Chiesa di San Rocco e del Santissimo Sacramento

chiesa nel comune italiano di Casaloldo

La chiesa di San Rocco e del Santissimo Sacramento è un edificio religioso di Casaloldo, in provincia di Mantova.

Chiesa di San Rocco e del Santissimo Sacramento
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàCasaloldo
Coordinate45°15′13″N 10°28′42.67″E / 45.25361°N 10.47852°E45.25361; 10.47852
Religionecattolica
Titolaresan Rocco
Diocesi Mantova
Stile architettonicoNeoclassico
Inizio costruzioneXVI secolo
CompletamentoXVI secolo

Storia e descrizione modifica

La chiesa, detta dei Disciplini, è situata in piazza Giacomo Matteotti, sull'angolo con via Trieste. Sorge al limite dei fabbricati che formano corpo unico con via Dante Alighieri e via Trieste, un tempo “contrada del pozzo”: sul muro di una delle costruzioni di quest'ultima via si notano infatti le caratteristiche murarie di un pozzo per l'approvvigionamento dell'acqua.[1] È intitolata a san Rocco e al Santissimo Sacramento, come si legge sull'iscrizione sopra la porta d'ingresso[2], ma durante il XIX secolo fu dedicata all'Immacolata Concezione.[3]

Fu forse edificata già nel XVI secolo, in quanto è attestata per la prima volta nel 1580, e poi rimaneggiata nel XVII secolo con l'aggiunta di una facciata in stile barocco. Nel 1580 era detta “oratorio di San Rocco o dei Disciplini”: era piccola e non consacrata, con un unico altare dove si celebrava messa dodici volte l'anno, con l'imposizione di una spesa annua di 30 lire, ed era retta da un priore, un segretario e due consiglieri.[4] La ricostruzione, in muratura, avvenne probabilmente nel 1621 su una proprietà della parrocchia.[5] In seguito la sua esistenza è testimoniata nel 1654, e di nuovo nel 1902, in entrambi i casi con l'intitolazione a San Rocco.[6] Probabilmente all'inizio dell'Ottocento fu incamerata dallo Stato, quindi riscattata dal parroco nel 1890 per dedicarla all'Immacolata. Fu perduta nuovamente, non dal punto di vista del possesso ma del culto, ad opera delle truppe tedesche d'occupazione, che la trasformarono in magazzino durante la seconda guerra mondiale.[7] La facciata, delimitata da paraste con capitello corinzio, termina con una cimasa mossa coronata da pinnacoli di marmo e croce apicale. Il portale di ingresso barocco è ingentilito, come la finestra soprastante, da modanature e cornici in intonaco.

Annesso alla chiesetta vi è un piccolo campanile seicentesco a doppia galleria. L'interno è andato completamente perduto. Unici reperti rimasti sono il gonfalone dei Disciplini, conservato nella chiesa parrocchiale di Casaloldo, e un'immagine in marmo del volto di Cristo, con il simbolo della disciplina, attualmente murato in una casa di via Trieste.[7] La piccola chiesa di San Rocco è per lo più chiamata dei Disciplini in quanto anticamente era il tempio della confraternita dei Disciplini Bianchi, che si infliggevano penitenze, e questo a testimonianza della tenace identificazione dell’edificio con la confraternita alla quale appartenne.[8] Tale confraternita è testimoniata come presente nella parrocchia di Casaloldo per la prima volta nel 1566, insieme all'altra del “Corpo di Cristo” o del “Santissimo Sacramento”, e successivamente nel 1580.[9] In origine, oltre alla chiesa stessa, anche buona parte degli edifici confinanti erano di proprietà della confraternita dei Disciplini Bianchi ed in particolare, sul fianco sinistro, vi era una stanza annessa alla chiesetta che fu venduta nel 1892.[7] Dopo la probabile riedificazione del XVII secolo, nel tempo la chiesetta non ha subito particolari trasformazioni esterne.[10]

Oggi è sconsacrata. All'esterno, sul fianco destro, nell'angolo con la facciata, è stato murato un cippo miliario veneziano, dell'anno 1756, forse proveniente dal poco distante antico confine tra la Repubblica di Venezia e il territorio di Mantova; esso reca l'iscrizione: “178 1756”. Lo stato di conservazione è buono per la struttura esterna, ma pessimo per l'interno; l'edificio è attualmente di proprietà ecclesiastica ed è normalmente chiuso al pubblico[11]; tuttavia viene aperto in occasione di particolari festività o sagre per ospitarvi la pesca di beneficenza parrocchiale.

Note modifica

  1. ^ Calendario AVIS di Casaloldo 1996, Chiesa dei Disciplini;Ecomuseo “Tra il Chiese, il Tartaro e l’Osone: terra dell’agro centuriato della Postumia”. Patrimonio artistico e culturale della Parrocchia di Casaloldo Archiviato il 4 maggio 2014 in Internet Archive.
  2. ^ SANCTO ROCHO / ET / SS. o SACRAMENTO.
  3. ^ In viaggio tra chiese ed oratori campestri. Castel Goffredo, Casaloldo, a cura di C. Bocchi e O. Catulini, Circolo didattico di Castel Goffredo - Gruppo San Luca - Publi Paolini, Mantova, 2002, pag. 30.
  4. ^ M. Gerola, Casaloldo: visite pastorali d’altri tempi, alla luce del Concilio di Trento, in Il nostro campanile, Natale 2011, pag. 5; A. Lui, ”A laude di Dio e della corte cellestialle”: scuole ed aggregazioni laicali ad Asola nell’età post-tridentina, pag. 49, in AA.VV., I secoli delle Confraternite, Parrocchia di Asola, Asola, 2002, pagg. 37-67.
  5. ^ Inventario del 1621 presso l'Archivio Vescovile di Brescia. BOCCHI - CATULINI 2002, pag. 30.
  6. ^ G. Cobelli, Parrocchia dell’Assunzione della Beata Vergine Maria (sec. XVI-1989) – Profilo, Istituzioni storiche, Lombardia beni culturali, Ultima modifica 24/12/2004..
  7. ^ a b c BOCCHI - CATULINI 2002, pag. 30.
  8. ^ M. A. Filippini, C’era una volta: Casaloldo, pag. 22 in Gazzetta di Mantova, 6 novembre 2007, pagg. 19-22; LUI in I SECOLI DELLE CONFRATERNITE 2002, pag. 43, pag. 57 n. 16.
  9. ^ GEROLA 2011;COBELLI 2004. All’epoca di San Carlo Borromeo – seconda metà del secolo XVI - non vi era comunità dell’Alto Mantovano – allora parte della diocesi di Brescia – che non avesse una o più scuole di Disciplini. Il movimento dei Disciplini Bianchi aveva infatti acquistato una diffusione capillare nel territorio bresciano nel corso del XV secolo. LUI in I SECOLI DELLE CONFRATERNITE 2002, pagg. 40, 57.
  10. ^ CALENDARIO AVIS 1996.
  11. ^ PATRIMONIO PARROCCHIA Archiviato il 4 maggio 2014 in Internet Archive.; BOCCHI - CATULINI 2002, pag. 30.

Bibliografia modifica

  • In viaggio tra chiese ed oratori campestri. Castel Goffredo, Casaloldo, a cura di C. Bocchi e O. Catulini, Circolo didattico di Castel Goffredo - Gruppo San Luca - Publi Paolini, Mantova, 2002, pagg. 26-32.
  • Mario Gerola, Casaloldo: visite pastorali d'altri tempi, alla luce del Concilio di Trento, in Il nostro campanile, Natale 2011, pag. 5.
  • Maria Antonietta Filippini, C'era una volta: Casaloldo, in Gazzetta di Mantova, 6 novembre 2007, pagg. 19-22.

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