Cerchiara di Calabria

comune italiano

Cerchiara di Calabria è un comune italiano di 2174 abitanti[1] della provincia di Cosenza, situato nel Parco nazionale del Pollino, con un'estensione territoriale che comprende il monte Sellaro a quota 1.439 m s.l.m. e, soprattutto, la cima della Serra Dolcedorme (2.267 m s.l.m.), il monte più alto della Calabria, che condivide con il comune di Castrovillari.

Cerchiara di Calabria
comune
Cerchiara di Calabria – Stemma
Cerchiara di Calabria – Bandiera
Cerchiara di Calabria – Veduta
Cerchiara di Calabria – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Calabria
Provincia Cosenza
Amministrazione
SindacoAntonio Carlomagno (lista civica Con Cerchiara nel cuore) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate39°52′N 16°22′E / 39.866667°N 16.366667°E39.866667; 16.366667 (Cerchiara di Calabria)
Altitudine650 m s.l.m.
Superficie81,97 km²
Abitanti2 174[1] (31-8-2022)
Densità26,52 ab./km²
Comuni confinantiAlessandria del Carretto, Cassano all'Ionio, Castrovillari, Civita, Francavilla Marittima, Plataci, San Lorenzo Bellizzi, Terranova di Pollino (PZ), Villapiana
Altre informazioni
Cod. postale87070
Prefisso0981
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT078036
Cod. catastaleC489
TargaCS
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Nome abitanticerchiaresi
Patronosan Bonifacio di Tarso - Maria SS. delle Armi
Giorno festivo14 maggio - 25 aprile
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cerchiara di Calabria
Cerchiara di Calabria
Cerchiara di Calabria – Mappa
Cerchiara di Calabria – Mappa
Posizione del comune di Cerchiara di Calabria all'interno della provincia di Cosenza
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Sviluppatosi su una collina digradante in direzione del golfo di Taranto dal massiccio del Pollino, il territorio Cerchiara di Calabria è profondamente marcato dalla presenza del torrente Caldanello e dal suo alveo caratterizzato da profonde gole.[3]

Del territorio comunale cerchiarese fa parte una porzione della Riserva naturale Gole del Raganello nonché la cima del monte Sparviere (m 1713) che condivide con il comune lucano di Terranova di Pollino (PZ). Il territorio è compreso tra 8 e 2267 metri s.l.m., con un'escursione altimetrica (ossia differenza tra altitudine massima e altitudine minima) di 2259 metri, che lo collocano al 1º posto tra i 404 comuni della Calabria.

Storia modifica

Secondo alcune teorie, Cerchiara sarebbe sorta laddove si trovava un insediamento di origine greca, il cui nome - Arponion - viene associato dalla tradizione ad Epeo, che avrebbe usato il legname dei boschi del monte Sellaro per realizzare il cavallo di Troia.[4].

Durante la dominazione longobarda, Cerchiara si trovava ai confini meridionali del Ducato di Benevento.[3][4] A questo periodo risale la costruzione di un sistema fortificato a strapiombo sulle gole del torrente Caldanello, fortezza che per via della propria posizione dominante su tutta la piana di Sibari costituiva un avamposto in caso di scorribande da parte dei bizantini di stanza a Rossano.[3][4] Durante il periodo Normanno, fece parte della contea di Chiaromonte e un documento in greco custodito nella Badia di Cava dei Tirreni pubblicato dal Trinchera ci informa che faceva parte del sistema amministrativo Normanno ed il Signore che la governava nel 1175 era lo Strategoto normanno Ruggero Carrano.

Simboli modifica

L'emblema civico di Cerchiara di Calabria è costituito da uno scudo trinciato di azzurro e di bianco da una banda di rosso; un cervo a ridosso del profilo del monte Sellaro simboleggia la leggenda della Vergine delle Armi secondo la quale, nel 1450 alcuni cacciatori seguirono una cerva in una piccola grotta dove rinvennero due icone miracolose; la quercia richiama l'antico nome di Cerchiara, Querciara, ripreso anche dalla lettera iniziale Q, con il castello del Duca di Monteleone sullo sfondo.[5] Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

 
Panorama di Cerchiara
 
Il santuario della Madonna delle Armi

Architetture religiose e civili modifica

Immersa nel Parco nazionale del Pollino, Cerchiara di Calabria ospita nel suo territorio il santuario della Madonna delle Armi. Costruito nel Quattrocento, sui resti di un preesistente edificio di culto, è dedicato alla madonna delle Armi, di cui fu trovata una lastra di pietra con l'immagine naturale, non dipinta cioè dall'uomo (immagine acheropita), della madonna. Ampliata nel XVI-XVII secolo, col palazzo ducale ed altri edifici, conserva opere seicentesche ed affreschi del Settecento di scuola napoletana.

Palazzo Pignatelli modifica

Nella frazione Piana si trova il Palazzo Pignatelli, che ha ospitato i signori feudatari di Cerchiara fino al 1932, costruito intorno ad una torre preesistente posta a difesa dell'abitato dalle incursioni saracene.

Aree naturali modifica

Grotte modifica

Oltre alla grotta di Santa Maria, situata laddove fu edificato il santuario della Madonna delle Armi, il territorio di Cerchiara conserva altre grotte naturali.[6]

  • Grotta dei Bagni, poco fuori dal paese, ribattezzata nel 1959 "Grotta delle Ninfe" in onore alle divinità[7] di cui parla Omero[8]. Si tratta di un'antica fonte di acqua sulfurea che forma fanghi terapeutici e che sfocia oggi in una piscina termale. Nella grotta furono ritrovate numerose lucerne e monete di epoca romana.[9]
  • Grotta dei Pipistrelli, localizzata nelle immediate vicinanze della Grotta dei Bagni.[6]
  • Voragine San Marco, che deve il proprio nome all'omonimo gruppo speleologico che la esplorò.[6]
  • Grotta "Serra del Gufo".[6]
  • Grotta "Damala I", situata nelle vicinanze della grotta della "Serra del Gufo".[6]
  • Abisso "Fossa del Lupo", detto anche "Abisso di Bifurto" (dal nome della Contrada che lo ospita),[6] grotta di 683 m di profondità[10] e set cinematografico del film Il buco.[11]

Ferrata del Caldanello modifica

Nei pressi dei ruderi del Castello medievale, nelle ripide pareti della Gola del Caldanello, si può accedere alla prima via ferrata del Meridione, detta "Ferrata della Gravina" o "Ferrata del Caldanello", meta ormai sempre più frequentata da alpinisti e appassionati.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[12]

Cultura modifica

Musei modifica

Museo del Pane modifica

A Cerchiara, celebre per la produzione di un pane tradizionale particolarmente apprezzato, è possibile visitare il Museo del Pane, in cui sono conservati vari strumenti, macchinari e macine della ruralità di un tempo, manichini che impersonano il mugnaio e il panettiere ed esempi di vere pagnotte di pane di Cerchiara.

Amministrazione modifica

Gemellaggi modifica

Note modifica

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2022.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ a b c Comunità Europea. Regione Calabria - Assessorato Beni Culturali (a cura di), Anche Federico è stato qui. - Rocca Imperiale. Roseto Capo Spulico. Oriolo. Cerchiara di Calabria, collana Percorsi federiciani.
  4. ^ a b c Barone, p. 11.
  5. ^ Comune di Cerchiara di Calabria, Statuto comunale (PDF), Art. 4 Stemma e gonfalone.
  6. ^ a b c d e f Barone, pp. 53-62.
  7. ^ Barone, p. 47.
  8. ^ Giovanni Belloni, Discorso intorno all'Antro delle Ninfe Naiadi di Homero, Appresso Francesco Bolzetta, 1º gennaio 1601. URL consultato il 29 ottobre 2016.
  9. ^ Nella Grotta delle Ninfe, la custode di un tesoro di Natura • Meraviglie di Calabria, su www.meravigliedicalabria.it, 13 settembre 2023. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  10. ^ Là, dove nascono le storie: l'Abisso del Bifurto narrazione naturalistica di Calabria • Meraviglie di Calabria, su www.meravigliedicalabria.it, 25 settembre 2023. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  11. ^ Là, dove nascono le storie: l'Abisso del Bifurto narrazione naturalistica di Calabria • Meraviglie di Calabria, su www.meravigliedicalabria.it, 25 settembre 2023. URL consultato il 16 febbraio 2024.
  12. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  13. ^ Pagina gemellaggi sul sito ufficiale, su comune.luratecaccivio.co.it. URL consultato il 3 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2017).

Bibliografia modifica

  • Vincenzo Barone, Grotta delle Ninfe, Magna Graecia's Publishers uk, 1990.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN149025471 · LCCN (ENn88029362 · GND (DE4634470-6 · J9U (ENHE987007567213405171
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