Castello di Montanaro

castello di Montanaro

Il castello di Montanaro, oggi proprietà del comune della omonima cittadina, è un edificio di origine medioevale del Piemonte.

Castello di Montanaro
Vista dall'esterno
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàMontanaro
Indirizzovia Giuseppe Mazzini, 5 ‒ 10017 Montanaro (TO)
Coordinate45°14′03.37″N 7°51′05.62″E / 45.23427°N 7.85156°E45.23427; 7.85156
Informazioni generali
Condizione attualeuffici comunali
Informazioni militari
Azioni di guerra1515 (gravi danni causati dai francesi)
[1]
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

Storia modifica

 
Torre della zecca
 
Dettaglio di un soffitto a cassettoni

L'edificio è documentato per la prima volta nel XIII secolo nell'atto di vendita con il quale i Conti di Orio cedono all'Abbazia di Fruttuaria i propri possedimenti. Nel 1515 venne semidistrutto dalle truppe francesi.[1] Nel corso del XVI secolo il castello fu trasformato in una dimora rinascimentale su iniziativa dell'allora abate commendatario di Fruttuaria, il cardinale Bonifacio Ferrero.[2] L'abate godeva del privilegio di battere moneta, concessogli dal papa Clemente VII nel 1527, ed installò una zecca in una delle torri del castello.[3] La zecca venne fatta chiudere nel 1582 da Carlo Emanuele I di Savoia. Nel 1799 il castello fu usato per ospitare le truppe austro-russe, alleate dei Savoia contro Napoleone.[4]
A seguito della successiva occupazione napoleonica del Piemonte e della confisca dei beni alle istituzioni religiose il castello venne venduto nel 1801 a Pietro Giuseppe Frola, avvocato e conte, il quale per volontà testamentaria lo destinò a casa di riposo per gli anziani poveri di Montanaro.
Attualmente la residenza assistita è stata smantellata e di tutto l'edificio viene utilizzata dal comune di Montanaro una unica sala al piano terreno per celebrarvi i matrimoni.[4]

Architettura modifica

 
Giardino interno e porticato

L'edificio è oggi caratterizzato da una struttura cinquecentesca; ben conservate sono le torri sul lato settentrionale, le prigioni e la torre che fu sede della zecca. All'inizio XIX secolo, su iniziativa dei suoi nuovi proprietari conti Frola, venne restaurato dall'architetto Camillo Boggio.[5]

Note modifica

  1. ^ a b Castello di Montanaro, su comune.montanaro.to.it, Comune di Montanaro. URL consultato il 26 novembre 2020.
  2. ^ Giornate FAI d'autunno in provincia di Torino, su viaggialverde.it, FAI, 12 ottobre 2018. URL consultato il 26 novembre 2020.
  3. ^ Stefano Benedetto, Sfogliamo le Consuetudini di Fruttuaria, Effatà, 2011, pp. 304. URL consultato il 27 novembre 2020.
  4. ^ a b Castello dei conti Frola di Montanaro, su artbonus.gov.it, Ales S.p.A. - Società con Socio unico Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. URL consultato il 27 novembre 2020.
  5. ^ Castello dei Conti Frola, su fondoambiente.it, FAI. URL consultato il 27 novembre 2020.

Altri progetti modifica