Cattolicità

aderenza alla dottrina della chiesa cattolica

Cattolicità (dal greco antico καθολικός?, katholikós, "generale o universale") è un termine adoperato per riferirsi all'aderenza alla dottrina della Chiesa cattolica, ed è in uso attualmente presso varie confessioni cristiane.

Attribuzione della qualifica modifica

Questa qualifica viene intesa nel suo significato più generale in due modi da due gruppi di confessioni:

Entrambi questi gruppi di confessioni rivendicano per sé, però, nel senso descritto, il titolo di "cattolico", e lo esprimono nelle principali forme di professione di fede cristiana, ad esempio nel Credo apostolico, che dichiara: «Credo […] la santa Chiesa cattolica...», o nel Credo niceno-costantinopolitano, che afferma la fede nella Chiesa «una, santa, cattolica e apostolica». Tuttavia, per i protestanti, questa affermazione si riferisce alla fede nell'unità finale di tutte le Chiese sotto un Dio e un Salvatore, piuttosto che in una Chiesa visibilmente unificata.

In un senso più ristretto, il termine "cattolico" è usato con riferimento alla più vasta confessione cristiana, la Chiesa cattolica apostolica romana, guidata dal Papa. Si tratta di 24 Chiese sui iuris che sono in comunione completa fra di loro e con il papa, e che contano oltre un miliardo di battezzati. La loro caratteristica distintiva è proprio l'accettazione dell'autorità e la comunione con il papa, il vescovo di Roma, e l'accettazione della sua autorità suprema in materia di fede e morale, e della sua asserzione di «potere completo, supremo e universale sull'intera Chiesa».

Scorrettamente con il termine "cattolica" ci si riferisce a volte alla sola Chiesa latina, che è di gran lunga la più vasta delle 24 Chiese cattoliche in comunione con il Papa e viene professata dalla maggior parte del mondo

Le Chiese cattoliche modifica

Le Chiese che si considerano tradizionalmente cattoliche in senso forte condividono delle caratteristiche comuni:

Cattolicesimo romano modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa cattolica.

La più grande e principale comunità cattolica è la Chiesa cattolica, nota come "Chiesa cattolica romana" o "Santa Romana Chiesa". Viene chiamata così perché i suoi aderenti sono in comunione con il papa, vescovo di Roma, e la maggior parte delle diocesi segue il rito romano nella propria liturgia, sebbene vi siano riti orientali e altri riti occidentali, quali il rito ambrosiano nell'arcidiocesi di Milano e il rito mozarabico, in Spagna.

Anglicanesimo modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Anglicanesimo e Anglo-cattolicesimo.

La Comunione anglicana, sebbene sia una sola Chiesa, è in pratica divisa in due ali, la "Chiesa alta" chiamata anche anglo-cattolicesimo e la "Chiesa bassa" di tendenze evangeliche. Anche se tutti gli appartenenti alla Comunione anglicana recitano lo stesso credo, la Chiesa bassa tratta la parola cattolico nel credo come un mero sinonimo più antico di universale, mentre la Chiesa alta la ritiene il nome della Chiesa di Cristo alla quale appartengono insieme alla Chiesa cattolica romana e ad altre Chiese che mantengono la successione apostolica.

Altre confessioni cattoliche occidentali modifica

Nella Cristianità occidentale le principali fedi che si ritengono "cattoliche", ma non sono in piena comunione con il papa, sono la Chiesa vetero-cattolica, Chiesa cattolica liberale, l'Associazione patriottica cattolica cinese e alcuni elementi dell'anglicanesimo ("Alta Chiesa Anglicana" o "Anglo-cattolici"). Questi gruppi hanno dottrine e liturgia simili al cattolicesimo romano, ma si differenziano sostanzialmente da essi riguardo allo status, potere e influenza del vescovo di Roma.

Anche altri gruppi diffusi in Occidente si definiscono cattolici, ma ciò è dubbio a detta delle altre confessioni cattoliche: per esempio la Chiesa cattolica liberale, originatasi come scisma della Chiesa vetero-cattolica, che, a giudizio degli altri cattolici, si sarebbe avvicinata piuttosto alle dottrine teosofiche.

Confessioni cattoliche orientali modifica

Molte Chiese ortodosse e orientali non calcedoniane si considerano la Chiesa cattolica nel senso di Chiesa "universale". Le Chiese ortodosse vedono in generale i "cattolici" latini come scismatici che hanno lasciato la "vera Chiesa cattolica e apostolica" al tempo del Grande Scisma.

I patriarchi delle Chiese ortodosse sono gerarchi autocefali, che significa all'incirca che ognuno di essi è indipendente dalla supervisione diretta di un altro vescovo (anche se sempre soggetto al sinodo dei vescovi al completo). Essi non sono in comunione con il Papa e non lo riconoscono come capo monarchico della Chiesa universale, anche se sono disposti a concedergli un primato d'onore. Ci sono anche i cattolici[Visto che, come si sta dicendo, non ha un unico significato] di rito bizantino (noti talvolta come "uniati") la cui liturgia è simile a quella ortodossa, e come loro permettono agli uomini sposati di essere ordinati come preti, ma riconoscono il patriarca romano, cioè il papa, come capo di tutta la Chiesa (v. Riti e chiese "sui iuris").

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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