Centro Storico Nord

quartiere di Brescia

Centro Storico Nord è un quartiere del comune di Brescia.

Centro Storico Nord
quartiere
Centro Storico Nord – Veduta
Centro Storico Nord – Veduta
Veduta dal bastione di San Faustino (Castello)
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Comune Brescia
Amministrazione
Data di istituzione1972
Territorio
Coordinate45°32′39″N 10°12′56″E / 45.544167°N 10.215556°E45.544167; 10.215556 (Centro Storico Nord)
Altitudine140 m s.l.m.
Abitanti8 073[1] (2014)
Altre informazioni
Prefisso030
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Centro Storico Nord
Centro Storico Nord
Centro Storico Nord – Mappa
Centro Storico Nord – Mappa

Geografia fisica modifica

L'area del quartiere occupa la parte settentrionale del centro storico cittadino, comprendente i quartieri che fanno riferimento alle parrocchie di san Faustino, di San Giovanni e, parzialmente, di Sant'Agata.

Territorio fortemente urbanizzato, i suoi confini sono delimitati a nord da via Leonardo da Vinci, a est da via Castello e da Piazza della Loggia, a sud da via Dante e via Cairoli, a ovest da via Fratelli Ugoni e da via Tartaglia[2].

Il quartiere è ricco di corsi d'acqua, tombinati nel corso degli anni per motivi igienici e di decoro. Lungo il confine settentrionale e occidentale scorre il torrente Garza, nel suo percorso attorno a quello che un tempo era l'area occupata dalle mura venete; fino al Rinascimento scorreva lungo via san Faustino, il cui andamento sinuoso ricorda quello del torrente. Il canale Bova scorre lungo via Nino Bixio, mentre il canale Dragone, segue l'andamento della prima cerchia muraria medievale in via delle Battaglie[3].

Origine del nome modifica

Il toponimo è di origine moderna, concepito per distinguere il quartiere dagli altri due del centro storico della città: Centro Storico Sud e Brescia Antica. Nel 1972, è riportato come "Centro Nord"[4].

Storia modifica

La prima urbanizzazione dell'area corrisponde allo sviluppo del quartiere del Carmine, che prendeva nome dalla chiesa omonima: nato come borgo esterno alle mura, nel Duecento fu inglobato nella prima cerchia muraria. Fino ancora al XIX secolo, il quartiere era caratterizzato da numerose attività produttive, come ricordato da alcuni nomi stradali, ad esempio "Rua Confettora", per la conceria delle pelli, e "Rua Sovera", per la costruzione dei mastelli[5].

Dal 1859 al 1923, l'area occupata dal quartiere del Centro Storico Nord corrispose alla parte settentrionale del II Mandamento di Brescia con annessa Pretura[6]. Negli anni Trenta del Novecento, la zona fu coinvolta parzialmente in un piano di modifiche urbanistiche che avrebbe dovuto portare alla rettificazione di via San Faustino[7], ma che si limitò all'abbattimento delle abitazioni a ridosso di Palazzo della Loggia, costituendo lo slargo detto del "Formentone"[8].

Nel luglio 1972, dopo l'approvazione del consiglio comunale, fu istituito il consiglio di quartiere di "Centro Nord". La prima elezione si tenne il 24 novembre 1974[9]. Tre anni dopo, il consiglio comunale approvò il regolamento predisposto dalla Giunta Trebeschi per l'attuazione delle nuove circoscrizioni, secondo la legge 278/1976. La Nona circoscrizione occupò l'intero centro storico originario, assorbendo il quartiere Centro Nord assieme agli altri due di Brescia Antica e di Centro Storico Sud. I quartieri furono mantenuti solo per finalità statistiche[10].

Nel 2007, la Giunta Corsini riorganizzò le circoscrizioni. A partire dalle elezioni amministrative dell'anno seguente, tutti e tre i quartieri entrarono a far parte della nuova Circoscrizione Centro[11]. L'esperienza fu di breve durata, a seguito dell'abolizione delle circoscrizioni per i nuovi limiti imposti dalla legge 191/2009. Nel 2014, la Giunta Del Bono avvertì la necessità di costituire degli organi consultivi di rappresentanza per le realtà locali e decise di riattivare i consigli di quartiere. Le prime elezioni del nuovo organismo si tennero il 14 ottobre[12].

 
Facciata della Chiesa parrocchiale dei santi Faustino e Giovita

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

Architetture civili modifica

Architetture militari modifica

  • Caserma Randaccio

Società modifica

Religione modifica

Nell'area del quartiere sono operative tre parrocchie di religione cattolica, appartenenti alla Diocesi di Brescia: quella di san Faustino, quella di San Giovanni e, parzialmente, quella di Sant'Agata[13].

In via dei Mille è presente il Tempio della Chiesa evangelica valdese[14].

Cultura modifica

Nel quartiere è presente una scuola primaria pubblica, la «Muzio Calini». La storica scuola gestita dalla Congregazione di San Filippo Neri, presso la Chiesa della Pace, chiuse nell'estate del 2018[15].

L'Università degli Studi di Brescia ha alcune sedi nell'area del quartiere in quanto utilizza Palazzo Calini ai fiumi per i corsi di Giurisprudenza, l'ex Monastero di santa Chiara per quelli di Economia, il Palazzo delle Mercanzie per alcune aule di studio e l'ex Monastero di San Faustino per la segreteria.

Infrastrutture e trasporti modifica

La metropolitana di Brescia corre in sotterranea lungo via san Faustino. All'interno del territorio assegnato al quartiere sono presenti le stazioni di San Faustino e Vittoria[16].

Il quartiere è servito dalle linee 2 (Pendolina - Chiesanuova), 7 (Caino - Roncadelle), 13 (Gussago - Poliambulanza), 15 (Montini / Mompiano - Noce), 17 (Costalunga - Castel Mella) e 18 (Piazzale Beccaria - Bornata) della rete di trasporti urbani.[16]

Note modifica

  1. ^ Elezioni Quartieri 2014, p. 4
  2. ^ Comune di Brescia - Mappa della città con visualizzazione dei quartieri (PDF), su comune.brescia.it, 2018 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2022).
  3. ^ Lisa Cesco, Diego Serino, p. 13.
  4. ^ Maurillio Lovatti, Marco Fenaroli, pp. 34-35.
  5. ^ Lisa Cesco, Diego Serino, pp. 13-14.
  6. ^ Collezione celerifera delle leggi, decreti, istruzioni e circolari pubblicate nell'anno 1859, Torino, Stamperia Reale, 1860, p. 1370.
  7. ^ I lineamenti della città futura. La zona del Carmine nelle due soluzioni del piano regolatore, in Il Popolo di Brescia, 21 dicembre 1940, p. 3.
  8. ^ Lisa Cesco, Diego Serino, p. 14.
  9. ^ Maurillio Lovatti, Marco Fenaroli, p. 35.
  10. ^ Lisa Cesco, Diego Serino, pp. 63-64.
  11. ^ Lisa Cesco, Diego Serino, p. 64.
  12. ^ Elezioni Quartieri 2014, p. 5.
  13. ^ Lisa Cesco, Diego Serino, pp. 53-54.
  14. ^ Lisa Cesco, Diego Serino, p. 54.
  15. ^ Dopo quarant’anni chiude la scuola dei Padri della Pace, in Giornale di Brescia, 7 febbraio 2018, p. 12.
  16. ^ a b Brescia Mobilità - Mappa della rete dei trasporti pubblici urbani di Brescia (PDF), su cms.bresciamobilita.it, 2019. URL consultato il 14 dicembre 2020.

Bibliografia modifica

  • Lisa Cesco, Diego Serino, 30 anni di partecipazione: l'esperienza delle circoscrizioni a Brescia. Circoscrizione Centro, Brescia, Comune di Brescia, 2010.
  • Maurillio Lovatti, Marco Fenaroli, Governare la città. Movimento dei quartieri e forze politiche a Brescia 1967-77, Brescia, Nuova ricerca editrice, 1978.
  • Le elezioni dei Consigli di Quartiere a Brescia nel 2014 (PDF), su comune.brescia.it. URL consultato il 12 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2022).

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