Centro Universitario Sportivo Italiano

tipo di ente sportivo italiano
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La Federazione Italiana dello Sport Universitario (FederCUSI) è un organismo sportivo con personalità giuridica.

FederCUSI – Federazione Italiana dello Sport Universitario
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Fondazione22 marzo 1946 a Padova
NazioneBandiera dell'Italia Italia
ConfederazioneFISU (dal 1948)
EUSA (dal 1999)
SedeBandiera dell'Italia Roma
PresidenteAntonio Dima
Sito ufficialecusi.it

Il 19 luglio 2022 il Consiglio Nazionale del CONI ha approvato all'unanimità la delibera relativa di riconoscimento del CUSI quale federazione sportiva nazionale, a decorrere dal 1º gennaio 2023.[1]

Attualmente ha sede a Roma, in via Angelo Brofferio n. 7, e il presidente pro tempore è Antonio Dima.

Già Centro Universitario Sportivo Italiano (CUSI), ente di promozione sportiva dal 2004 al 2022, associazione di promozione sociale riconosciuta dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali dal 2008 ed ente nazionale con fini assistenziali riconosciuto dal Ministero dell'interno dal 2008, FederCUSI dal 1946 è il riferimento istituzionale per lo sport universitario in Italia e per lo sport universitario italiano in Europa e nel mondo.

Storia modifica

«I primi congressi universitari furono totalitari; e fu in quelli - cui parteciparono personaggi del calibro dei Greggi, Deladdio, Napolitano ed altri - che cominciarono a mettersi in luce gli uomini (meglio dire i giovani) destinati ad assumere la guida dei movimenti studenteschi» (Ignazio Loiacono, Presidente Onorario del CUSI, introduzione del libro "Il C.U.S.I. e la sua storia 1946-2006" Zane Editrice, 2007)

Il CUSI venne fondato nel 1946, con l'intento di proseguire le iniziative di promozione dell'attività fisica sviluppata in epoca fascista dai GUF (Gruppi Universitari Fascisti).

Nel 1948 nasce a livello internazionale l'idea di un organismo sovranazionale per lo sport universitario e viene fondata la FISU (Fédération internationale du sport universitaire), su iniziativa del CUSI e degli enti omologhi di Svizzera, Germania e Lussemburgo. La FISU fin dall'anno successivo organizza, proprio in Italia, a Merano, la prima Settimana Internazionale dello Sport Universitario. Nel 1953 il CUSI ottiene il riconoscimento del CONI.

Proprio la presenza fin dall'immediato dopoguerra nell'ambito sportivo e la qualifica di socio fondatore della FISU, porta il CIO ad assegnare al CUSI l'organizzazione della prima edizione delle Universiadi estive, che si svolgono a Torino nel 1959, a cui partecipano 1.500 atleti; il successo di questa organizzazione portò all'assegnazione al CUSI della "Coppa Olimpica Pierre de Coubertin" da parte del Comitato Olimpico Internazionale.

Attività modifica

 
Logo CUSI Sport Inclusivo

L'attività consiste essenzialmente nel coordinamento dei Centri Universitari Sportivi (CUS) che operano localmente a livello delle strutture universitarie e che attualmente sono 48 in tutta Italia, raggiungendo spesso dimensioni notevoli. Gli sport più praticati sono nuoto, pesi, pallavolo, pallacanestro, arti marziali, atletica leggera.

Un'altra parte consistente dell'attività è l'organizzazione di manifestazioni sportive nazionali a livello universitario, primi fra tutti i Campionati Nazionali Universitari, organizzati per la prima volta a Bologna nel 1947 e che da allora si svolgono ininterrottamente ogni anno, e l'allestimento delle rappresentative per la partecipazione dell'Italia alle manifestazioni internazionali, la prima delle quali partecipò ai primi Giochi Mondiali Universitari svoltisi a Parigi nello stesso 1947.

Ad oggi il CUSI ha organizzato complessivamente 4 edizioni delle Universiadi estive e 5 delle Universiadi invernali.

Nel novembre del 2021 il CUSI ha lanciato, nell'ambito del progetto "Siamo Sport" finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il portale cusisportinclusivo.it, un centro documentazione su sport e inclusione che ha l'obiettivo di raccogliere e valorizzare le proposte motorie e sportive inclusive attivate dai CUS, Centri Universitari Sportivi, in tutto il territorio nazionale e produrre nuova conoscenza sul tema sport e inclusione.

Elenco dei CUS in Italia modifica

Il CUSI opera nell'intero territorio nazionale direttamente e tramite i Centri Universitari Sportivi locali i quali, federati al CUSI, ferma restando la propria autonomia organizzativa, finanziaria, amministrativa e patrimoniale, realizzano, nell'ambito di ciascuna aggregazione universitaria, le finalità istituzionali della Federazione promuovendo la partecipazione degli iscritti ad ogni livello. Attualmente sul territorio italiano esistono 48 CUS: il numero dei CUS è in dipendenza e concomitanza con la costituzione di nuovi Istituti accademici.[2] I CUS sono polisportive che praticano quasi tutte le discipline sportive.

In passato sono stati attivi anche il CUS Chieti, il CUS Enna e il CUS Messina.

Elenco dei presidenti del CUSI modifica

Nome Periodo
Antonio Lo Giudice 1946
Renzo Nostini 1946-1949
Alberto Pettinella 1949-1957
Ignazio Lojacono 1957-1995
Leonardo Coiana 1995-2014
Lorenzo Lentini 2014-2019
Antonio Dima 2019-in carica

Componenti italiani della FISU modifica

Nel 1948, su iniziativa del CUSI, viene fondata la Federazione internazionale sport universitari. Nel 1959 nascono le Universiadi a Torino: il principale artefice fu Primo Nebiolo, che nel 1961 divenne presidente della FISU.

Fin dalla fondazione, sono stati molti gli italiani ad essersi susseguiti in vari ruoli all'interno della FISU. Attualmente ne fanno parte:

  • Comitato esecutivo: Lorenzo Lentini (componente)
  • Membro onorario: Giovanna Nebiolo
  • Commissione tecnica campionati e coppe del Mondo universitarie - Arrampicata: Alessandro Dicato (presidente)
  • Commissione studenti: Chiara Coltri (vicepresidente)

Loghi storici modifica

Note modifica

  1. ^ Il CUSI diventa la Federazione Italiana dello Sport Universitario (FederCUSI), su cusi.it.
  2. ^ I CUS, su cusi.it. URL consultato il 7 settembre 2023.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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