Chiesa di Santa Maria Assunta (Cropani)

chiesa di Cropani

La chiesa di Santa Maria Assunta (XIV secolo) è un luogo di culto cattolico situato a Cropani, il cui primo impianto risale al XIII secolo. La struttura è stata costruita con grandi blocchi di granito tufaceo e spicca per il suo imponente campanile (alto 43 metri a fronte degli originali 47). Viene spesso indicata come Chiesa Matrice o Collegiata di Santa Maria Assunta. Attualmente l'edificio è sottoposto a restauro.

Chiesa di Santa Maria Assunta
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàCropani
Coordinate38°58′05.53″N 16°47′00.72″E / 38.968203°N 16.783534°E38.968203; 16.783534
Religionecattolica
Stile architettonicoRomanico
Inizio costruzioneXIII secolo

Descrizione modifica

Esterno modifica

La facciata principale anteposta da una gradonata in granito calabrese è costituita da blocchi di pietra arenaria, tufo calcareo e calcarenite. Ciò differenzia la Collegiata da ogni altra chiesa calabrese, riallacciandola a consuetudini del romanico abruzzese con il coronamento orizzontale a conclusione dell'ampia fronte occidentale[1]. Il portale in tufo calcareo costituito da quattro archi a tutto sesto, strombati e posti su tre lesene per lato, è racchiuso da altre due lesene a quattro ordini e da una cornice orizzontale. I diversi tagli dei conci che compongono il portale, non simmetrici tra loro, fanno pensare che tale struttura sia stata forze recuperata e rimontata in occasione dei vari interventi ricostruttivi che caratterizzano il manufatto. Tale ipotesi è avvalorata dal fatto che il portale non risulta in asse con la navata principale e l'intera facciata è ruotata rispetto all'asse della chiesa, quasi come se fosse stata edificata successivamente alla fondazione dell'impianto. La facciata è poi caratterizzata da un grande rosone in pietra a ruota lobata con raggiera a dodici colonnine (il rosone è inoltre raffigurato nello stemma del comune di Cropani). A destra è posto il campanile a base quadrata , terminante in alto con un prisma ottagonale cuspidato rivestito di maioliche. Nel 1756 esso fu ampiamente ricostruito perché seriamente danneggiato da un fulmine. In alto, sul lato sinistro della facciata è posta una struttura tardo cinquecentesca in muratura di mattoni che ospita due campane. Poco più in basso si trova l'orologio. Tardo cinquecentesca è anche la facciata laterale caratterizzata da un portale in pietra (calcarenite) di fattura belcastrese (è presente lo stesso portale nel duomo di Belcastro)[1], riccamente decorato con lesene scanalate, capitelli corinzi sormontati da un timpano e basamento con "gorgoneinon" . Sul lato destro della facciata spicca un contrafforte realizzato come consolidamento della struttura nella ricostruzione effettuata successivamente al terremoto del 1570. La cupola il cui tamburo resta annegato nel manto di copertura della navata, è realizzata a gradoni, rivestita di coppi in cotto e ricorda le cupole bizantine diffusissime in Calabria.

 
Piazza Casolini a Cropani

Interno modifica

 
Dormitio Virginis

L'interno, a navata unica convergente a grande arco verso l'abside, è stato in gran parte ricostruito nel Settecento e presenta dieci archi laterali su lesene con capitelli compositi, corrispondenti a delle cappelle, il tutto decorato con stucchi in stile barocco. La chiesa dell'Assunta custodisce notevoli opere d'arte tra cui statue, reliquie, dipinti e affreschi in stile barocco settecentesco e un notevole soffitto ligneo arabescato con dipinti quattrocenteschi. Al centro di esso troneggiano la "Gloria di Maria Assunta in Cielo", tela del Settecento di forma ellissoidale di Giuseppe Pascaletti, e l'Assunta di Cristoforo Santanna. Al Santanna si deve pure la "Cacciata dei Venditori dal Tempio" (1475), il maestoso affresco a schermo panoramico sul muro interno del portone principale. Tuttavia, l'opera di maggiore interesse artistico e storico è la "Dormitio Virginis", tavola quattrocentesca collocata sull'altare maggiore in marmi policromi di scuola napoletana del XVIII secolo. Dietro l'altare si trova il coro ligneo del Settecento e sulla medesima parete una tela del Quattrocento: "Transito e l'Assunzione della Madonna", una delle poche rappresentazioni esistenti di questo soggetto. Altre opere importanti sono: la tela del Seicento intitolata "Visita di Maria ad Elisabetta"; una statua marmorea del 1588, la "Madonna delle Grazie" di Benedetto Moiano; e il battistero del Cinquecento, dotato di un ciborio di forma ottagonale in legno intagliato e a foglia d'oro[2]. All'interno del duomo di Santa Maria Assunta, nel volume che compone la cappella cinquecentesca attigua alla sagrestia, è possibile visitare il piccolo museo "Antiquarium Diocesano". Esso ospita numerose opere d'arte sacra, tra le quali: reliquiari a mezzobusto scolpiti a tutto tondo, finemente decorati in foglia d'oro damaschinata risalenti al XVI secolo; preziosi oggetti in argento e paramenti sacri settecenteschi; oltre a un interessante tabernacolo in marmo scolpito a bassorilievo risalente al 1545. Secondo una tradizione la nave che trasportava a Venezia le reliquie di Marco evangelista, trafugate da marinai veneziani ad Alessandria d'Egitto, trovò rifugio sulle coste di Cropani. In segno di gratitudine il capitano donò alla città una reliquia (un frammento di rotula) conservata all'interno della Collegiata[3].

Note modifica

  1. ^ a b ...:: ARCIDIOCESI METROPOLITANA DI CATANZARO - SQUILLACE (CZ) - Calabria - Italia ::..., su diocesicatanzarosquillace.it. URL consultato il 15 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2013).
  2. ^ WebCite query result, su comunecropani.it. URL consultato il 15 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2010).
  3. ^ Comunità Montana della Presila Catanzarese - Cropani, su web.archive.org, 2 maggio 2014. URL consultato il 15 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2014).

Bibliografia modifica

  • Arrotta, Antonio Nicola, Guida al centro storico di Cropani, Catanzaro, Silipo e Lucia Editori, 1995
  • Arrotta, Antonio Nicola (a cura di), La chiesa di Cropani nella storia: documenti e testimonianze, Cropani, Parrocchia S. Maria Assunta, 1993
  • Arrotta, Antonio Nicola, L'arte a Cropani, Catanzaro, Silipo e Lucia Editori, 1992
  • Le Pera, Remigio Alberto Cropani: guida storico, artistica illustrata, Catanzaro, 1976

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