Monsummano Terme

comune italiano
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Monsummano Terme è un comune italiano di 20 715 abitanti della provincia di Pistoia in Toscana.

Monsummano Terme
comune
Monsummano Terme – Stemma
Monsummano Terme – Bandiera
Monsummano Terme – Veduta
Monsummano Terme – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Provincia Pistoia
Amministrazione
SindacoSimona De Caro (PD) dal 10-6-2019
Territorio
Coordinate43°52′N 10°49′E / 43.866667°N 10.816667°E43.866667; 10.816667 (Monsummano Terme)
Altitudine20 m s.l.m.
Superficie32,62 km²
Abitanti20 715[1] (30-6-2022)
Densità635,04 ab./km²
FrazioniBizzarrino, Cintolese, Grotta Giusti, Le Case, Monsummano Alto, Montevettolini, Pazzera, Pozzarello, Vergine Dei Pini, Uggia, Violi
Comuni confinantiLarciano, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Serravalle Pistoiese
Altre informazioni
Cod. postale51015
Prefisso0572
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT047009
Cod. catastaleF384
TargaPT
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 1 695 GG[3]
Nome abitantimonsummanesi
PatronoMaria santissima della Fontenova
Giorno festivo9 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Monsummano Terme
Monsummano Terme
Monsummano Terme – Mappa
Monsummano Terme – Mappa
Posizione del comune di Monsummano Terme all'interno della provincia di Pistoia
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Territorio modifica

Il territorio comunale si trova nella parte centro-orientale della Valdinievole e si articola in tre aree: le colline del Montalbano, la pianura in gran parte urbanizzata e la zona umida del Padule di Fucecchio. Data la vicinanza con il Padule, riserva naturalistica importante per la ricchezza della flora e della fauna e luogo di incontro per ammiratori del birdwatching, i corsi d'acqua sono molto brevi e si ricorda soltanto il torrente Candalla, che scorre nel centro cittadino (ove si trova in buona parte interrato dalle urbanizzazioni; si noti che il più grande parco pubblico cittadino, il "Parco Orzali", è in realtà una cassa di espansione idrica di questo piccolo corso d'acqua). Di particolare evidenza è il colle di Monsummano Alto che culmina a circa 340 metri sul livello del mare ed è caratterizzato dalla presenza di cave, ormai in disuso, che hanno conferito al fronte della montagna una innaturale ripidità.

Storia modifica

In epoca etrusco-romana tutta la Valdinievole doveva essere un luogo per lo più di transito, con alcuni luoghi di sosta sacri, come testimonia un bronzetto del III secolo a.C. di Ercole promachos, trovato nel 1887 a Castelmartini ed oggi al Museo della città e del territorio. Risalgono all'epoca romana alcuni siti archeologici (Villa San Paolo al Pozzarello, di Vaiano e Segalare), alle pendici del Monte Albano.

L'insediamento del castello di Monsummano Alto è documentato dal 1260, ma con tutta probabilità esisteva dal secolo precedente, o, secondo alcune considerazioni sulla topologia, all'epoca longobarda. Il castello fu al centro delle lotte tra fiorentini e lucchesi, con la definitiva conquista da parte dei primi nel 1331. La zona pianeggiante era invece paludosa (ne rimane memoria nel vicino padule di Fucecchio), e solo nella seconda metà del XVI secolo, con la costruzione delle varie fattorie e ville granducali nella zona, se ne avviò la bonifica, che permise l'insediamento umano.

La città bassa risale soprattutto al XVII secolo, quando, dopo la miracolosa apparizione della Vergine del 9 giugno 1573, il Granduca Ferdinando I fece avviare la costruzione del Santuario della Madonna della Fontenova (1602-1605) e di altri edifici destinati all'accoglienza dei pellegrini, come l'Osteria dei Pellegrini, oggi sede del Museo della città e del territorio.

Nel corso del XIX secolo Monsummano Terme sviluppò una certa importanza a livello politico e letterario, grazie all'apporto di Ferdinando Martini, la cui ultima dimora è oggi sede del Museo di arte contemporanea e del Novecento, e di Giuseppe Giusti, poeta facente parte della schiera dei "favorevoli all'Italia Unita", di cui oggi si conserva la casa natale e un monumento commemorativo al centro della piazza a lui dedicata che, particolarmente, rivolge "le spalle" alla chiesa, simboleggiando la sua avversione per il clero.

Al plebiscito del 1860 per l'annessione della Toscana alla Sardegna i "sì" non ottennero la maggioranza degli aventi diritto (708 su totale di 1 674), sintomo dell'opposizione all'annessione[4].

Nel corso della seconda guerra mondiale, Monsummano fu uno dei comuni toscani designati come luogo di internamento civile per ebrei stranieri.[5] Vi soggiorna per un breve periodo nel 1941 una coppia di ebrei fiumani, prima di essere trasferiti a Montecatini Terme.[6] Dopo l'8 settembre 1943 e la nascita della Repubblica Sociale Italiana, giungono a Monsummano anche altri ebrei, sfollati dalle città a causa dei bombardamenti, ma anche nel tentativo di sfuggire agli arresti e alle deportazioni. Già a primi di novembre 1943 vi vengono arrestati i 6 componenti della famiglia Melli (nonni, genitori e due bambini piccoli) provenienti da Firenze; il 14 febbraio 1944 la stessa sorte tocca al ferrarese Carlo Levi.[7] Fu uno dei nuclei maggiori di ebrei deportati dalla provincia di Pistoia.[8] Nessuno di loro sopravviverà alla prigionia.

Monsummano, oltre che essere stata per tempo al centro di uno dei più importanti distretti calzaturieri italiani (dagli anni venti del Novecento) è anche, dal XIX secolo, città termale con due grotte naturali: la Grotta Giusti e la Grotta Parlanti, quest'ultima da poco in fase di rinnovamento in seguito alla chiusura per cessata attività. La città, dopo aver subito un flusso emigratorio con l'avvento del fascismo (quando partì la famiglia di Yves Montand), divenne luogo di immigrazione negli anni 1951-1961, soprattutto dal Sud Italia (Basilicata e Campania), passando rapidamente da 9 708 abitanti (nel 1951) a 11 631 (nel 1961), grazie all'attrazione del settore calzaturiero.

Simboli modifica

«Stemma partito: nel primo d'argento, al monte all'italiana di sei cime di verde (3, 2, 1) cimato da una mano appalmata sinistra al naturale; nel secondo pure di argento al monte di sei cime di nero (3, 2, 1), sormontato da una lista bifida di rosso. Ornamenti esteriori da Città.»

Lo stemma di Monsummano Terme, riconosciuto con decreto del capo del governo del 28 febbraio 1930[9], contiene i simboli semplificati degli antichi territori di Monsummano e Montevettolini, riuniti nel 1775 dal Granduca di Toscana Pietro Leopoldo di Lorena in un nuovo Comune denominato Due Terre. Nell'antico emblema di Monsummano, documentato dal 1332, era raffigurato un monte sostenente una mano aperta a sua volta sormontata da un piccolo giglio di Firenze, ed era accostato da due leoni rampanti addossati; il monte sotto una mano è un'arma parlante ("mons sub manu"). Montevettolini aveva invece un monte accompagnato da una "scuffia", un berretto di panno che veniva legato sotto il mento con un nastro rosso — unico elemento rimasto dell'antico emblema — in riferimento all'antico nome del paese: Montescuffiano.[10]

Il gonfalone municipale è un drappo di azzurro concesso con regio decreto del 20 gennaio 1930.[9]

Onorificenze modifica

«Durante il secondo conflitto mondiale, la popolazione delle cittadine toscane, animate da fiera ostilità nei confronti del regime fascista, partecipava con eroica determinazione alla Resistenza e alla lotta partigiana. Oggetto di violenti bombardamenti e feroci rappresaglie da parte delle truppe tedesche, sopportava la perdita di numerose vittime civili e la distruzione di ingente patrimonio, dando esempio di eccezionale abnegazione ed amor patrio.»
— Territorio Toscano del Padule di Fucecchio (Comuni di Fucecchio, Monsummano Terme, Ponte Buggianese, Cerreto Guidi), 1944; Depositario di rappresentanza, Comune di Monsummano Terme[11]
— 29 luglio 1993[9]

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

 
Torre del castello di Monsummano Alto
 
Ingresso delle terme Grotta Giusti

Architetture religiose modifica

Architetture civili modifica

Architetture militari modifica

Aree naturali modifica

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

 
Monumento a Giusti

Abitanti censiti[12]

Etnie e minoranze straniere modifica

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 1 480 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Cultura modifica

Musei modifica

 
Teatro Yves Montand
 
Villa Renatico Martini

Geografia antropica modifica

Frazioni modifica

 
Montevettolini

La frazione più importante del comune è Cintolese seguita da Montevettolini, Pozzarello, Monsummano Alto, Bizzarrino, Grotta Giusti[13], Uggia, Pazzera e da altre due che sono quartieri di Monsummano stesso: Le Case e Vergin De' Pini.

Infrastrutture e trasporti modifica

Strade modifica

Il paese è collegato, attraverso la vicina uscita di Montecatini Terme, a 2 km dal centro cittadino, con l'autostrada Firenze-Mare, distante 37 km da Firenze, 55 da Pisa, 28 da Lucca e 12 da Pistoia; l'abitato si svolge lungo la ex strada statale 436 Francesca che raggiunge Fucecchio in provincia di Firenze. Lungo quest'ultima arteria è in costruzione una circonvallazione che permetterà di collegare la Valdinievole attraverso la ex statale 435 Lucchese senza creare eccessivo traffico nel centro cittadino.

Ferrovie modifica

Monsummano Terme non possiede una linea ferroviaria né una stazione sul proprio territorio, ma la vicina stazione in territorio montecatinese serve entrambi i comuni; la stessa, denominata Montecatini Terme-Monsummano, risulta lontana 3 km dal centro.

Fino al 1938 Monsummano costituiva il capolinea orientale della tranvia Lucca-Monsummano, che svolgeva servizio passeggeri e merci. I tram si attestavano presso uno slargo presente in via Giacomo Matteotti, all'altezza dell'attuale sede della Caritas.

Mobilità urbana modifica

Il trasporto pubblico locale è gestito da CTT Nord. Monsummano rappresenta un importante punto d'interscambio tra le linee di Pistoia e Di Pescia-Montecatini Terme.

Amministrazione modifica

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
20 giugno 1985 6 giugno 1990 Marcello Bonfanti Partito Comunista Italiano Sindaco [14]
6 giugno 1990 24 aprile 1995 Marcello Venier Partito Comunista Italiano, Partito Democratico della Sinistra Sindaco [14]
27 aprile 1995 14 giugno 1999 Marcello Venier Partito Democratico della Sinistra Sindaco [14]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Giuliano Calvetti centro-sinistra Sindaco [14]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Giuliano Calvetti centro-sinistra Sindaco [14]
8 giugno 2009 27 maggio 2014 Rinaldo Vanni centro-sinistra Sindaco Primo mandato [14]
27 maggio 2014 10 giugno 2019 Rinaldo Vanni lista civica: passione amaranto, PD, UdC, PSI, IdV Sindaco Secondo mandato [14]
10 giugno 2019 in carica Simona De Caro PD, liste civiche: Cambio passo, Insieme per Sindaco [14]

Gemellaggi modifica

Sport modifica

Hanno sede nel comune la società di calcio A.S.D. Intercomunale Monsummano 1921 (attualmente militante nella Prima Categoria toscana) e la squadra di pallacanestro A.S.D. Shoemakers Basket (attualmente militante in Serie C).

Impianti sportivi modifica

Il principale polo sportivo comunale è situato intorno alla piazza cittadina intitolata a Sandro Pertini e comprende impianti di vario genere: lo stadio dedicato a Roberto Strulli, il palasport dedicato a Gianluca Cardelli, piscine coperte e scoperte, una palestra ed alcuni campi da calcetto. Altre strutture sportive presenti nel comune sono il campo sportivo intitolato ad Ezio Loik e il club golfistico Golf Montecatini (in località Vergin Chiusa) che, nonostante riporti il nome del vicino comune, è in territorio monsummanese.

Note modifica

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Nidia Danelon Vasoli, Il plebiscito in Toscana nel 1860, Firenze, Olschki, 1968, in cui si fa riferimento anche al casi di Castiglion Fibocchi e Radda in Chianti
  5. ^ Ebrei stranieri internati in Italia.
  6. ^ Dopo l'8 settembre 1943, il marito Alessandro Weiller perirà nei campi di sterminio, mentre la moglie Mjriam Moevorah riuscirà a sfuggire all'arresto.
  7. ^ Si tratta dei coniugi Giulio Melli e Giuseppina Coen, fiorentini, sfollati, ambedue di 74 anni; il loro figlio Elio di 39 anni e sua moglie Vilma Finzin di 33 anni; i fratellini Sergio e Giuliano Melli rispettivamente di 10 e 3 anni. Assieme a Carlo Levi, monsummanese, 72 anni, vennero tutti internati al campo di Fossoli e da lì inviati ad Auschwitz senza fare ritorno. Cfr. Valeria Galimi, "Arresti in provincia di Pistoia", in Enzo Collotti (a cura di), Ebrei in Toscana tra occupazione tedesca e RSI (Roma: Carocci, 2007), pp. 193, 199; e Vasco Ferretti, La resistenza nel pistoiese e nell’area tosco-emiliana, 1943-1945 (Firenze: Consiglio regionale della Toscana, 2018), p.46.
  8. ^ Gli 85 ebrei deportati dalla provincia di Pistoia risultano così ripartiti: Montecatini Terme (22), Borgo a Buggiano (18), Prunetta (9), Cutigliano (7), Serravalle Pistoiese (7), Monsummano Terme (7), Agliana (7), Lamporecchio (3) e San Baronto (1), Larciano (2), Pescia (2). Cfr. Valeria Galimi, op.cit., pp. 231-240, e CDEC Digital library.
  9. ^ a b c Monsummano Terme, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 16 dicembre 2021.
  10. ^ Monsummano Terme, su araldicacivica.it.
  11. ^ Brevetto (PDF) [collegamento interrotto], su comune.monsummano-terme.pt.it. URL consultato il 4 novembre 2012.
  12. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  13. ^ Nucleo abitato sorto attorno alla grotta
  14. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN150814405 · SBN UFIV090125 · SBN MUSL002285 · WorldCat Identities (ENviaf-150814405
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