Cellule enterocromaffini

Le cellule enterocromaffini (cellule EEC), anche dette enteroendocrine o cellule di Kulchitsky, sono cellule epiteliali endocrine[1] della mucosa gastrointestinale con la funzione di secernere serotonina e colecistochinina.[2] Queste cellule sono state scoperte da Nikolai Kulchitsky dell'Università di Charkiv (Ucraina).[3]

Sono un tipo di cellula enteroendocrina e cellula neuroendocrina. Risiedono a fianco dell'epitelio che riveste il lume del tratto digestivo e svolgono un ruolo cruciale nella regolazione gastrointestinale, in particolare la motilità e la secrezione intestinale.[4]Le cellule EC modulano la segnalazione dei neuroni nel sistema nervoso enterico (SNE) attraverso la secrezione del neurotrasmettitore serotonina e altri peptidi. Poiché i nervi afferenti ed efferenti enterici non protrudono nel lume intestinale, le cellule EC agiscono come una forma di trasduzione sensoriale. La serotonina nel SNE agisce in sinergia con altri ormoni digestivi per regolare i riflessi gastrointestinali sensoriali e motori. Le cellule EC rispondono a stimoli chimici e neurologici. Sono anche reattivi alla meccanosensazione, che è il caso del riflesso peristaltico dell'intestino, e possono essere stimolati da un bolo che si muove attraverso l'intestino. All'attivazione, le cellule EC rilasciano serotonina per agire sui recettori della serotonina sui neuroni ENS. A seconda della concentrazione, la serotonina può quindi modulare la contrazione peristaltica e la secrezione rispettivamente attraverso l'attivazione della muscolatura liscia e delle ghiandole.[5]

Le cellule neuroendocrine polmonari nel tratto respiratorio sono conosciute come cellule bronchiali di Kulchitsky.[6]

I progenitori neuroendocrini a cellule enterocromaffini dell'epitelio bronchiale sono stati implicati nella genesi del carcinoma polmonare a piccole cellule.[7]

Note modifica

  1. ^ Enterocromaffine, su treccani.it, Enciclopedia Treccani online, Dizionario di Medicina (2010).
  2. ^ Mucosa gastrica, su my-personaltrainer.it.
  3. ^ (EN) Ignat Drozdov, Irvin M Modlin e Mark Kidd, Nikolai Konstantinovich Kulchitsky (1856–1925), in Journal of Medical Biography, vol. 17, n. 1, 2009-02, pp. 47–54, DOI:10.1258/jmb.2008.008038. URL consultato il 26 aprile 2020.
  4. ^ (EN) Paul P. Bertrand e Rebecca L. Bertrand, Serotonin release and uptake in the gastrointestinal tract, in Autonomic Neuroscience: Basic and Clinical, vol. 153, n. 1, 16 febbraio 2010, pp. 47–57, DOI:10.1016/j.autneu.2009.08.002. URL consultato il 26 aprile 2020.
  5. ^ Gary M. Mawe e Jill M. Hoffman, Serotonin Signaling in the Gastrointestinal Tract:, in Nature reviews. Gastroenterology & hepatology, vol. 10, n. 8, 2013-8, pp. 473–486, DOI:10.1038/nrgastro.2013.105. URL consultato il 26 aprile 2020.
  6. ^ (EN) K. L. Becker e O. L. Silva, Hypothesis: The bronchial Kulchitsky (K) cell as a source of humoral biologic activity, in Medical Hypotheses, vol. 7, n. 7, 1º luglio 1981, pp. 943–949, DOI:10.1016/0306-9877(81)90049-9. URL consultato il 26 aprile 2020.
  7. ^ eMedicine - Lung Cancer, Small Cell: Article by Abid Irshad

Bibliografia modifica

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