Casus belli
locuzione latina
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Casus belli è una locuzione latina il cui significato letterale è "motivo della guerra". Tale espressione è usata per indicare un evento addotto a motivazione ufficiale per la dichiarazione di guerra, in genere diverso o secondario rispetto a motivazioni economiche, politiche e sociali che gli storici ritengono essere alla base di un conflitto.[1]
Tra i più importanti "casus belli" ricordiamo, in ordine temporale: il ratto di Elena, l'assedio di Sagunto, la defenestrazione di Praga, l'imboscata di Jumonville, l'attentato di Sarajevo, l'incidente di Ual Ual e l'incidente di Gleiwitz.
EsempiModifica
- 1250 a.C. o 1196 a.C. Guerra di Troia
- Casus Belli: Ratto di Elena
- Casus Belli: Assedio di Sagunto
- 23 maggio 1618 Guerra dei Trent'Anni
- Casus Belli: Defenestrazione di Praga
- 28 maggio 1754 Guerra franco-indiana
- Casus Belli: Imboscata di Jumonville
- 19 luglio 1870 Guerra franco-prussiana
- Casus Belli: Dispaccio di Ems
- 28 giugno 1914 Prima guerra mondiale
- Casus Belli: Attentato di Sarajevo
- 5 dicembre 1934 Guerra d'Etiopia
- Casus Belli: Incidente di Ual Ual
- 1º settembre 1939 Seconda guerra mondiale
- Casus Belli: Incidente di Gleiwitz
- 26 novembre 1939 Guerra d'inverno
- Casus Belli: Incidente di Mainila
- 4 agosto 1964 Guerra del Vietnam
- Casus Belli: Incidente del Golfo del Tonchino
- 14 luglio 1969 Guerra del calcio
- Casus Belli: Espulsione dall'Honduras di 300 000 salvadoregni precedentemente ivi immigrati.
NoteModifica
- ^ casus belli, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 21 aprile 2022.