Chiesa di Santa Maria del Carmine (Alessandria)
La chiesa di Santa Maria del Carmine è un luogo di culto cattolico, tra i più antichi della città di Alessandria, fondato dall'Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo.
Santa Maria del Carmine | |
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Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Località | Alessandria |
Indirizzo | Via dei Guasco, 11, Alessandria |
Coordinate | 44°54′52.85″N 8°36′57.5″E / 44.91468°N 8.615973°E |
Religione | Cattolica di rito romano |
Titolare | Nostra Signora del Monte Carmelo |
Ordine | Carmelitani |
Diocesi | Alessandria |
Stile architettonico | Gotico lombardo |
Inizio costruzione | ~1320 |
Completamento | 1576 |
StoriaModifica
ContestoModifica
È del 27 settembre 1290 un breve di indulgenza concessa da papa Niccolò IV alla «Ecclesia Sancti Nicolai de Alexandria, ordinis Beatæ Virginis Mariæ de Monte Carmelo». Questa è la prima testimonianza scritta relativa alla presenza dei carmelitani in Alessandria, e da essa si deduce che fossero sul territorio ben prima del 1290. Gli Statuti di Alessandria vengono in soccorso per identificare una chiesa di San Nicolò, situata extra mœnia: «in contrata, quæ consueverat esse retro sanctum Nicolaum»[1].
Durante il XIII secolo, circa un secolo dopo la fondazione della città di Alessandria, il tessuto urbano intra mœnia subisce sensibili mutamenti: la cattedrale di San Pietro, edificata contestualmente alla nascita di Alessandria e demolita per decreto napoleonico nel 1803, ha trasferito l'asse centrale della città che prima ruotava attorno alla chiesa di Santa Maria di Rovereto, nuove chiese e nuovi edifici vedono la luce. In questo contesto di forti cambiamenti i carmelitani alessandrini chiesero il permesso alla Santa Sede, in seguito accordato, di trasferirsi infra eamdem villam[2].
XIV secoloModifica
La costruzione della chiesa è databile intorno agli anni '20 del XIV secolo per opera, come si è già scritto, dei carmelitani. Gli stessi, nella seconda metà dello stesso secolo, ingrandiscono l'edificio considerato troppo piccolo, e aggiungono un chiostro nel lato nord della chiesa.
XV secoloModifica
A partire dal 1466 ebbero inizio lavori di abbellimento e ingrandimento della chiesa. Furono costruite le navate laterali, alcune cappelle e la sagrestia nel 1576.
NoteModifica
- ^ Codex Statutorum, p. 212.
- ^ Giuseppe Antonio Chenna, p. 166.
BibliografiaModifica
- (LA) Francesco Moscheni & F.lli, Codex statutorum magnifice communitatis atque diœcæsis Alexandrinæ, Alessandria, 1547. URL consultato il 9 giugno 2016.
- Girolamo Ghilini, Annali di Alessandria, Milano, Gioseffo Marelli, 1666.
- Giuseppe Antonio Chenna, Del Vescovato de' Vescovi e delle Chiese della Città e Diocesi d'Alessandria, Alessandria, Ignazio Vimercati Stampatore, 1786. URL consultato il 20 gennaio 2022. Ospitato su https://play.google.com.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
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