Chiesa dei Santi Maurizio e Compagni (Campodenno)
La chiesa dei Santi Maurizio e Compagni è la parrocchiale di Campodenno, in Trentino. Fa parte della zona pastorale delle Valli del Noce e risale al XV secolo.[1][2]
| Chiesa dei Santi Maurizio e Compagni | |
|---|---|
 | |
| Stato |  Italia
|
| Regione | Trentino-Alto Adige |
| Località | Campodenno |
| Coordinate | 46°15′24.41″N 11°02′15.49″E / 46.25678°N 11.037636°E |
| Religione | cattolica di rito romano |
| Titolare | San Maurizio e Compagni |
| Arcidiocesi | Trento |
Storia modifica
La prima cappella nel centro abitato con dedicazione a San Maurizio venne documentata già dal 1449, o forse solo da alcuni anni più tardi, dal 1478. Negli atti relativi a una visita pastorale effettuata nel 1555 risultava avere tre altari. L'altar maggiore era dedicato a san Maurizio mentre i due laterali erano dedicati a san Lorenzo e ai santi Fabiano e Sebastiano.[1]
All'inizio XVII secolo fu richiesto, durante un'altra visita pastorale, di ridipingere la pala dell'altar maggiore, e questo fa pensare che in precedenza fossero già presenti affreschi, almeno dal secolo precedente. Nel 1631 ottenne dignità curaziale, sussidiaria della pieve di Denno.[1]
Verso la fine del XVIII secolo l'edificio fu oggetto di ampliamenti e sopraelevazioni. Furono edificati un presbiterio nuovo e una sacrestia, inoltre vennero tolte dalla sala le tombe che vi erano state collocate.[1]
Durante il 1837 una ristrutturazione comportò il rifacimento della volta della sala e venne costruito un nuovo portale di accesso sul prospetto principale. Subito dopo la metà del XIX secolo vennero edificate due cappelle laterali e il camposanto esterno fu sistemato nella parte a nord del tempio. Furono anche fuse tre nuove campane dalla ditta De Poli di Vittorio Veneto. La torre campanaria venne ristrutturata sia alla fine del secolo sia nel 1901.[1]
Dopo il primo conflitto mondiale furono realizzati interventi che riguardarono la copertura del tetto e gli interni, dove venne arricchita la dotazione ornamentale con nuovi stucchi e fu rifatta l'imbiancatura. Fu necessario inoltre rifondere le campane che erano state requisite dalle forze austriache nel periodo bellico. Carlo Donati realizzò affreschi nella zona presbiteriale poi, alcuni anni più tardi, il ciclo di interventi pittorici si concluse nel 1927 con la decorazione delle volte sia della sala sia del presbiterio.[1]
Ottenne dignità parrocchiale nel 1959. A partire dagli anni sessanta fu oggetto di importanti interventi come il rifacimento delle strutture del tetto, l'adeguamento degli impianti con la realizzazione di spazi idonei, la sostituzione della pavimentazione della sala, la protezione contro le infiltrazioni di umidità e l'adeguamento liturgico. Nel 1980 fu costruito l'organo a canne.[1]
Ulteriori interventi restaurativi sono iniziati nel 1987 e altri ne sono stati programmati a partire dal 2005.[1]
Descrizione modifica
La facciata, pur se di dimensioni notevoli, ha un aspetto semplice, a capanna con due spioventi. La copertura della torre campanaria è realizzata con scandole lignee.[2]
La sala è a navata unica con due cappelle laterali. Il Martirio di San Maurizio e la Madonna col Bambino è opera di Carlo Donati. L'altar maggiore è novecentesco ed è stato realizzato in marmo policromo. L'altare destro, coevo, è ornato da una pala opera di Domenico Udine, raffigurante Madonna e devoti oranti per la guarigione di un infermo. L'altare a sinistra, più antico e risalente alla fine del XVII secolo, potrebbe essere opera di Simone Lenner e conserva una statua lignea della Madonna Immacolata.[2]
Note modifica
- ^ a b c d e f g h Chiesa dei Santi Maurizio e Compagni, su BeWeB - Beni Ecclesiastici in web.
- ^ a b c 118 Schede di edifici religiosi - Scheda 19: CAMPODENNO –SANTI MAURIZIO E COMPAGNI (PDF), su centroculturaledanaunia.it. URL consultato il 30 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2020).
Voci correlate modifica
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Collegamenti esterni modifica
- Chiesa dei Santi Maurizio e Compagni, su BeWeB - Beni Ecclesiastici in web. URL consultato il 30 marzo 2020.
