Il cavo del timpano o cassa del timpano è una camera ossea presente nella rocca petrosa dell'osso temporale facente parte dell'orecchio medio. All'interno di tale cavità, che comunica con faringe e apparato mastoideo tramite la Tromba di Eustachio e l'aditus ad antrum, è presente la catena degli ossicini[1].

Condotto uditivo esterno
Anatomia dell'orecchio umano
Anatomia del Gray(EN) Pagina 1037
SistemaOrecchio e Sistema uditivo
Localizzazione anatomicaorecchio medio
Arteriastylomastoid artery
Venavene meningee medie, seno petroso superiore, bulbo della vena giugulare interna, plessi pterigoideo, faringeo e carotideo interno.
Nervonervo timpanico (glossofaringeo), nervi caroticotimpanici superiore e inferiore
Linfaticilinfonodi parotideai, retrofaringei e mastoidei
Identificatori
TAA02.1.06.051
FMA56461

Disposizione e rapporti modifica

Avendo forma di lente biconcava, è possibile riconoscere due pareti e una circonferenza divisa in 4 pareti (anteriore, posteriore, superiore e inferiore)[1].

La parete laterale è formata per la maggior parte dal timpano mentre il resto è costituito dalla struttura ossea che lo circonda[1]. Questa forma una cornice che è più stretta in avanti, in basso e indietro, mentre superiormente si fa più ampia e prende il nome di muro della loggetta. Tale segmento osseo separa il condotto uditivo esterno dalla parte più alta del cavo timpanico, il recesso epitimpanico[2].

La parete mediale o labirintica separa il cavo del timpano da alcune parti dell'orecchio interno[3]. Presenta al centro un rilievo dovuto al giro basale della chiocciola, il promontorio, su cui il nervo timpanico lascia un solco. Rispetto al promontorio si trovano due fori, l'uno inferiore e l'altro superiore: la finestra rotonda e la finestra ovale[2]. La prima mette in comunicazione l'estremità inferiore della scala timpanica della coclea con la cassa timpanica ed è chiusa dalla membrana secondaria del timpano; la seconda è un orifizio di forma ellittica sul cui contorno si fissa la base della staffa e che comunica con il vestibolo[2][3]. Tra le due finestre, infine, è presente il seno del timpano, una depressione in rapporto con la parte ampollare del canale semicircolare posteriore[2].

Dietro e sotto la finestra ovale è presenta l'eminenza piramidale[4], un piccolo rilievo osseo che nasce dalla sporgenza arcuata formata dal secondo tratto del canale del nervo facciale[2], nella quale è contenuto il muscolo stapedio. Anteriormente e superiormente alla finestra ovale, invece, si trova l'orifizio del canale del muscolo tensore del timpano

La parete anteriore della circonferenza o carotidea presenta l'ostio timpanico della tuba uditiva e l'apertura del canale del muscolo tensore del timpano mentre il resto della lamina ossea separa il cavo del timpano dal tratto ascendente del canale carotideo[3].

La parete posteriore della circonferenza o mastoidea presenta l'aditus ad antrum (l'orifizio che comunica con l'antro timpanico), la fossa dell'incudine (punto di inserzione del processo breve dell'incudine) e il foro d'ingresso della corda del timpano (che dà passaggio al ramo del nervo facciale che penetra nella cavità)[3].

La parete superiore della circonferenza è formata dal tegmen tympani (una lamina ossea facente parte della squama del temporale. Forma anche la parete del recesso epitimpanico[3].

La parete inferiore della circonferenza o giugulare ha la forma di una doccia che può formare il recesso ipotimpanico dove trova sbocco il canale timpanico che dà passaggio al nervo timpanico e all'arteria timpanica inferiore[3].

Vascolarizzazione ed innervazione modifica

Le arterie vanno a formare una rete vascolare che assicura l'irrorazione di tutte le strutture contenute nella cassa timpanica[5]:

  • la parete anteriore è irrorata dall'arteria caroticotimpanica e timpanica anteriore, rami della carotide interna e mascellare;
  • la parete superiore è irrorata dall'arteria caroticotimpanica e timpanica superiore, quest'ultimo ramo della'arteria meningea media;
  • la parete posteriore è irrorata dall'arteria stilomastoidea, ramo della carotide esterna;
  • la parete inferiore è irrorata dall'arteria timpanica inferiore, ramo della carotide esterna;
  • la parete laterale è irrorata dall'arteria timpania anteriore;
  • la parete mediale è irrorata dall'arteria caroticotimpanica, timpanica inferiore, timpanica superiore e dal ramo petroso superficiale della meningea media.

Le vene della cassa del timpano sfociano nelle vene meningee medie e nel seno petroso superiore superiormente, nel bulbo della vena giugulare interna e nei plessi pterigoideo, faringeo e carotideo interno inferiormente[5].

I vasi linfatici fanno capo ai linfonodi parotidei, retrofaringei e mastoidei[5].

L'innervazione sensitiva è data dal nervo timpanico o di Jacobson, ramo del nervo glossofaringeo; mentre quella simpatica viene dai nervi caroticotimpanici superiore e inferiore del plesso carotideo[6].

Struttura modifica

 
Cassa del timpano in relazione alla coclea

La cassa del timpano è rivestita da una mucosa in continuità con quella della tromba di Eustachio e quella delle cavità pneumatiche della porzione mastoidea. Tale tonaca mucosa riveste anche gli ossicini[6].

È composta da un epitelio pavimentoso semplice e una lamina propria in contatto con il periostio del temporale che contiene spesso linfociti. Vicino alla tuba uditiva si possono trovare piccoli gruppi di cellule cilindriche vibratili[6].

La membrana secondaria del timpano, che copre la finestra rotonda, è formata da uno strato più esterno di mucosa timpanica, da uno strato medio fibroso e da uno strato interno che continua nel rivestimento dell'orecchio interno[2].

Derivazione embriologica modifica

La cavità timpanica, come tutto l'orecchio medio, origina dal recesso tubotimpanico derivato dalla prima tasca faringea[7][8][9]. Verso la fine del VI mese, la cassa del timpano entra in contatto con il fondo del condotto uditivo esterno formando la membrana timpanica[9][10][11]. Fino all'VIII mese, la cavità del timpano è rappresentata da una fessura per via della massa mucosa presente che viene poi riassorbita allargando la cavità[11]. Durante l'ultima parte del periodo fetale, un'espansione della cassa timpanica dà vita all'antro mastoideo[8].

Note modifica

  1. ^ a b c Anastasi et al., p. 392.
  2. ^ a b c d e f Anastasi et al., p. 393.
  3. ^ a b c d e f Anastasi et al., p. 395.
  4. ^ Anastasi et al., p. 394.
  5. ^ a b c Anastasi et al., p. 396.
  6. ^ a b c Anastasi et al., p. 397.
  7. ^ Moore e Persaud, p. 166.
  8. ^ a b Moore e Persaud, p. 433.
  9. ^ a b Anastasi et al., p. 430.
  10. ^ Moore e Persaud, p. 434.
  11. ^ a b Anastasi et al., p. 431.

Bibliografia modifica

  • Giuseppe Anastasi et al., Trattato di anatomia umana, volume I, Milano, Edi.Ermes, 2012, ISBN 978-88-7051-285-4.
  • Giuseppe Anastasi et al., Trattato di anatomia umana, volume III, Milano, Edi.Ermes, 2007, ISBN 978-88-7051-287-8.
  • Keith Moore e T. V. N. Persaud, Lo sviluppo prenatale dell'uomo, Napoli, EdiSES, 2009, ISBN 978-88-7959-348-9.

Voci correlate modifica