Armando Verdiglione

editore e filosofo italiano
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Armando Verdiglione (Caulonia, 30 novembre 1944) è un editore, saggista e psicanalista italiano.

Biografia modifica

Vincitore di una borsa di studio nel Collegio Augustinianum, ha studiato nell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove si è laureato in Lettere con una tesi su I giganti della montagna di Pirandello. Psicanalista formatosi con Jacques Lacan[1], traduttore e scrittore di saggi, pubblica in Italia con le case editrici Marsilio, Rizzoli, Feltrinelli e Sugarco, con cui collabora[2][3]. Per quest'ultima dirige la collana "Bordi"[4]. Nel 1977 traduce la raccolta di testi Scilicet di Lacan per Feltrinelli[5] e il Seminario XXII[6]. Con la sua casa editrice, Spirali, pubblica testi come la traduzione del Malleus Maleficarum, Il martello delle streghe[7], il manuale dell'Inquisizione per la caccia alle streghe, e in seguito, sempre per le edizioni Spirali, pubblica alcuni testi di Giordano Bruno, come Le ombre delle idee[8] e Cabala del cavallo pegaseo[9].

Traduce per Feltrinelli libri che in Francia animano il dibattito in ambito culturale, come il saggio di Luce Irigaray Speculum. L'altra donna, edito da Feltrinelli nel 1977 nella traduzione di Luisa Muraro, il libro di Maud Mannoni Educazione impossibile[10]. Conosce in Francia e introduce in Italia la nota studiosa di psicanalisi e linguaggio Julia Kristeva[11]; incontra anche Jean Oury, fondatore assieme a Félix Guattari della clinica La borde[12], di cui pubblica i libri Creazione e schizofrenia, Psicosi e logica istituzionale. “Il collettivo”, Babele e la Pentecoste. La Borde e la scrittura della psicosi, La psicosi e il tempo[13]. Traduce sempre per Feltrinelli l'edizione del libro di Jean-Joseph Goux, Freud, Marx: economia e simbolico[14]. Negli anni Settanta fonda il Movimento Freudiano Internazionale e l'attività editoriale che si chiamerà Spirali Edizioni. Con la casa editrice Spirali, Verdiglione pubblica in Italia autori come Jean Daniel, Bernard-Henri Lévy, André Glucksmann, Marek Halter, Fernando Arrabal, Alain Robbe-Grillet.

Nell'ottobre 1978 esce in edicola il primo numero del mensile Spirali. Giornale internazionale di cultura, a cui segue l'edizione francese Spirales nel 1981 e, nel 1991, Il Secondo Rinascimento. Nel 1975 Armando Verdiglione e il Collettivo “Semiotica e psicanalisi” organizzano a Milano, in cinque sedi differenti, il Congresso internazionale "Sessualità e politica" seguito dai media italiani e internazionali[15]. Partecipano molte persone, tra cui filosofi, psicanalisti, medici, psichiatri, semiotici, letterati, scrittori, esponenti politici di vari paesi[16]. Nel 1976, sempre con il Collettivo “Semiotica e psicanalisi”, organizza il congresso “La follia”, che si svolge in più sedi, tra cui il Palazzo dei Congressi e il Museo della scienza e della tecnica. Il congresso è seguito dalla stampa di vari paesi[17][18][19][20][21]. Intanto, inventa[2] la cifrematica, la cosiddetta scienza della parola[22]. Nell'Enciclopedia Rizzoli Larousse, edizione del 1990[23], viene così definita la cifrematica:

«Scienza della parola intesa come cifra. Teoria elaborata da Armando Verdiglione e utilizzata all'interno di esperienze di conversazione, lettura, ecc. Secondo la cifrematica ogni parola può essere analizzata secondo la sua 'logica' (idiomatica) o la sua qualità o 'cifrema' (cifratica). Cinque sono le 'logiche' (delle relazioni, stigmatica, delle funzioni, delle operazioni, delle dimensioni) e tre le 'strutture' (sintattica, frastica e pragmatica) secondo cui ogni parola può essere 'decifrata'»

Nel 1985 sono a Milano, su invito di Armando Verdiglione, prima Eugène Ionesco e in seguito Jorge Luis Borges. Nel dicembre dello stesso anno, a un'assemblea di intellettuali e lettori, Borges partecipa a un convegno organizzato da Verdiglione, portando la testimonianza della sua vita e della sua attività di poeta, documentata nel libro Una vita di poesia[24].

Nel 1983, la sua Università internazionale del Secondo Rinascimento acquista dalla famiglia Borromeo la Villa di Senago e il parco, lasciati in uno stato di abbandono per oltre vent'anni. I nuovi proprietari decidono pertanto di avviare un primo importante restauro che mira alla salvaguardia stessa del bene. Il restauro si è protratto nel tempo, fedele a criteri conservativi, con la collaborazione di ingegneri, esperti, architetti, tecnici, storici e filologi che hanno lavorato, insieme, sotto la direzione della Soprintendenza ai beni Ambientali ed Architettonici di Milano.

Gli anni Novanta e 2000 modifica

L'attività editoriale negli anni novanta e 2000, proseguendo quanto già avviato negli anni ottanta, si indirizza soprattutto sulla dissidenza, in particolare dissidenti e romanzieri russi. Pubblica libri di Vladimir Bukovskij, Aleksandr Zinovev, Jurij Naghibin, Vladimir Maksimov e molti altri. L'interesse per la Russia lo porta a pubblicare saggisti come Viktor Suvorov, gli ambasciatori russi in Italia Anatoly Adamishin, Karlov Jurij, il teorico della perestrojka Aleksandr Jakovlev, e l'ex ministro per l'energia e leader dell'opposizione di destra Boris Nemtsov. Oltre agli autori russi, pubblica dissidenti provenienti da tutto il pianeta, da Cuba alla Cina. In questa direzione sono stati organizzati i convegni internazionali Festival della modernità a partire dalla metà degli anni 2000 che propongono, in ciascuna edizione, diverse tematiche (scrittura, libertà, politica...).

In questi anni prosegue il lungo processo di restauro della Villa San Carlo Borromeo di Senago, restituendo all'edificio la sua originaria bellezza e trasformandolo in un Palazzo del turismo culturale e artistico, nella sede dell'Università internazionale del Secondo Rinascimento e della casa editrice Spirali. In questi anni, la Villa è sede di congressi, di corsi, di seminari, di riunioni di enti pubblici e privati, italiani e stranieri, di un museo permanente e di un museo per grandi mostre.

Procedimenti giudiziari modifica

Verdiglione è stato condannato in totale a 10 anni e 6 mesi di carcere per reati vari.

  • È stato condannato a quattro anni e due mesi nel 1986 per truffa, tentata estorsione e circonvenzione di incapace.
  • Nel 1992 dopo un patteggiamento è stato condannato a un anno e quattro mesi.
  • Nel 2015 è stato di nuovo condannato in primo grado a nove anni (e la moglie a sette) per associazione a delinquere, frode fiscale, truffa alle banche e allo Stato; in seguito la pena è stata ridotta a cinque anni. In tale occasione ha causato sofferenze bancarie per 73,4 milioni: 18,3 sono in capo a Intesa Sanpaolo, altri 25,9 milioni a Banca Etruria.[25]

Truffa, tentata estorsione e circonvenzione di incapace modifica

Nel 1985 Armando Verdiglione è al centro di una serie di vicende giudiziarie ("Affaire Verdiglione") relative all'attività sua, della sua "Fondazione" e dei suoi collaboratori. Nel 1986 viene condannato a quattro anni e due mesi di reclusione per truffa, tentata estorsione e circonvenzione di incapace, condanna che passa in giudicato nel marzo del 1989[26].

Intellettuali di vari paesi (tra cui Bernard-Henri Lévy, Eugène Ionesco, Fernando Arrabal, Marek Halter, Georges-Marc Benamou, Jacques Henric, Vladimir Bukovskij, Moustapha Safouan, Iannis Xenakis, Alexadre Zinovev, Georges Mathé, Claude Lanzmann) acquistano una pagina del quotidiano francese Le Monde di domenica 11 e lunedì 12 gennaio del 1987 in cui pubblicano e sottoscrivono un appello rivolto al Presidente della Repubblica italiana e ai giudici milanesi, col quale denunciano un presunto clima di "caccia alle streghe". Il caso Verdiglione secondo i firmatari mette in discussione le nozioni di diritto, giustizia e libertà di parola in Italia[27]. Jean Daniel, direttore del Nouvel Observateur, lo stesso giorno, pubblica su la Repubblica una lettera, intitolata "Difendo Verdiglione", rivolta al direttore del quotidiano[28]. In Italia il Partito Radicale organizza un incontro internazionale in piazza Montecitorio sul tema Armando Verdiglione, a cui partecipano anche importanti esponenti del "Comitato Internazionale per Armando Verdiglione", promosso dallo scrittore e giornalista Alberto Moravia, e intellettuali stranieri tra cui Eugène Ionesco, Emmanuel Lévinas, Fernando Arrabal, Vladimir Bukovskij, Bernard-Henri Lévy, Marek Halter.[29] La Repubblica scrive che "dopo quello di Enzo Tortora ci sarà la sponsorizzazione da parte del PR del caso giudiziario di Armando Verdiglione"[30].

Dal 1987 al 1988 il programma satirico Drive In lo fa conoscere anche al grande pubblico, attraverso la parodia del "Dottor Vermilione, psicanalista santone" impersonato da Ezio Greggio. Il caso Verdiglione è anche citato in relazione al disegno di legge per l'abolizione del reato di circonvenzione d'incapace (articolo 643 del codice penale).[31]

Secondo processo (1989) modifica

Dopo la condanna in Cassazione del 1989, la vicenda giudiziaria apertasi nel 1985 si conclude con il rinvio a giudizio per i capi di imputazione stralciati in occasione del primo procedimento giudiziario[32] e con il definitivo patteggiamento nel 1992 a una pena di un anno e 4 mesi e indennizzi di oltre 3 miliardi di lire a ex allievi[33][34][35].

Evasione fiscale (2011) modifica

Nel giugno 2011 si concludono le indagini della Guardia di Finanza coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano: Verdiglione viene indagato per evasione fiscale in relazione all'emissione di fatture false, e appropriazione indebita. A seguito della richiesta avanzata dalla Procura di Milano, due dimore storiche riconducibili al professore (tra cui la sopracitata Villa San Carlo Borromeo di Senago) per ordinanza del Gip vengono poste sotto sequestro preventivo, pur mantenendone la disponibilità[36].

A meno di tre settimane di distanza il Tribunale del Riesame di Milano annulla i decreti di sequestro concessi dal GIP Cristina Mannocci al PM Bruna Albertini, e restituisce gli immobili alle proprietà, in quanto non sussiste l'accusa di evasione fiscale. Si tratterebbe invece di neutralità fiscale, in quanto l'IVA dovuta sarebbe sempre stata pari a zero[37] (in base alle conclusioni del giudice, sarebbero state emesse fatturazioni fittizie - ma regolarmente pagate - tra società facenti capo a Verdiglione, allo scopo di ottenere crediti presso gli istituti finanziari, potendo esibire bilanci dai quali risultano entrate ingenti, in realtà fasulle).

Il 24 maggio 2012 la giudice Laura Marchiondelli rinvia a giudizio Armando Verdiglione per associazione a delinquere finalizzata a frode fiscale e truffa allo Stato.[38]

Nel dicembre 2015 viene condannato a nove anni per i reati di associazione a delinquere finalizzata a frode fiscale, truffa alle banche e truffa allo Stato. Nel medesimo processo vengono emesse condanne anche a carico della moglie Cristina Frua De Angeli e di due sue società, intanto fallite. Viene altresì disposta la confisca, fino ad un valore equivalente rispettivamente di 100 milioni e 10 milioni di euro, di beni come la storica dimora trecentesca Villa San Carlo Borromeo a Senago con 10 ettari di parco[39].

Nel maggio 2017, la sentenza di secondo grado conferma la prima, nonostante il procuratore generale, nella sua requisitoria, avesse chiesto "l'annullamento della sentenza di primo grado per assoluta indeterminatezza e intrinseca contradditorietà delle accuse".

Nel 2018 la condanna a cinque anni di reclusione diventa esecutiva[40].

Controversie sul pensiero di Verdiglione e sulla cifrematica modifica

Negli anni ottanta, nel pieno delle inchieste giudiziarie, l'associazione da lui fondata viene definita "setta"[41] dallo psicoterapeuta infantile Claudio Foti. Analoga affermazione fu fatta nel 2006 da Patrizia Calefato, professoressa associata di sociolinguistica, che così si espresse in un'intervista per un quotidiano locale in occasione dell'incontro con Armando Verdiglione organizzato all'Università di Bari da Augusto Ponzio, professore ordinario di filosofia del linguaggio, intitolato "La cifra del Levante"[42].

Cesare Musatti, considerato il fondatore della psicanalisi italiana, provava una profonda avversione per Verdiglione[43] che etichettò come “il magliaro di Caulonia[44] e come "cialtrone".[45]

Armando Verdiglione ha ospitato come relatori, nell'ambito di alcuni congressi organizzati negli anni 2000 alla Villa San Carlo Borromeo, autori come Peter Duesberg (virologo statunitense, scopritore dei retrovirus) e Dave Rasnick (biologo statunitense) che negano l'esistenza dell'AIDS, sostenendo che gli ammalati di tale morbo morissero in realtà sia a causa dell'assunzione di droghe sintetiche fortemente immunosoppressive sia a causa delle cure che erano loro imposte nella prima fase sperimentale, dove si ricorreva all'utilizzo di farmaci come l'AZT, originariamente sintetizzato a scopo antineoplastico e poi abbandonato per l'elevata tossicità.[46]

Note modifica

  1. ^ Élisabeth Roudinesco, Histoire de la psychanalyse en France, vol. 2, Paris: Le Seuil, 1986 (réédition Fayard 1994)
  2. ^ a b dal sito web italiano per la filosofia Archiviato il 10 giugno 2006 in Internet Archive.
  3. ^ http://www.ildomenicale.it/arretrati/n.28%20-%2014%20luglio%202007.pdf intervista a Verdiglione per il Domenicale
  4. ^ http://www.mieilibri.it/Scienze-umane/Sociologia-e-comunicazione/Sollers-scrittore-La-dissidenza-della-scrittura_3644.html[collegamento interrotto]
  5. ^ Jacques Lacan e altri, Scilicet : rivista dell'école freudienne de Paris, traduzione di Armando Verdiglione, Feltrinelli, Milano, 1977Archiviato il 25 dicembre 2014 in Internet Archive.
  6. ^ Jacques Lacan, trad. it. di A. Verdiglione TESI DI DOTTORATO (PDF), su Università degli Studi di Napoli Federico II, Anno Accademico 2006-2007. URL consultato il 23 settembre 2022 (archiviato il 15 febbraio 2020).
    «Livre XXII. R.S.I. (1974-1975), in «Ornicar?», nn. 2- 5, Paris 1975; trad. it. di A. Verdiglione, Il seminario XXII. R.S.I. (1974-1975), in «Ornicar?», nn. 2-5, Venezia 1978.»
  7. ^ Armando Verdiglione (a cura di), Heinrich Institor (Krämer), Jakob Sprenger, 2ª ed., Milano, Spirali, 2006, ISBN 9788877706355. URL consultato il 23 settembre 2022 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2009).
  8. ^ Giordano Bruno, Le ombre delle idee, a cura di Antonio Caiazza, Milano, SPIRALI, 1988, ISBN 9788877704771. URL consultato il 23 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2022).
  9. ^ Giordano Bruno, CABALA DEL CAVALLO PEASEO, a cura di Carlo Sini, SPIRALI, ISBN 9788877704948. URL consultato il 23 settembre 2022.
  10. ^ Maud Mannoni, Educazione impossibile, su pegaso.comune.livorno.it, Feltrinelli Editore - Milano, 1974. URL consultato il 23 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  11. ^ Spirali pubblicherà le opere La rivoluzione del linguaggio poetico. L'avanguardia nell'ultimo scorcio del XIX secolo: Lautrémont e Mallarmé e Poteri dell'orrore. Saggio sull'abiezione
  12. ^ A cura di Mai Saroh Tassinari, FELIX GUATTARI, su filosofico.net. URL consultato il 23 settembre 2022 (archiviato il 25 febbraio 2021).
  13. ^ Jean Oury, Opere pubblicate da Spirali, su spirali.com. URL consultato il 23 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2009).
  14. ^ Jean-Joseph Goux, Freud, Marx : economia e simbolico, introduzione e cura di Armando Verdiglione, su Feltrinelli Editore - Milano, 1976. URL consultato il 23 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  15. ^ atti del Convegno Sessualità e politica edito da Feltrinelli[collegamento interrotto]
  16. ^ SPK/PF(H)* Collettivo Socialista di Pazienti Tavola cronologica – Un riassunto, su spkpfh.de. URL consultato il 23 settembre 2022 (archiviato il 9 maggio 2021).
    «25÷28 novembre 1975: 2000 partecipanti al Congresso di Psicanalisi con tema "Sessualità e Politica", svoltosi a Milano, aderiscono a un appello per l’immediata liberazione degli scioperanti di fame.»
  17. ^ Gilles Anquetil, "A Milan, le sage congrès de la folie", Les Nouvelles Littéraires, 16 dicembre 1976
  18. ^ Roger Dadoun, "A Milan F comme Folie", La Quinzaine littéraire, 16–31 dicembre 1976
  19. ^ Christian Descamps, "A Milan au congrès de psychanalyse on a débattu (vivement) de “Sexe et politique”", La Quinzaine littéraire, 1-15 gennaio 1976
  20. ^ Congres v Milanu, “Razprave problemi”, dicembre 1976
  21. ^ Robert Maggiori, "La 'Jet Society' psychanalytique reunie a Milan", Liberation, 9 dicembre 1976
  22. ^ Italianistica Online » 2004 » Cifrematica: di che cosa parliamo?
  23. ^ Enciclopedia Universale Rizzoli Larousse, Rizzoli, Milano, 1990
  24. ^ Luigi Mascheroni, il Giornale, 4 novembre 2007
  25. ^ Nicola Borzi, Etruria perde 26 milioni nel crack Verdiglione, in Il Sole 24 ORE, 29 dicembre 2015. URL consultato il 27 maggio 2017.
  26. ^ ARMANDO VERDIGLIONE AFFIDATO AI SERVIZI SOCIALI - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 27 maggio 2017.
  27. ^ "Pour Armando Verdiglione", Le Monde, 11 gennaio 1987
  28. ^ "Difendo Verdiglione", di Jean Daniel, direttore di Le Nouvel Observateur pubblicato da la Repubblica, 11 gennaio 1987
  29. ^ Caso verdiglione: martedi' 8 agosto, all'hotel nazionale in piazza montecitorio, a partire dalle ore 11.45, incontro internazionale sul tema: "il caso verdiglione". marco pann..., su radioradicale.it. URL consultato il 9 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2015).
  30. ^ Giorgio Battistini, I Radicali bocciano Pannella, su la Repubblica, 1º marzo 1987. URL consultato il 23 settembre 2022 (archiviato il 4 marzo 2016).
  31. ^ Proposta di Legge: Abrogazione dell'articolo 643 e modifica dell'articolo 640 del codice penale per l'abolizione del reato di circonvezione di persone incapaci (PDF), su legislature.camera.it, 10 maggio 1989. URL consultato il 23 settembre 2022 (archiviato il 20 gennaio 2022).
  32. ^ MILANO, 18 RINVII A GIUDIZIO PER LA VICENDA ' VERDIGLIONE' - Repubblica.it » Ricerca
  33. ^ NON PROFIT, VERDIGLIONE FA LO SPONSOR E LE ASSOCIAZIONI DANNO FORFAIT - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 27 maggio 2017.
  34. ^ Gianfrancesco Turano, Verdiglione spa, in Corriere Economia, 15/10/2007, p. 9
  35. ^ Radice Giancarlo, Verdiglione, ovvero come sposare lo sponsor e viver felici, su Corriere della Sera, 22 maggio 1995, p. 17. URL consultato il 23 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2015).
  36. ^ Frode da 3 miliardi. Indagato Verdiglione, su Corriere della Sera, 8 giugno 2011. URL consultato il 23 settembre 2022 (archiviato il 1º marzo 2022).
  37. ^ Luigi Ferrarella, «Conti sbagliati». Via i sigilli dalle ville di Verdiglione, su Corriere della Sera, 29 giugno 2011, p. 22. URL consultato il 23 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2015).
  38. ^ «Truffa», a giudizio Verdiglione, su Corriere della Sera, 24 maggio 2012, p. 23. URL consultato il 23 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  39. ^ Luigi Ferrarella, Frode fiscale, 9 anni a Verdiglione confiscati beni per 110 milioni, su Corriere della Sera, 24 dicembre 2015. URL consultato il 23 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2017).
  40. ^ Elisabetta Andreis, Lo psicanalista Verdiglione dai fasti degli anni ‘80 al ritorno in carcere, su Corriere della Sera, 5 ottobre 2018. URL consultato il 23 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2022).
  41. ^ sito dell'associazione diretta da Claudio Foti Archiviato il 26 giugno 2007 in Internet Archive.
  42. ^ 'Verdiglione fuori dall'Ateneo', su la Repubblica, 25 febbraio 2006. URL consultato il 23 settembre 2022 (archiviato il 3 marzo 2017).
  43. ^ Natalia Aspesi, IL CHIACCHIERATO VERDIGLIONE, su la Repubblica, 3 luglio 1985. URL consultato il 23 settembre 2022 (archiviato il 4 marzo 2016).
  44. ^ Analisi laica - Storici pettegolezzi - Una storia non scritta, forse non scrivibile, su analisilaica.it, 24 novembre 2012. URL consultato il 23 settembre 2022 (archiviato il 19 gennaio 2022).
  45. ^ Antonio Gnoli, ITALIAN GURU, su la Repubblica. URL consultato il 23 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2011).
  46. ^ Thomas Szaz, La battaglia della salute (PDF), Spirali, 2000, ISBN 8877705620. URL consultato il 30 maggio 2017 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2018).
    «L'Aids non è contagioso in nessun modo, non si trasmette né attraverso rapporti eterosessuali né attraverso rapporti omosessuali e neanche senza rapporti, non si trasmette in nessun modo; l'Hiv è un retrovirus che, secondo Dusberg, è innocuo." "Muoiono per via della cura. È la cura, che li ammazza."»

Bibliografia modifica

  • Armando Verdiglione, La mia industria. Dieci anni di scandalo e di verità, Rizzoli, Milano 1983.

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