Cervara di Roma

comune italiano

Cervara di Roma è un comune italiano di 451 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio.

Cervara di Roma
comune
Cervara di Roma – Stemma
Cervara di Roma – Bandiera
Cervara di Roma – Veduta
Cervara di Roma – Veduta
Vista del paese sul costone dei monti Simbruini
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lazio
Città metropolitana Roma
Amministrazione
SindacoAdriano Alivernini (lista civica Cervara rinasce) dal 10-6-2018
Territorio
Coordinate41°59′17″N 13°04′02″E / 41.988056°N 13.067222°E41.988056; 13.067222 (Cervara di Roma)
Altitudine1 053 m s.l.m.
Superficie31,75 km²
Abitanti451[1] (31-8-2020)
Densità14,2 ab./km²
FrazioniCampaegli, Falconare, Le Selve, Maddalena, Madonna della Pace
Comuni confinantiAgosta, Arsoli, Camerata Nuova, Marano Equo, Rocca di Botte (AQ), Subiaco
Altre informazioni
Cod. postale00020
Prefisso0774
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT058028
Cod. catastaleC543
TargaRM
Cl. sismicazona 2B (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona F, 3 134 GG[3]
Nome abitanticervaroli
Patronosan Felice di Roma e santa Elisabetta
Giorno festivo2 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cervara di Roma
Cervara di Roma
Cervara di Roma – Mappa
Cervara di Roma – Mappa
Posizione del comune di Cervara di Roma nella città metropolitana di Roma Capitale
Sito istituzionale
Visuale verso l'alta Valle dell'Aniene e i Monti Affilani
Santa Maria della Portella
Chiesa di Maria Santissima della Visitazione.
Vista del paese

Geografia fisica modifica

Territorio modifica

Distante 70 chilometri da Roma, capoluogo della omonima provincia, il territorio comunale fa parte della Valle dell'Aniene e risulta compreso tra i 419 e i 1.611 metri di altitudine sul livello del mare con un dislivello altimetrico complessiva pari a 1.192 metri, lungo le pendici occidentali dei Monti Simbruini (Monte S.Bartolomeo e Monte Castell'Amato). Porta d'ingresso al parco naturale regionale dei Monti Simbruini, che con i suoi 29.990 ettari rappresenta la più grande area protetta della regione Lazio, il centro abitato comunale di Cervara posto a 1.053 m s.l.m. risulta essere il più alto della città metropolitana di Roma e il secondo del Lazio dopo Filettino.

L'11 maggio del 2000 si registrò un terremoto di 4,1 gradi della scala Richter (VI Mercalli) con epicentro tra i comuni di Cervara di Roma, Rocca Canterano e Canterano.

Clima modifica

Temperato freddo.

Inverno piovoso e temperature minime che possono scendere facilmente sotto gli 0 °C.

La stagione fredda è inoltre caratterizzata da piogge frequenti e nevicate occasionali...a volte anche molto abbondanti.

In estate la temperatura media si aggira intorno ai 25-28 °C.

Raramente accade che nella stagione estiva la temperatura media superi i 30 °C nelle zone sopra i 1000 metri di altitudine.

Classificazione climatica: zona F, 3134 GR/G

Storia modifica

Simboli modifica

Come descritto nello statuto, il comune «adotta lo scudo sannitico moderno, al centro, nel posto d'onore, è raffigurato un cervo slanciato verso destra, sullo sfondo il cielo è di colore azzurro. Nei cantoni destro, sinistro e nella punta sono raffigurate tre montagne di colore verde.»[4] Il gonfalone è un drappo di azzurro riccamente decorato d'argento.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

La chiesa, intitolata anche a Sant'Elisabetta e a San Felice[non chiaro], si trova nei pressi dei ruderi della rocca medievale del centro storico. È costruita interamente in pietra locale, possiede un antico campanile e un portale d'ingresso del XV secolo.

L'interno contiene tesori d'arte: alla prima metà del Seicento risale il quadro ad olio su tela che rappresenta la Visitazione, attribuito a Vincenzo Manenti di Orvinio, e al medesimo periodo appartiene anche l'altro dipinto, posto sull'altare maggiore, che raffigura la Madonna del Carmine. Sotto l'altare maggiore è conservato il corpo di un martire della chiesa, dono di Pio VI a Cervara, trovato nelle catacombe di San Callìsto a Roma. Vicino fu trovata una lapide con l'iscrizione "Felix" così gli fu dato il nome di San Felice che è il protettore del paese.

  • Chiesa di Santa Maria della Portella.

La chiesa prende il nome dalla posizione presso le porte del paese. È situata in posizione dominante la valle dell'Aniene. Fu istituita nel 1702 dai Padri Gesuiti "in occasione delle sante missioni che fecero in detta terra"; ma la sua costruzione potrebbe porsi tra il 1514 e la fine degli anni sessanta. All'interno si conserva una statua in terracotta raffigurante una Madonna con Bambino.

  • Chiesa di Sant'Emidio
  • Chiesa di San Rocco, santo protettore dalle epidemie e in particolare della peste, posta sulla via di Camerata e "della porta in montagna".

Siti archeologici modifica

  • Sito archeologico presso la località Le Morre (tarda età della pietra/prima età del bronzo).
  • Parco di Campaegli, definito di grande interesse archeologico prof. Cannata, Piano d'assetto- Comunità Montana dell'Aniene 1968 - Dolina Carsica chiamata Grotta Stoccolma

Aree naturali modifica

Altro modifica

Osservatorio Astronomico Claudio del Sole modifica

Associazione Astrofili ASTRIS- Possibilità di osservazioni notturne e diurne al telescopio.

Sculture e poesie dislocate in vari punti del paese.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[5]

Etnie e minoranze straniere modifica

Al 31 dicembre 2013 a Cervara di Roma risultano residenti 34 cittadini stranieri[6].

Lingue e dialetti modifica

Una vasta area tra il gruppo sabino e il gruppo romanesco dei dialetti mediani si insinua dalla valle dell'Aniene dove la distinzione preromanza fra -ô e -ö si contestualizza in un sistema vocalico per cui l'-ö resta o se la tonica è e od o, diventa u se invece la tonica è i, a od u. L'area è generalmente inclusa nel gruppo sabino ad eccezione dei colli albani, e tali condizioni fonetiche vengono definite cervarole, dal nome di Cervara di Roma.

Tradizioni e folclore modifica

  • 15 agosto Processione dell'Inchinata caratteristico incontro tra due processioni.[senza fonte]
  • 16 agosto Festa di San Rocco con ballo della "Mammoccia", pupazza di carta intorno alla quale avvengono i festeggiamenti.[senza fonte]
  • fine agosto "Palio di Campaegli", Torneo cavalleresco, "campo d'arme" di Campaegli[senza fonte]

Cultura modifica

Istruzione modifica

Musei modifica

  • Museo della Montagna: transumanti e pitturi. Il museo si sviluppa su due piani, si articola nelle principali sezioni dedicate alla pastorizia, ai grandi cicli cerimoniali, all'attività femminile, ai costumi locali, con relativa oreficeria, "topoi" del bel costume italiano, all'agricoltura, all'artigianato, alla religiosità, a Munistrigliu, località che ospitava sia il santuario rurale della Madonna della Portella che la fonte e il lavatoio, importante punto di ritrovo delle donne del paese. Offre attualmente al visitatore un apparato didattico consistente in schede in italiano, in inglese ed in Braille.

Arte modifica

 
Veduta di Cervare, dipinto del 1853 di Jacob Jacobson.

Le caratteristiche naturali di Cervara sono state spesso motivo di richiamo. Fin dai primi anni del 1800 fu inserita nell'itinerario degli artisti stranieri che, nel loro soggiorno romano, oltre ad ammirare le vestigia antiche e le opere d'arte conservate nei musei, presero a perlustrare i dintorni.

Il primo a realizzare un'opera a Cervara fu Joseph Anton Koch, pittore di origine tirolese che, soggiornando nella Campagna Romana (ad Olevano Romano ) per più di trent'anni nel periodo estivo, vi giunse nel 1810 e ne lasciò una testimonianza in un'incisione.

Vi furono Bartolomeo Pinelli, il più prolifico illustratore di Roma e della sua provincia con i suoi circa 10.000 disegni e incisioni, Adrian Ludwig Richter che realizzò un paesaggio cervarolo nel 1826: un disegno a penna oggi nel museo di Dresda (Kupferstichkabinett Dresden).

Vi fu perfino Samuel Morse, pittore, storico, ma soprattutto conosciuto per essere l'inventore del famoso codice Morse; caricati i bagagli su due muli giunse da Subiaco il 24 maggio 1830 ("Il paesaggio è grandioso, passato un querceto, appare Cervara dove si arriva per un sentiero di capre. Nessuna carrozza ci passerebbe mai...C'è qualcosa di stranamente maestoso nella calma di un posto come questo. Vi regna, per lo più, un silenzio perfetto").

E ancora il pittore tedesco Ernst Willers, che nel 1836 realizzò un quadro conservato oggi nella Kunsthalle (pinacoteca) di Brema, scrittori quali Edward Lear, che eseguì nel 1838 alcune litografie; il critico letterario francese Théophile Gautier, il pittore realista Jean-Baptiste Camille Corot, Karl von Blaas, che fu influenzato dai Nazareni, gruppo di pittori romantici tedeschi attivi a Roma e Provincia nel XIX secolo; l'austriaco Robert Wellmann, che fu il primo artista a giungere nel 1900, il quale acquistò in contrada "la Maddalena" una villa in cui visse ed operò per alcuni anni. E infine Oskar Kokoschka, pittore e drammaturgo austriaco che studiò a diretto contatto con Gustav Klimt nel periodo della Secessione viennese, giungendovi nel 1930.

Dopo la seconda guerra mondiale, fu solo negli anni sessanta che il legame tra gli artisti e Cervara tornò a saldarsi. Sante Monachesi il fondatore del "Movimento Futurista Marche", il neorealista Domenico Purificato e Aldo Riso, furono tra i primi ad avventurarsi per le stradine del centro storico. In questi anni spicca sicuramente il poeta spagnolo Rafael Alberti, dove una sua poesia domina la piazza principale. Simbolo di una poesia incentrata sull'impegno politico e civile, fu costretto a trascorrere buona parte della sua vita in esilio tra Francia, Messico, Argentina e dal 1964 visse in Italia in provincia di Roma, per poi far ritorno nella sua terra natìa solo dopo la morte di Francisco Franco.

Negli anni settanta numerosi artisti (tra cui Eric Hebborn, Giuseppe Ciotti e Julianos Kattinis) vollero lasciare sui muri traccia del loro paesaggio con affreschi e murales. Agli inizi degli anni ottanta il maestro Vincenzo Bianchi, titolare della Cattedra di Scultura dell'Accademia di belle arti di Firenze, coadiuvato dai suoi allievi, realizzò forme scultoree sulla roccia calcarea a strapiombo sulla piazzetta, definita "La Montagna D'Europa" dedicata alla pace nel mondo, modellata con sculture simbolo di fratellanza, pace e solidarietà.

Ma tra tutti gi artisti che hanno soggiornato e lasciato una loro testimonianza del paese, il pittore che ha immortalato il piccolo comune rendendolo famoso in Italia e in Europa fu Ernest Hébert (Grenoble, 1817 – La Tronche, 1908). Innamorato delle "cervaroles", fu il cantore di ogni loro espressione, di ogni loro gesto. Si installò nel paese ed iniziò a vivere la vita semplice, rude ed austera dei paesani. L'ambiente circostante ed il paesaggio crearono in lui una serenità d'animo ed una forza ispiratrice tanto che realizzò opere altamente significative, quasi tutte, in seguito, esposte con largo consenso della critica: Rosanera alla fontana, Le pic de Cervara (Il picco di Cervara), Une rue a' Cervara (Una strada di Cervara), Porteuse d'eau de Cervara (Portatrice d'acqua), Les Cèrvaroles (Donne di Cervara).

Il quadro che più di tutti eccelle è Les Cèrvaroles ora esposto a Parigi al Museo d'Orsay.

Musica modifica

Ennio Morricone ha composto musiche inedite dal titolo "Notturno per Cervara" e "Passacaglia per Cervara" nel 1998, dirette da Andrea Morricone con Roma Sinfonietta a Cervara il 2 luglio 1998.

Cinema modifica

Cervara è uno dei luoghi dove è stato girato il film di Checco Zalone Quo vado? del 1º gennaio 2016 col finto nome di Castrovizzo.

Economia modifica

Agricoltura modifica

Il tartufo di Cervara ha ottenuto il riconoscimento di Prodotto agroalimentario tradizionale laziale (vedi al numero 182).

Turismo modifica

  • Fa parte del club dei borghi autentici d'Italia[7].

Infrastrutture e trasporti modifica

Strade modifica

  • SP 39/b che collega Cervara ad Arsoli.
  • SP 40/b che collega Cervara a Subiaco.
  • SP che collega Cervara (loc.tà Palio) con Campaegli fino al km 8,00

Ferrovie modifica

Fino al 1933 era in funzione la Ferrovia Mandela-Subiaco, con una fermata Rocca Canterano-Cervara-Canterano.

Amministrazione modifica

Tra il 1816 e il 1870 faceva parte del distretto di Subiaco all'interno della Comarca di Roma, una suddivisione amministrativa dello Stato Pontificio.

Nel 1881 Cervara cambiò denominazione in Cervara di Roma.

Sindaci modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 13 giugno 1999 Luigi Rossi lista civica Sindaco
13 giugno 1999 17 febbraio 2003 Giulio Rossi lista civica Sindaco
17 febbraio 2003 25 maggio 2003 Alessandra De Notaristefani Commissario Straordinario
26 maggio 2003 13 aprile 2008 Giulio Rossi lista civica Sindaco
14 aprile 2008 12 febbraio 2013 Luigi Rossi lista civica Sindaco
27 maggio 2013 10 giugno 2018 Giovanni Mitelli lista civica Noi per Cervara Sindaco
10 giugno 2018 in carica Adriano Alivernini lista civica Cervara Futura Sindaco

Gemellaggi modifica

  •   Struga
  • Gemellata con l'Isola di Marstrand (Göteborg, Svezia), dove la Forteresse è connessa alla frazione Campaegli con il nome del movimento di difesa della identità storica partigiana e popolare "Castello Cervara".

Altre informazioni amministrative modifica

Note modifica

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Statuto del Comune di Cervara di Roma (PDF), Allegato A) - Bozzetto e descrizione dello stemma (Art. 5).
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Dati ISTAT, su demo.istat.it.
  7. ^ Sito borghi autentici d'Italia

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Collegamenti esterni modifica

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