Cisano sul Neva

comune italiano

Cisano sul Nèva (Cisan in ligure[4]) è un comune italiano di 2 112 abitanti[1] della provincia di Savona in Liguria.

Cisano sul Neva
comune
Cisano sul Neva – Stemma
Cisano sul Neva – Bandiera
Cisano sul Neva – Veduta
Cisano sul Neva – Veduta
La parrocchiale di Santa Maria Maddalena nel borgo cisanese
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Provincia Savona
Amministrazione
SindacoMassimo Niero (lista civica "Futuro e tradizione") dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Data di istituzione1861
Territorio
Coordinate44°05′14.36″N 8°08′42.07″E / 44.087322°N 8.145019°E44.087322; 8.145019 (Cisano sul Neva)
Altitudine52 m s.l.m.
Superficie12,27 km²
Abitanti2 112[1] (31-5-2022)
Densità172,13 ab./km²
FrazioniCenesi, Conscente, Martinetto, Pianboschi
Comuni confinantiAlbenga, Arnasco, Balestrino, Ceriale, Zuccarello
Altre informazioni
Cod. postale17035
Prefisso0182
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT009025
Cod. catastaleC729
TargaSV
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona C, 1 310 GG[3]
Nome abitanticisanesi
Patronosanta Maria Maddalena
Giorno festivo22 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cisano sul Neva
Cisano sul Neva
Cisano sul Neva – Mappa
Cisano sul Neva – Mappa
Posizione del comune di Cisano sul Neva nella provincia di Savona
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Il borgo, a forma quadrangolare, sorge nella valle del torrente Neva poco prima della confluenza del corso d'acqua con il torrente Pennavaira. Adiacente a quest'ultimo rio sorge la frazione di Conscente, dominata dal castello medievale, mentre la seconda frazione, Cenesi, è ubicata in una piccola valle laterale.

Storia modifica

 
Antica porta del centro storico cisanese

Tracce e testimonianze d'epoca romana nel territorio di Cisano sul Neva (fundus Caesiani) sono visibili nei resti del mozzato monumento funebre, datato al II secolo, che impropriamente è conosciuta come la torre dei Saraceni. Il successivo borgo di Chiusano, così viene storicamente denominato nei carteggi (Clusanium, in latino), venne quindi compreso nel X secolo nella marca degli Aleramici e, dal 1091, tra i possedimenti del marchese Bonifacio del Vasto.

Forse possedimento dei marchesi di Clavesana a partire dal XII secolo, nel corso del 1274[5] l'antico fondo di Cisano fu acquistato dal Comune di Albenga che impostò un nuovo borgo fortificato, a pianta quadrata con mura e torri circolari ai lati[5], sul modello urbanistico-militare dei centri di Villanova d'Albenga e Pogli (Ortovero)[5], in modo da fronteggiare il sempre più crescente dominio feudale della famiglia Clavesana nella valle del Neva e nella sottostante piana ingauna[5].

Amministrativamente fu quindi legato all'albenganese quartiere del Torlaro[5] (come i centri di Leca, Massaro e Coasco[5]). Verso la fine del trecento vengono ricostruite le mura del borgo, opera eseguita dal prete Serafino Mignano[6][7]. Nei secoli successivi ebbe ampie autonomie sotto dei Rettori[5] prima e, dal XVIII secolo, sotto due Consoli e sei Agenti scelti in base al censo[5]. Facente parte dei domini della Repubblica di Genova[5], il borgo di Cisano, così come centri vicini della valle, subì l'assedio delle truppe del Ducato di Savoia nel corso del 1672[5]. In una delle tante battaglie che videro contrapposti sabaudi e genovesi e i loro due stati confinanti, alla devastazione e al danneggiamento delle mura medievali, si aggiunse di li a poco anche un fenomeno alluvionale del torrente Neva che interessò il centro storico[5].

 
Il cinquecentesco castello di Conscente

Interessato dagli scontri tra le truppe austro-piemontesi e francesi correlati alla battaglia di Loano (1795)[5], con la successiva dominazione napoleonica il territorio di Cisano acquisì una propria autonomia amministrativa[5] rispetto alla municipalità ingauna rientrando dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, all'interno della Repubblica Ligure[5]. Dal 28 aprile del 1798[5] fece parte del I cantone, con capoluogo Albenga, della Giurisdizione di Centa e dal 1803[5] centro principale del IV cantone della Centa nella Giurisdizione degli Ulivi. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Montenotte[5].

Nel 1815 fu inglobato nella provincia di Albenga del Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861[5]; assunse l'attuale denominazione di Cisano sul Neva con Regio decreto del 1863[5]. Dal 1859 al 1926[5] il territorio fu compreso nel I mandamento di Albenga del circondario di Albenga facente parte della provincia di Genova; nel 1927[5] con la soppressione del circondario ingauno passò, per pochi mesi, nel circondario di Savona e, infine, sotto la neo costituita provincia di Savona[5].

Subisce gli ultimi aggiustamenti al territorio comunale nel 1929[8] quando le fu unito il soppresso comune di Cenesi e le due frazioni di Conscente e Martinetto dal comune di Zuccarello.

Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana Ingauna e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale nº 24 del 4 luglio 2008[9], fino al 2011 della Comunità montana Ponente Savonese.

Simboli modifica

 
 
Stemma

Nello stemma, tagliato d'argento e d'azzurro, sono raffigurate quattro torri quadrate di rosso, a rappresentare le quattro torri medievali poste in funzione difensiva agli angoli dell'abitato.

Gonfalone

«Drappo di bianco…[10]»

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

 
La torre Civica inglobata nelle mura medievali di Cisano sul Neva

Architetture religiose modifica

  • Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena nel centro storico di Cisano sul Neva. Di origine medievale[11], l'attuale struttura risalirebbe ad un rifacimento datato al XVII secolo[11], stessa datazione del campanile in stile barocco. Di fronte alla parrocchiale vi è la torre civica, con annesso orologio e campana che scandisce le ore, a sua volta ricavata[11] da un già esistente campanile in stile romanico-gotico inglobato nelle mura medievali.
  • Oratorio di San Bartolomeo nel centro storico di Cisano sul Neva, antica sede della parrocchiale del borgo[11].
  • Chiesa di San Calogero nei pressi del locale cimitero. Secondo la tradizione popolare fu edificata dai monaci benedettini provenienti dall'isola Gallinara nell'XI secolo[11]. La costruzione, di cui ancora si conservano tracce dello stile romanico, archi e lesene originali[11], probabilmente asservì quale luogo di ricovero ospedaliero[11].
  • Chiesa parrocchiale di San Nicola nella frazione di Cenesi.
  • Chiesa parrocchiale di Sant'Alessandro papa nella frazione di Conscente. Costruita pochi anni dopo il 1600[11], per la parrocchiale del borgo fu commissionata dal banchiere Ottavio Costa al pittore Guido Reni[11] una tela raffigurante la Decollazione di santa Caterina d'Alessandria, datata al 1606[11]. Tale opera fu in seguito trasferita[11] al museo diocesano di Albenga.
  • Oratorio di San Giovanni Battista nella frazione di Conscente. Lo stesso Ottavio Costa commissionò[11] per questo edificio il dipinto San Giovanni Battista, opera attribuita al Caravaggio[11], che in una data non precisata fu poi sostituito da una copia[11] e quindi trasferito nel museo della città ingauna[11].

Architetture militari modifica

Nel territorio di Cisano sul Neva sono ancora presenti le vecchie mura del borgo, quest'ultimo fortificato tra il 1274 e il 1288[5] dalla vicina Albenga, e le quattro torri poste agli angoli del centro storico. La stessa torre Civica, di fronte alla parrocchiale di Santa Maria Maddalena, ne è testimonianza.

Nella frazione di Conscente sorgono due testimonianze di presidi difensivi. Il primo, d'origine medievale[12], fu edificato durante la dominazione dei marchesi di Clavesana[12] sovrastante l'odierna località di Gombo, sul luogo localmente denominato come Paràgiu[12] e dove ancora insistono le tracce di un torrione[12].

Verso l'abitato di Conscente, invece, venne edificato nella seconda metà del XVI secolo[12] dalla famiglia Costa di Albenga[12] l'attuale struttura difensiva che si erge in una posizione sovrastante il borgo. Collegato "visivamente" ai due castelli di Zuccarello e Castelvecchio di Rocca Barbena[12], il "nuovo" castello di Conscente si presenta ben conservato con un mastio a forma quadrangolare, coronato di caditoie e garitte agli angoli della struttura[11]. Nel periodo napoleonico di fine Settecento ed inizio Ottocento il castello fu adibito a macello[13]. Nel corso del XIX secolo, dopo un restauro conservativo[13], fu aggiunta alla struttura la quadrata torre sul lato nord-ovest[13].

Sulla strada per Albenga si può scorgere la cosiddetta torre dei Saraceni, monumento funerario dell'Impero Romano databile intorno al II secolo[5].

Società modifica

 
Le mura del borgo in pietra di Cisano sul Neva

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[14]

Etnie e minoranze straniere modifica

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Cisano sul Neva sono 241[15], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[16]:

  1. Marocco, 146
  2. Romania, 23

Geografia fisica modifica

Fanno parte del territorio comunale le frazioni di Cenesi, Conscente, Martinetto e Pianboschi per una superficie territoriale complessiva di 12,27 km²[17].

Confina a nord con i comuni di Zuccarello e Balestrino, a sud con Albenga, ad ovest con Arnasco, ad est con Ceriale ed Albenga.

Economia modifica

Si basa principalmente sull'agricoltura, fiorente la produzione di olio d'oliva, vino e la coltivazione della frutta e ortaggi. Anche il turismo vacanziero è una importante voce, grazie anche alla scoperta, da parte della comunità di rocciatori-free climber del finalese, delle vallate restrostanti Cisano e delle loro pareti di roccia, soprattutto quelle della Val Pennavaire.

Infrastrutture e trasporti modifica

Strade modifica

Il territorio di Cisano sul Neva è attraversato principalmente dalla strada statale 582 del Colle di San Bernardo che permette il collegamento stradale con Zuccarello, a nord, e l'entroterra di Albenga a sud. Ulteriore arteria viaria è la provinciale 3 per la frazioni albenganesi di Salea e Campochiesa.

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
25 giugno 1985 30 maggio 1990 Sandro Mariano Democrazia Cristiana Sindaco
30 maggio 1990 25 luglio 1992 Sandro Mariano Democrazia Cristiana Sindaco [18]
16 settembre 1992 18 febbraio 1994 Marco Lengueglia Democrazia Cristiana Sindaco [18]
18 febbraio 1994 24 aprile 1995 Gianfranco Filadelli Democrazia Cristiana Sindaco
24 aprile 1995 6 luglio 1996 Marco Gerini lista civica Sindaco [18]
30 agosto 1996 18 novembre 1996 Comm. straord. [19]
18 novembre 1996 14 maggio 2001 Paolo Torrengo lista civica Sindaco
14 maggio 2001 30 maggio 2006 Paolo Torrengo lista civica Sindaco
30 maggio 2006 16 maggio 2011 Maria Eugenia Cassisi lista civica di centro-destra Sindaco
16 maggio 2011 30 aprile 2013 Maria Eugenia Cassisi Insieme per il paese
(lista civica di centro-destra)
Sindaco [18]
30 aprile 2013 26 maggio 2014 Raffaella Viscogliosi Comm. straord. [20]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Massimo Niero Futuro e tradizione
(lista civica)
Sindaco
27 maggio 2019 in carica Massimo Niero Futuro e tradizione
(lista civica)
Sindaco

Gemellaggi modifica

Cisano sul Neva è gemellata con:

Sport modifica

Calcio modifica

Note modifica

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  5. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x Fonte dal Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Artistiche, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 23 febbraio 2014.
  6. ^ J. Carbonara, Giovanni, Roma, 1981.
  7. ^ Josepha Costa Restano, Maria Celeste Paoli Maineri e Mario Marcenaro, La Cattedrale di Albenga, Albenga, Litografia Bacchetta, 2007.
  8. ^ Regio decreto 28 marzo 1929, n. 733
  9. ^ Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008
  10. ^ Cisano sul Neva, su araldicacivica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
  11. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p Fonte dal libro di Enzo Bernardini, Borghi nel verde. Viaggio nell'entroterra della Riviera Ligure delle Palme, San Mauro (TO), Tipografia Stige, 2003.
  12. ^ a b c d e f g Fonte dal sito istituzionale del Comune di Cisano sul Neva-Frazioni, su comune.cisanosulneva.sv.it. URL consultato il 24 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2014).
  13. ^ a b c Fonte dal sito turistico istituzionale della Provincia di Savona, su turismo.provincia.savona.it. URL consultato il 24 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  14. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  15. ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2019, su demo.istat.it. URL consultato il 19 agosto 2021.
  16. ^ Dati superiori alle 20 unità
  17. ^ Fonte dallo statuto comunale di Cisano sul Neva, su comune.cisanosulneva.sv.it. URL consultato il 23 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2014).
  18. ^ a b c d Si dimette dalla carica amministrativa
  19. ^ Nominato con Decreto del Presidente della Repubblica del 30 agosto 1996 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 219 del 18 settembre 1996
  20. ^ Nominato con Decreto del Presidente della Repubblica del 27 maggio 2013 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 133 dell'8 giugno 2013

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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