Celestino Migliore

arcivescovo cattolico italiano (1952-)

Celestino Migliore (Cuneo, 1º luglio 1952) è un arcivescovo cattolico italiano, dall'11 gennaio 2020 nunzio apostolico in Francia.

Celestino Migliore
arcivescovo della Chiesa cattolica
Confitebor tibi in populi
 
TitoloCanosa
(titolo personale di arcivescovo)
Incarichi attualiNunzio apostolico in Francia (dal 2020)
Incarichi ricoperti
 
Nato1º luglio 1952 (71 anni) a Cuneo
Ordinato presbitero25 giugno 1977 dal vescovo Carlo Aliprandi
Nominato arcivescovo30 ottobre 2002 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato arcivescovo6 gennaio 2003 da papa Giovanni Paolo II
 

Biografia modifica

Nato in Piemonte, ha studiato presso lo Studio Teologico Interdiocesano di Fossano e ha ricevuto l'ordinazione presbiteriale il 25 giugno 1977 dal vescovo Carlo Aliprandi. Ha continuato a studiare presso la Pontificia Università Lateranense di Roma, ottenendo il dottorato in diritto canonico. Nel 1977 si è diplomato presso la Pontificia accademia ecclesiastica. Successivamente ha lavorato nel servizio diplomatico della Santa Sede. Venne inviato prima in Angola e poi presso l'Organizzazione degli Stati Americani fino alla chiamata a lavorare presso la Nunziatura apostolica in Egitto; successivamente fu trasferito a quella in Polonia e quindi nominato osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d'Europa da papa Giovanni Paolo II.

Nel 1995 è stato nominato sottosegretario alla Sezione per le Relazioni con gli Stati della Segreteria di Stato della Santa Sede da papa Giovanni Paolo II, occupandosi anche delle relazioni con i paesi asiatici che non intrattenevano relazioni diplomatiche con la Santa Sede.

Ministero episcopale modifica

Il 30 ottobre 2002 è stato nominato osservatore permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite ed elevato ad arcivescovo titolare di Canosa da papa Giovanni Paolo II.

Il 6 gennaio 2003 è stato consacrato arcivescovo da papa Giovanni Paolo II, co-consacranti l'arcivescovo argentino Leonardo Sandri e l'italiano Antonio Maria Vegliò.

Nel dicembre 2008 in un'intervista all'Agenzia cattolica I Media annuncia che la Santa Sede si opporrà alla Proposta dell'Unione Europea per una dichiarazione ONU che condanni formalmente le discriminazioni contro gli omosessuali,[1] condivisa da tutti i 27 paesi membri dell'Unione Europea,[2] nella quale si chiede la depenalizzazione dell'omosessualità in quegli Stati dove sono considerati reati gli atti omosessuali o l'omosessualità in sé stessa e si riafferma il principio di non-discriminazione, che richiede l'estensione dei diritti umani ad ogni essere umano indipendentemente dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere.[3][4] L'opposizione di Migliore era dovuta a quest'ultima richiesta, poiché molti Stati attualmente non riconoscono il diritto al matrimonio — indicato come uno dei diritti fondamentali nella Dichiarazione universale dei diritti umani — tra persone dello stesso sesso, e dunque attuano una discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale. Il timore è quello che la mozione apra la strada alla condanna, in quanto "discriminanti", anche di questi Paesi e li obblighi a riconoscere nuove forme di matrimonio, cui la Chiesa è contraria.[5][6]

Il 30 giugno 2010 è stato nominato nunzio apostolico in Polonia, dove ha svolto un'opera di diplomazia apprezzata dalla Conferenza episcopale polacca. Ha svolto la sua opera diplomatica a Varsavia fino al 28 maggio 2016, data in cui papa Francesco lo ha trasferito alla nunziatura apostolica nella Federazione Russa. Il 21 gennaio 2017 ha ricevuto anche la nomina a nunzio apostolico in Uzbekistan, succedendo a Ivan Jurkovič, arcivescovo titolare di Corbavia.

L'11 gennaio 2020 è stato nominato nunzio apostolico in Francia.[7]

Oltre all'italiano conosce l'inglese, il francese, lo spagnolo e il portoghese.

Genealogia episcopale e successione apostolica modifica

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Onorificenze modifica

«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 19 gennaio 1999[8]

Note modifica

  1. ^ Per una traduzione in italiano della dichiarazione si veda Il testo che l'Unione Europea presenterà all'ONU per la depenalizzazione universale dell'omosessualità, in Radio Radicale.it, 02 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2008).
  2. ^ Il Vaticano all'Onu: l'omosessualità resti reato, in La Repubblica, 02 dicembre 2008, p. 1. URL consultato il 3 dicembre 2008.; Orazio La Rocca, Dal Vaticano monito all'Onu L'omosessualità resti reato, in La Repubblica, 2 dicembre 2008, p. 6. URL consultato il 3 dicembre 2008.
  3. ^ (EN) First ever statement on sexual orientation and gender identity at the UN General Assembly, su ilga.org, Ilga, 19 dicembre 2008. URL consultato il 1º settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2009).
  4. ^ La Proposta, dopo aver richiamato la Dichiarazione universale dei diritti umani - riaffermando inoltre «il principio di non-discriminazione che richiede che i diritti umani siano estesi a tutti gli esseri umani indipendentemente dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere» -, esorta «gli Stati a prendere tutte le misure necessarie, in particolare legislative o amministrative, per assicurare che l'orientamento sessuale o l'identità di genere non possano essere, in nessuna circostanza, la base per l'attuazione di pene criminali, in particolare di esecuzioni, arresti o detenzioni». Successivamente, invita gli Stati ad promulgare leggi che puniscano coloro che si rendano responsabili di «violazioni dei diritti umani legate all'orientamento sessuale o all'identità di genere». Proposta dell’Unione Europea per una dichiarazione ONU che condanni formalmente le discriminazioni contro gli omosessuali, su radioradicale.it, 2 dicembre 2008. URL consultato il 1º settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2008).
  5. ^ Chi imbroglia sull'omosessualità, su ilfoglio.it, il Foglio, 2 dicembre 2008. URL consultato il 1º settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2009).
  6. ^ Il testo integrale dell'intervista di Mons. Celestino Migliore all'agenzia francese I.MEDIA
  7. ^ Nomina del Nunzio Apostolico in Francia, su press.vatican.va, 11 gennaio 2020. URL consultato l'11 gennaio 2020.
  8. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN81097911 · ISNI (EN0000 0000 5797 5408 · SBN UBOV235091 · GND (DE136815901 · WorldCat Identities (ENviaf-81097911