Civico museo ingauno

museo di Albenga
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Il Civico museo ingauno è allestito dal 1933 presso il vecchio palazzo comunale di Albenga, in provincia di Savona, nel centro storico in via Nino Lamboglia. Le sale raccolgono importanti documenti epigrafici, cimeli e oggetti reperiti negli scavi archeologici presso Albenga e nel territorio circostante databili dall'età preromana al periodo medievale.

Civico museo ingauno
La torre del Palazzo Vecchio
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàAlbenga
IndirizzoVia Nino Lamboglia n°1 e Via Bernardo Ricci 24, 17031 Albenga
Coordinate44°02′57.64″N 8°12′46.85″E / 44.049344°N 8.213014°E44.049344; 8.213014
Caratteristiche
TipoArcheologico
FondatoriNino Lambroglia
Apertura1933
Visitatori5 000 (2022)
Sito web

Le sale modifica

Sala dei Consoli modifica

Nella sala denominata "dei Consoli", allestita nel pianterreno della torre comunale del Palazzo Vecchio, vengono conservati le principali testimonianze e reperti epigrafici dell'antica Albingaunum dell'epoca romana e bizantina. Tra i documenti dell'Impero Romano vi sono le iscrizioni di P. Aurelius Meleager del I secolo, di Valerius Severus del II secolo e la base onoraria di P. Mucius Verus databile alla fine del II secolo.

Di epoca bizantina è l'iscrizione di Honorata - quest'ultima moglie del conte e tribuno di Albenga Tzittano nel 568 - e longobarda dell'abate dell'isola Gallinara Marinaces - dell'VIII secolo - dove viene testimoniata il ritrovamento e la successiva sistemazione delle reliquie di san Calocero.

Primo piano modifica

Nel primo piano del vecchio palazzo comunale è conservata la grande planimetria dei rinvenimenti archeologici della romana Albingaunum con un saggio dei vari reperti romani rinvenuti. La grande sala, con un caratteristico soffitto del 1507, ospita inoltre teche e vetrine contenenti oggetti di epoca preromana riportati alla luce negli scavi effettuati nell'alta val Pennavaira, zona geografica tra la Liguria e il Piemonte incastonata nelle Alpi Marittime.

Qui è inoltre conservata la lapide di M. Valerius Braduanius Mauricus, su una stele di marmo rosa a forma di lira, rinvenuta dagli scavi effettuati nella locale cattedrale di San Michele Arcangelo.

La loggia comunale modifica

Nella loggia comunale è visibile l'affresco della Crocifissione, attribuito alla mano del pittore Giovanni Canavesio - dove sono ben raffigurati, tra l'altro, i due stemmi comunali di Albenga e Genova.

Qui sono conservati reperti di epoca romana, dell'alto medioevo e del medioevo. Databile alla dominazione romana è il puteale in marmo con decorazioni; al I secolo è invece attribuibile il pavimento a mosaico. Tra i reperti religiosi sono conservati la tomba a cappuccina detta "di San Calocero" - risalente al VI secolo e rinvenuta presso la basilica di San Calocero nella zona a sud di Albenga - e il sarcofago bizantino anch'esso del 500. Altri reperti sono le antiche unità di misura dotate dal Comune di Albenga in epoca medievale.

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