Castello di Canneto sull'Oglio

Il castello di Canneto (o castello di San Genesio, dal nome della chiesetta intorno alla quale sorse il maniero) è un'antica roccaforte risalente all'XI secolo di Canneto sull'Oglio, in provincia di Mantova.

Castello di Canneto
Castello di San Genesio
Torre del castello
Ubicazione
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
CittàCanneto sull'Oglio
Coordinate45°08′59″N 10°22′31″E / 45.149722°N 10.375278°E45.149722; 10.375278
Mappa di localizzazione: Nord Italia
Castello di Canneto sull'Oglio
Informazioni generali
TipoCastello medievale
CostruzioneXI secolo-XIV secolo
MaterialeCiottoli, malta, laterizio
Primo proprietarioLandolfo vescovo di Cremona
DemolizioneXVIII secolo
Proprietario attualeComune di Canneto sull'Oglio
Visitabileesternamente
Sito webwww.comune.canneto.mn.it
Informazioni militari
Funzione strategicadifesa del borgo
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Collocazione e storia modifica

La struttura è collocata nel centro storico e si erge su piazza Matteotti.

Notizie storiche del castello si hanno già intorno al 1000, quando la struttura venne ceduta a Landolfo, vescovo di Cremona. Nell'XI secolo faceva parte della cinta muraria del borgo, luogo strategico di confine a guardia del fiume Oglio.

Nel 1200 entrò a far parte dei possedimenti dei conti Casaloldi, che lo persero a favore del Comune di Brescia. Con l'avvento dei Gonzaga, signori di Mantova, anche Canneto e il suo castello passarono nei loro possedimenti (1391). Castello e rocca vengono rafforzati da Gianfrancesco Gonzaga intorno al 1430. Con Federico I Gonzaga, per opera dell'architetto militare Giovanni da Padova, il castello venne ampliato, dotato di ponte levatoio e torri di difesa.

Nel 1543 ebbe luogo un evento importante: l'imperatore Carlo V, mentre era in viaggio da Busseto, dove incontrò papa Paolo III, verso Trento, si intrattenne nel castello con Ferrante Gonzaga, col cardinale Ercole Gonzaga e con Margherita Paleologa, per legittimare a suo figlio Francesco la duplice investitura nei titoli di duca di Mantova e marchese del Monferrato, oltre a concordare le sue future nozze con Caterina, nipote dell'imperatore.[1] In quella occasione incoronò il letterato e poeta mantovano Giampietro Penci.[2]

Nei secoli seguenti il maniero fu più volte distrutto e parzialmente ricostruito. Gli austriaci, nel Settecento, operarono il completo abbattimento della struttura e la torre rimane l'unico elemento integro sino ai giorni nostri.

Note modifica

  1. ^ Bartolomeo Arrighi, Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga, Volume 1, Mantova, 1853.
  2. ^ Renato Bonaglia, Mantova, paese che vai..., Mantova, 1985.

Bibliografia modifica

  • Bartolomeo Arrighi, Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga, Volume 1, Mantova, 1853..
  • Mariano Vignoli (a cura di), Dal castello al palazzo. Storia ed architettura in un'area di confine. Atti dei convegni di Acquafredda (25 maggio 1996) e San Martino Gusnago (16 novembre 1996), Guidizzolo, Circolo Culturale San Martino Gusnago - Istituto Italiano dei Castelli - Banca di credito cooperativo di Casalmoro e Bozzolo, 1997. ISBN non esistente.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica