Chiesa di San Francesco d'Assisi (Taglio di Po, Mazzorno Destro)

edificio religioso di Mazzorno Destro, Taglio di Po

La chiesa di San Francesco d'Assisi è la parrocchiale di Mazzorno Destro, frazione di Taglio di Po, in provincia di Rovigo e diocesi di Chioggia; fa parte del vicariato di Loreo.

Chiesa di San Francesco d'Assisi
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Veneto
LocalitàMazzorno Destro
Coordinate45°01′03.61″N 12°06′31.21″E / 45.01767°N 12.10867°E45.01767; 12.10867
ReligioneChiesa Cattolica
TitolareSan Francesco d'Assisi
Diocesi Chioggia
Consacrazione1860
Stile architettonicoAmbito veneto
Inizio costruzione1855
CompletamentoXIX secolo

Storia modifica

Una tradizione molto ben radicata, ed uno studio approfondito dei documenti storici pervenuti fino a noi, vuole che San Francesco d’Assisi sia passato per il Polesine intorno al 1213, proprio mentre si costruivano i primi insediamenti del

 
L'antico Oratorio S.Francesco di Mazzorno Destro (Non più esistente)

MAZORNO”, fermandosi per una sosta nella città murata medievale di Rovigo. Fu questa forse l’occasione in cui la figura del Santo di Assisi lasciò il segno e rimase scolpita nel cuore delle persone che, potendo godere della presenza e delle parole del predicatore, ne rimasero colpite. Una visita che sicuramente destò grande venerazione e risonanza, una popolarità che forse colpì più tardi il Nobile veneziano Quirini, che agli inizi del 1500 decise di costruire alcuni luoghi di culto nei propri possedimenti terrieri, a ridosso delle valli e paludi che dominavano il nostro territorio in quel periodo. In un primo momento fa innalzare la cappella dedicata ai Santi Giorgio, Pietro e Stefano (attuale Chiesa di Mazzorno Sinistro) e successivamente, nel 1523, un Oratorio rialzato per evitare le inondazioni frequenti, sull’argine di sabbia dell’attuale Mazzorno Destro, dedicandolo proprio a S.Francesco d’Assisi, con la benedizione del Vescovo di Chioggia Bernardino Venier. Nel 1642 venne ampliato ed edificato a Chiesa, per poi essere restaurato intorno al 1720 sotto il Vescovo Giovanni Soffietti che lo benedisse. Nel 1789 viene nominato, sotto l’episcopato di Benedetto Maria Civran, “Stipe dei poveri” come ricorda l’iscrizione che era murata sopra la porta d’ingresso della Cappella, insieme alla patera in pietra scolpita raffigurante due figure mitologiche (forse due Chimere?), che che rimasero sull’edificio fino agli inizi degli anni 2000 tra le colonne ancora visibili sul muro principale, prima di essere spostati per motivi di degrado del bene architettonico sulla facciata della Chiesa attuale.

In questo primario edificio era probabilmente già presente come pala d’altare il dipinto seicentesco raffigurante S.Francesco che riceve le stimmate. A lato dell’edificio, in un lenzuolo di terra ancora di proprietà della Curia, erano presenti il vecchio

cimitero, in cui sono state rinvenute anche le tombe dei frati- simbolo di un’antica devozione francescana, ed il campanile: una struttura alta una decina di metri robusta e tozza, demolita negli anni ‘50 per recuperare le pietre e le campane da inserire nel nuovo campanile costruito a lato della Chiesa nel 1953. In seguito alle inondazioni del Po, la vecchia Chiesa fu nuovamente restaurata, per poi essere abbandonata nell’ottocento, quando si pensò di costruirne una nuova, per adattarla anche alle esigenze del paese che all’epoca era in sviluppo e quindi in crescita demografica. Durante la guerra l'edificio ex-Chiesa è stato adibito a deposito alimentare a servizio dei tedeschi e successivamente trasformato in scuola elementare ed abitazione privata dalla metà del Novecento, per poi essere abbandonato definitivamente.

 
Chiesa di Mazzorno Destro dopo il restauro conservativo nel 2023

Descrizione modifica

La Chiesa attuale è stata costruita intorno al 1860. La costruzione della Chiesa fu affidata agli eredi Bonafè i quali ne curarono anche la manovalanza. In quella occasione fu anche costruito il campanile che sorgeva proprio davanti al vecchio Oratorio “S.Francesco” costruito nel 1523 dal conte veneto Quirini. La Chiesa è caratterizzata, nella facciata principale, da un timpano triangolare. Rivolta verso nord, è del tipo a capanna con fronte monofastigiato, sulla cui sommità c'è una piccola croce in metallo.

La facciata è caratterizzata da un arco maggiore cieco, arretrato di circa 40 cm rispetto alla muratura del fronte, e contenente il portone d'ingresso in legno, mentre nella parte centinata dell'arco si trova una lapide con l’intitolazione di dedica della chiesa. La facciata è completata con una cornice grigia che divide in due livelli la parete, e con un frontone decorato da cornici sulla sommità. A destra dell'ingresso è presente una lapide in pietra dedicata ai caduti in guerra. La copertura esterna della chiesa è a doppia falda inclinata con rivestimento in coppi di laterizio, mentre le due cappelle laterali sono coperte con una sola falda inclinata ma sempre con rivestimento in coppi di laterizio. L’edificio ha la forma tipica della croce portando ai lati dell’unica navata due ricavi dove vi sono due altari laterali, voltati a botte ed illuminati con finestre a lunetta: uno dedicato al patrono S.Francesco ed uno alla Madonna. Nel lato più corto del rettangolo che forma la navata vi è l’abside nella quale vi sono il maggiore, rimodulato durante l'episcopato del vescovo S. Corrà, e la mensa con l’ambone. I tre altari che ne risultano cosi sono modesti nella loro forma ma anche abbastanza ricchi essendo interamente in marmo bianco e colorato. Pure le nicchie dove si conservano i Santi a cui sono dedicati sono in marmo rosso. L'altare maggiore col suo tabernacolo e i due altari laterali sono stati costruiti e collocati nella chiesa alla fine dell'Ottocento.

Sopra le due porte a destra e a sinistra dell’abside vi sono altre due nicchie in cui vi sono inseriti due Santi. In fondo alla Chiesa, sul lato destro entrando, c’è un loculo dove vi è l’immagine di S.Teresa, sovrastata nuovamente da una nicchia con l’immagine del Sacro Cuore. Sulla parete est è ricavato invece un loculo semicircolare dove vi è inserito dal 1910 il fonte battesimale, chiuso da un cancello in ferro battuto.

Lungo il perimetro della chiesa vi è appesa una novecentesca via crucis, adornata dai candelabri dorati in ferro battuto. A lato di ogni altare vi sono presenti due lampade votive, sostenute da dei ricci dorati, anch’essi in ferro battuto. A lato dell’altare maggiore vi sono due grandi affreschi incorniciati raffiguranti l’agnello con i sette sigilli dell’apocalisse e la fonte d’acqua viva.

Altri quattro affreschi sono presenti nel soffitto della navata e raffigurano i simboli dei quattro evangelisti, probabilmente gli unici risalenti alla costruzione della Chiesa. Il pavimento, che ha sostituito il vecchio in mattoni, è stato costruito nel 1938 in lastroni di scaglie di marmo rosso e bianco, con posa a scacchiera e a losanga, mentre quella del podio d'altare, rialzata di due gradini rispetto all'aula, è realizzata totalmente in candido marmo bianco. Quest’opera è a ricordo del compianto curato Don Leone Lavagna che ancora nel 1925 curò il restauro dell’intero interno della Chiesa e delle decorazioni, che ancor oggi si possono ammirare sebbene molto ritoccate negli ultimi restauri fatti eseguire dal curato D.Domenico Chiozzotto che successe a Lavagna. Nell’abside, sovrastante il coro e l’altare maggiore, coperta da una volta ellittica particolarmente ribassata, vi è un baldacchino aereo dorato ed un pregiato dipinto con “S.Francesco che riceve le stimmate” attribuito al Guercino. Mazzorno Destro è Parrocchia, l'erezione a curazia avvenne nel 1908, divenne poi sede parrocchiale con il Vescovo G. B. Piasentini nel 1971. Nel 2023 sotto la guida di Don Damiano Vianello, con il contributo della CEI, è stato realizzato un restauro conservativo che ha riportato la Chiesa alle sue forme più originali.

Note modifica


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