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Cilice (in greco antico: Κίλιξ?, Kìlix) è un personaggio della mitologia greca. Figlio di Agenore il Re di Tiro e di Telefassa[1] (citata come Argiope da Igino)[2].

Cilice
Nome orig.Κίλιξ
Caratteristiche immaginarie
Sessomaschio

Mitologia modifica

Quando sua sorella Europa fu rapita da Zeus, suo padre Agenore lo inviò assieme ai suoi fratelli con il compito di trovarla dicendo loro di non tornare finché non ci fossero riusciti. I fratelli non riuscirono a trovare Europa, che era in realtà a Creta, così ognuno si disperse ed alcuni tra loro, stabilitisi in nuove terre lungo le coste del mediterraneo divennero eponimi e capostipiti di altri popoli[1]. Cilice, stabilitosi sulle coste meridionali dell'Anatolia divenne l'eroe eponimo della Cilicia e il capostipite dei Cilici[1].

In alcune versioni del mito, Cilice ebbe i figli Taso, eponimo dell'isola di Taso[1], e Tebe, eponima della città di Tebe[3].

La stirpe modifica

AGENORE
re di Tiro
Telefassa
Ares
Afrodite
Europa
Cilice
re di Cilicia
Fenice
re di Fenicia
CADMO
re di Tebe
Armonia
POLIDORO
re
di Tebe
Autonoe
Ino
Semele
Agave
LABDACO
re
di Tebe
Atteone
Melicerte
Dioniso
PENTEO
re
di Tebe
OCLASO
Meneceo
LAIO
re
di Tebe
GIOCASTA
Euridice
CREONTE
reggente 2 volte
EDIPO
re
di Tebe
GIOCASTA
EMONE
MENECEO
ETEOCLE
re
di Tebe
POLINICE
ANTIGONE
ISMENE

Note modifica

  1. ^ a b c d Pseudo-Apollodoro, Biblioteca, libro III. 1. 1.
  2. ^ Igino, Fabulae, 6 e 178".
  3. ^ Diodoro Siculo, Bibliotheca Historica, 5. 49. 3
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