Christophe de Beaumont

arcivescovo cattolico francese

Christophe de Beaumont du Repaire (Meyrals, 26 luglio 1703Parigi, 12 dicembre 1781) è stato un arcivescovo cattolico francese.

Christophe de Beaumont
arcivescovo della Chiesa cattolica
Ritratto di mons. de Beaumont du Repaire
 
Incarichi ricoperti
 
Nato26 luglio 1703 a Meyrals
Ordinato presbitero19 giugno 1734 dal vescovo François de Crussol d'Uzès (poi arcivescovo)
Nominato vescovo27 novembre 1741 da papa Benedetto XIV
Consacrato vescovo24 dicembre 1741 dall'arcivescovo Louis-Jacques Chapt de Rastignac
Elevato arcivescovo23 agosto 1745 da papa Benedetto XIV
Deceduto12 dicembre 1781 (78 anni) a Parigi
 

Biografia modifica

Christophe de Beaumont apparteneva a una nobile famiglia del Delfinato, che gli diede i natali il 26 luglio 1703 al Château de la Roque, presso Meyrals.

Intrapresa la carriera ecclesiastica, venne nominato sacerdote nel 1734 e, dal 1741, divenne vescovo di Bayonne. Nel 1743 venne nominato arcivescovo di Vienne e infine, nel 1746, passò all'arcidiocesi di Parigi, che resse per quarantatré anni sino alla sua morte nel 1781. Ricordato per la sua inesauribile carità, fu in realtà un fiero combattente dei giansenisti: per costringerli ad accettare la bolla Unigenitus del pontefice, con la quale si condannavano queste dottrine, ordinò ai sacerdoti della sua diocesi di rifiutare l'assoluzione agli oppositori e di negare loro i funerali religiosi.

A causa della sua opposizione al giansenismo, ebbe notevoli contrasti anche con il parlamento parigino, che minacciò di sequestrare i suoi beni. Il re cercò di vietare ai parlamentari di interferire nelle questioni spirituali, ma alla fine dovette cedere alle pressioni dei deputati e intimare l'esilio forzato all'arcivescovo nell'agosto 1754. Egli rifiutò di delegare i propri poteri a un coadiutore e rifiutò persino la berretta cardinalizia, limitandosi a mantenere il proprio titolo pur vivendo fuori dalla diocesi. La situazione paradossale impose un suo ritorno in sede dopo breve tempo.

All'attacco ai giansenisti, aggiunse quello ai filosofi illuministi con la pubblicazione di una lettera pastorale con la quale condannò l'Émile di Jean Jacques Rousseau. Quest'ultimo rispose nel 1762 con la famosa Lettera a Christophe de Beaumont, indirizzata appunto al prelato, ove sostenne la necessità di difendere la libertà di discussione in questioni religiose e contrastando col pensiero di imporre una credenza religiosa a tutti i costi.

Morì il 12 dicembre 1781 a Parigi. La sua salma venne esposta e sepolta nella cattedrale di Notre-Dame di Parigi.

Genealogia episcopale e successione apostolica modifica

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Onorificenze modifica

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Collegamenti esterni modifica

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