Chiesa della Beata Caterina Mattei

Voce principale: Racconigi.

La chiesa della Beata Caterina (o Catterina) Mattei (o de' Mattei)[1] sorge a Racconigi, nella via[2] che porta il nome della Beata patrona racconigese che visse a cavallo del XV e XVI secolo. È ancora officiata nel mese di settembre ed è curata dalla omonima confraternita.

Chiesa della Beata Caterina Mattei
Veduta della Chiesa e del Campanile da Via Beata Caterina
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegionePiemonte
LocalitàRacconigi
Coordinate44°46′09″N 7°40′38″E / 44.769167°N 7.677222°E44.769167; 7.677222
Religionecattolica
Arcidiocesi Torino
Consacrazione25 agosto 1838
Stile architettonicobarocco
Completamento1838

La beata Caterina Mattei modifica

Catterina de Mattei nasce a Racconigi nel giugno 1486. Figlia di un fabbro, inizia presto a prestare la sua opera nell'allevamento dei bachi da seta. Dotata di spirito mistico, nel 1513 diventa membro del terz'ordine domenicano. Protetta e stimata da Caludio Marchese di Savoia-Racconigi, alla di lui morte è costretta a fuggire da Raccongi per rifugiarsi a Caramagna Piemonte. Legata a personaggi di rilievo quali ad esempio Gianfrancesco Pico della Mirandola, muore stimata e venerata il 4 settembre 1547. Fu beatificata il 9 aprile 1808.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Caterina Mattei.

Storia della chiesa modifica

Nel 1812 viene istituita la Compagnia della Beata Caterina con il compito di curare la devozione verso la beata.

Nel 1835 scoppia una epidemia di colera, e i cittadini di Racconigi fecero un voto solenne ai santi protettori[3] e a Caterina per ottenere la liberazione della città dal cholera morbus.

Cessata l'epidemia si fece costruire l'attuale Chiesa. Carlo Alberto di Savoia sostenne e finanziò l'opera con donazioni.

Nel 1838 La chiesa fu inaugurata, alla presenza del re Carlo Alberto e della regina Maria Teresa della corta e dei membri della confraternita. Dalla chiesa è possibile accedere alla stanza della beata, attraverso le due tribune ed un sistema di scale a chiocciola. Attualmente la casa è diventata un museo in cui sono esposti arredi sacri e oggetti relativi alla devozione e al culto della beata.

Esterno modifica

In mattoni a vista,in un tratto curvilineo della via su cui si affaccia, la facciata della chiesa è rettangolare ingentilita da un timpano triangolaree da una finestra a lunetta. Accanto alla facciata è presente un dipingo raffigurante la beata Caterina e Gesù su una nuvola sopra a Racconigi. Le finestre con le grate sono decorate con un cuore[4] da cui le grate dipartono a raggera.

Interno modifica

La chiesa ha una struttura pianta quadrata, con cupola a livello dell'abside ed un unico altare. È priva di cappelle. Le tele conservate all'interno rappresentano La strage degli innocenti e una scena di guerra.

La casa natale di Catterina modifica

Accanto alla chiesa e con essa comunicante si trova l'originale abitazione del XVI secolo in cui visse la giovinezza Caterina. Nella sua stanza, trasformata in santuario, son presenti ex voto e oggetti di arte sacra legati alla beata. Alla stanza si accede attraverso le tribune ed una scala a chiocciola.

Note modifica

  1. ^ Circa l'esatta grafia del nome e del cognome: la beata viene chiamata Catterina a Racconigi dove è nata, Caterina a Caramagna Piemonte dove andò in esilio e a Garessio (dove è sepolta)
  2. ^ Antica contrada dij frè (dei fabbri)
  3. ^ San Giovanni Battista, San Rocco, e la Beata Vergine delle Grazie
  4. ^ Nell'agiografia della beata si racconta del mistico connubio con Cristo in cui il cuore di Caterina venne trafitto da una freccia

Bibliografia modifica

  • Bonardi, Chierici e Palmucci, Lineamenti storici della trasformazione urbana e territoriale di Racconigi, dattiloscritto conservato presso Biblioteca Civica di Racconigi, 1978, ISBN non esistente.
  • A. Mainardi, Le chiese di Racconigi, ed. Coop. Don Primo Mazzolari, 1980, ISBN non esistente.

Altri progetti modifica