Cittadella (Pisa)

antica fortezza militare di Pisa

La Cittadella di Pisa, conosciuta un tempo come terzana o terzanaia, è un'antica fortezza eretta all'estremo delle mura di Pisa.

Cittadella
La Torre Guelfa e la Cittadella
Ubicazione
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
Regione  Toscana
CittàPisa
IndirizzoVia Nicola Pisano, 8
Coordinate43°42′52.94″N 10°23′23.84″E / 43.714706°N 10.389955°E43.714706; 10.389955
Mappa di localizzazione: Italia
Cittadella (Pisa)
Informazioni generali
Inizio costruzioneXIII secolo
Materialemattoni
Condizione attualerestaurata
Visitabile
Informazioni militari
Utilizzatore Repubblica di Pisa
Repubblica di Firenze
Ducato di Firenze
Bandiera del Granducato di Toscana Granducato di Toscana
Termine funzione strategicaXIX secolo
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Caratteristiche modifica

La Cittadella si trova nella parte di tramontana (a nord dell'Arno) all'estremo delle mura cittadine, verso il mare. Nei pressi della cittadella si trovavano, e se ne trovano tutt'oggi i resti, gli arsenali repubblicani e quelli medicei[1]. Da lì venivano varate le navi pisane: agli inizi del Duecento, infatti, in seguito alle numerose ed importanti vittorie riportate dalla sua flotta in tutto il bacino del Mediterraneo, la Repubblica Pisana riunì in unico ampio spazio le intense attività cantieristiche, chiamato in antichità terzanaia.

Delle strutture duecentesche oggi restano gli archi di mattoni inseriti nel muro di difesa lungo l'Arno, oltre alle trecentesche arcate tamponate dei capannoni.

Storia modifica

Inizialmente quest'area era esterna alle mura medioevali e fu inclusa solo a partire dal 1261.[2] Successivamente, sempre per fortificare quest'area di grande importanza militare, nel 1290 fu innalzata la torre Ghibellina nell'angolo sud-ovest[3] a protezione della strada lungo la riva del fiume e per il controllo degli accessi alla Porta Degathia. In corrispondenza di tale porta, trent'anni dopo fu realizzato il Ponte a Mare (crollato nel 1869 a causa di un'alluvione dell'Arno) di cui sopravvivono solo le imposte delle arcate e gli edifici fortificati a protezione degli imbocchi.[4]

 
Ponte a Mare o degazia nel 1868

La Porta Degathia, il cui nome significa "dogana", disponeva di anteporta e di un doppio ponte levatoio, le cui strutture sono ancora visibili internamente al fortilizio.[5]

Al momento della prima dominazione fiorentina (1406) i nuovi signori di Pisa trasformarono definitivamente le strutture dell'arsenale repubblicano demolendo le mura interne superstiti e realizzarono quella che successivamente sarebbe stata chiamata Cittadella Vecchia, per distinguerla dalla Cittadella Nuova, l'attuale Giardino di Scotto, edificata a partire dal 1440 nell'angolo opposto della città[6].

Ai primi anni del Quattrocento, durante la temporanea autonomia di Pisa, risale anche la costruzione dell'alta Torre Guelfa, cosiddetta in opposizione alla preesistente Torre Ghibellina, oggi ridotta a un rudere.[3]

Agli inizio del 1900 l'area era chiamata Piazza d'Armi e ospitava gli edifici delle divisioni 7º Reggimento Artiglieria, il 22º Reggimento Fanteria e un piccolo teatro.[7]

 
Una xilografia della Cittadella come appariva nel 1890.

Nel 1944 tutta l'area fu gravemente colpita dai bombardamenti da parte degli Alleati della Seconda guerra mondiale: gli edifici della cittadella furono completamente danneggiati dai bombardamenti. ad eccezione degli arsenali repubblicani dove crollò solo la copertura. La torre fu minata dai tedeschi in ritirata nel Luglio del 1944 e solo nel 1956 fu ricostruita.[6]. Tutta l'area della cittadella, una volta liberata dalle macerie, è stata oggetto di un progetto per il recupero ad opera di Giovanni Michelucci chiamato Parco galileiano. Tale progetto, in parte fallito, ha però restituito un'ampia zona verde alla città, usata anche sporadicamente per alcune manifestazioni e concerti.[8]

Oggi la Torre Guelfa è sporadicamente aperta al pubblico e da lì si gode una splendida vista della città. Inoltre nei resti della cittadella a lato della torre è presente un piccolo museo sulla luminara e sulla tradizione del gioco del ponte.

Anche gli arsenali repubblicani del 1200 sono stati completamente restaurati e vengono aperti in occasione di alcuni eventi.[9]

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ Enzo Lamassa, L'area della Cittadella Vecchia e gli Arsenali Repubblicani, in TuttoMondo, 15 novembre 2015. URL consultato il 5 marzo 2017.
  2. ^ La Terzanaia di Pisa - XIII-XIV secolo, su comune.pisa.it. URL consultato il 4 aprile 2018.
  3. ^ a b La Terzanaia di Pisa - La Torre Ghibellina e le mura occidentali, su comune.pisa.it. URL consultato il 4 aprile 2018.
  4. ^ La Terzanaia di Pisa - Il Ponte a Mare, su comune.pisa.it. URL consultato il 4 aprile 2018.
  5. ^ La Terzanaia di Pisa - La Porta Degathia, su comune.pisa.it. URL consultato il 4 aprile 2018.
  6. ^ a b Società storica Pisana (G. Gattiglia), Torre della Cittadella e Cittadella Vecchia, su turismo.pisa.it. URL consultato il 5 marzo 2017.
  7. ^ Piazza d'Armi, su associazionecentopisa.it. URL consultato il 13 aprile 2017.
  8. ^ La Terzanaia di Pisa - 1958, su comune.pisa.it. URL consultato il 14 aprile 2017.
  9. ^ Mattarella inaugura gli Arsenali Repubblicani: "Pisa importante per il Paese", in PisaToday, 17 ottobre 2015. URL consultato il 4 aprile 2018.

Bibliografia modifica

  • Gabriella Garzella, L'arsenale medievale di Pisa: primi sondaggi sulle fonti scritte, in Arsenali e città nell'Occidente europeo, Roma, NIS, 1987.
  • Marco Tangheroni (a cura di), Pisa e il Mediterraneo: uomini, merci, idee dagli etruschi ai Medici, Skira, 2003, ISBN 88-8491-520-1.
  • Giancarlo Severini, Note sulla prima Cittadella dei Fiorentini a Pisa, in Quaderno del Laboratorio Universitario Volterrano, 2005.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

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