Chiesa di Santa Maria in Aquiro

Disambiguazione – Se stai cercando gli annessi istituti di Santa Maria in Aquiro, vedi Orfanotrofio di Santa Maria in Aquiro e Collegio Salviati.

La chiesa di Santa Maria in Aquiro è un luogo di culto cattolico di Roma. Dedicata alla Madonna, si trova in piazza Capranica.

Chiesa di Santa Maria in Aquiro
Piazza di Santa Maria in Aquiro
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneLazio
LocalitàRoma
Indirizzovia della Guglia, 69/B - Roma
Coordinate41°53′59.78″N 12°28′41.34″E
Religionecattolica di rito romano
TitolareMaria
Diocesi Roma
Stile architettonicobarocco
Inizio costruzioneVIII secolo
Completamento1774
Sito webwww.isma.roma.it/chiesa.asp
Interno

La chiesa è antica: è noto che papa Gregorio III (731-741) la fece restaurare assai incisivamente[1], quindi il precedente piccolo oratorio deve essere anteriore alla metà dell'VIII secolo. Secondo alcune teorie sarebbe stata l'antico titulus Equitii, anche se gli studiosi preferiscono attribuirlo a San Martino ai Monti.

Nel 1389 papa Urbano VI si riferisce alla chiesa come a Santa Maria della Visitazione.

Nel XVI secolo fu affidata alla Confraternita degli orfani[2], e fu ricostruita in forme rinascimentali e allargata intorno al 1590 dal cardinal Anton Maria Salviati[3]. Annesse alla chiesa furono create due nuove strutture assistenziali, l'Orfanotrofio di Santa Maria in Aquiro e Collegio Salviati, fondato dallo stesso cardinale.

La facciata fu ultimata nel 1774 da Pietro Camporese.

Tra il 1861 e il 1866 la chiesa fu interamente restaurata dall'architetto Gaetano Morichini[4].

Caratteristiche

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Prima del restauro del 1590 la chiesa aveva un solo abside e due altari minori (consacrati nel 1179 e nel 1295), con navate divise da sedici colonne. Sotto all'abside vi era un disegno bizantino, composto [...] di pietruzze porfido e serpentino a rettangoli di volgari lineamenti (riscoperto nel XIX secolo) ed un muro laterale in opus vittatum[5].

L'opera d'arte più importante è un dipinto che raffigura la Madonna con bambino e santo Stefano, del XIV secolo.

  1. ^ Basilicam sanctae Dei genetricis quae appellatur Acyro, in qua antea diaconia et parvum oratorium fuit, eam a fundamentis longiorum et latiorum construxit atque depinxit (Liber Pontificalis XCII, 12).
  2. ^ Era affidatario Antonio Lo Duca, rettore di Santa Maria in Aquiro "la cui Compagnia degli Orfani era sotto la protezione del cardinale di Trani, G. D. De Cupis": RENATO LEFEVRE, DOCUMENTI E NOTIZIE SU TASFĀ ṢEYON E LA SUA ATTIVITÀ ROMANA NEL SEC. XVI, Rassegna di Studi Etiopici, Vol. 24 (1969-1970), p. 106.
  3. ^ Mario Zocca, L'architetto di San Giacomo in Augusta (PDF), in Bollettino d'Arte, n. 11, Roma, De Luca Editori d'Arte, maggio 1936, pp. 519-530. URL consultato il 21 dicembre 2019.
  4. ^ Racheli, Alberto Maria. Restauro a Roma: 1870-1990: architettura e città. Venice: Marsilio, 1995, pag. 304.
  5. ^ Robert Coates-Stephens, Dark Age Architecture in Rome, Papers of the British School at Rome, Vol. 65, (1997), pp. 191-192.

Bibliografia

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  • (EN) Chris Nyborg, Santa Maria in Acquiro, su romanchurches.fandom.com. URL consultato il 19 ottobre 2020.
  • Silvio Imperi, Della chiesa di S. Maria in Aquiro in Roma, Roma, B. Morini, 1866.
  • Mario D'Onofrio e Claudio Strinati, S. Maria in Aquiro, Roma, Marietta, 1972.

Voci correlate

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