9″E / 39.233583°N 16.067194°E39.233583; 16.067194
Mappa di localizzazione: Italia
Castello della Valle
Informazioni generali
TipoQuadrilatero con torri angolari
CostruzioneXIII secolo-XVI secolo
MaterialeMuratura
Condizione attualeParzialmente in rovina
Proprietario attualeComune di Fiumefreddo Bruzio
Visitabile
Sito webComune di Fiumefreddo Bruzio
Informazioni militari
Funzione strategicaControllo sulla via costiera; controllo sulla via per l'entroterra.
Azioni di guerraAssedio francese del 1806-1807
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Storia modifica

 
Veduta complessiva
 
Veduta frontale
 
L'accesso
 
Facciata principale del Castello della Valle (agosto 2020).
 
Interno del Castello della Valle (agosto 2020).

Il castello fu fondato nel 1201.[2]

Nel 1531 il feudo di Fiumefreddo venne donato da Carlo V d'Asburgo al marchese Hernando de Alarcón.[3] Questi fece rimodernare il castello per uso residenziale secondo il gusto tardorinascimentale dell'epoca:[2] a questa fase di interventi risale il portale d'ingresso michelangiolesco.

Nel 1806-1807 il castello subì un duro assedio dalle truppe napoleoniche, analogamente ai vicini paesi di Belmonte Calabro (assedio di Belmonte del 1806-1807) ed Amantea (assedio di Amantea del 1806-1807). In quella occasione fu quasi completamente distrutto.[2] Fiumefreddo, difesa dal vice-preside della provincia di Calabria Citra Giovanni Battista De Micheli, si arrese il 12 febbraio 1807.[4][5]

Ad oggi, l'unica parte del castello interamente recuperabile (ed in parte già accessibile) sono i sotterranei.[5]

Dichiarato “Monumento Contro Tutte le Guerre”, con delibera comunale del 26 novembre 2006, nonostante il restauro le cannonate del generale Renyer sono ancora ben visibili.

Le opere di Salvatore Fiume modifica

Alla metà degli anni Settanta Salvatore Fiume volle rivitalizzare il paese disseminando sue opere per le strade e nei monumenti: al castello dipinse le pareti di una sala,[2] all'epoca scoperchiata ed oggi restaurata e coperta.

Esattamente nel 1975 il paese ai piedi di Monte Cocuzzo accolse con entusiasmo la proposta del maestro Fiume di rivitalizzarne gratuitamente il centro storico con alcune opere.

A partire dallo stesso anno, Fiume dipinse le pareti interne e alcune pareti esterne del castello. Nel 1977 affrescò la volta della cappella di San Rocco e negli anni 90 collocò una scultura di bronzo in ciascuna delle due piazze panoramiche che affacciano sul Mar Tirreno. Nel 1996, un anno prima della sua scomparsa, tornò a ridipingere le pareti interne del castello dopo che gli affreschi originali erano stati distrutti dalle intemperie.

Nel Castello della Valle “La Stanza dei desideri” “è sicuramente il suo capolavoro, i ruderi delle mura sono ricoperti da dipinti che illustrano il “sogno dell'artista su Fiumefreddo” e due sculture, dedicate alla vita del passato, sembrano osservare la magia di quei dipinti”, ha scritto qualche tempo fa sulle pagine della rivista Mythos il giornalista Sergio Zanardi.[6]

Oggi le due sculture sono state spostate presso la Sala Consiliare e gli affreschi, che iniziavano a risentire del passare del tempo, sono interessati da un approfondito restauro.

Galleria d'immagini modifica

Le foto giunte in finale al concorso fotografico Wiki Loves Monuments Italia 2013. (Le foto sono disposte in ordine casuale).

Note modifica

  1. ^ I Borghi più belli d'Italia → Fiumefreddo Bruzio, su borghitalia.it. URL consultato il 16 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2012).
  2. ^ a b c d Calabria in Tour → Fiumefreddo Bruzio, su calabriaintour.it. URL consultato il 16 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2011).
  3. ^ Comune di Fiumefreddo Bruzio → Cenni storici, su comune.fiumefreddobruzio.cs.it.
  4. ^ Turchi, p. 156.
  5. ^ a b Calabria On-line → Castello di Fiumefreddo, su calabriaonline.com. URL consultato il 16 agosto 2011.
  6. ^ Viverefiumefreddo → Il Castello, su viverefiumefreddo.it. URL consultato il 30 ottobre 2014.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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