Claudio di Seyssel

arcivescovo, politico e scrittore savoiardo
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Claudio di Seyssel (Aix-les-Bains, 1458Torino, 1º giugno 1520) è stato un arcivescovo cattolico, giurista e letterato italiano, noto anche come primo traduttore in francese di Appiano, Tucidide, Pompeo Trogo ed Eusebio di Cesarea.

Claudio di Seyssel
arcivescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato1458 ad Aix-les-Bains
Deceduto1º giugno 1520 a Torino
 

Biografia modifica

Era il figlio naturale dell’omonimo maresciallo di Savoia e governatore di Piemonte, Claudio di Seyssel, e di Guglielma de la Motte.

Studiò giurisprudenza prima all'università di Torino e poi a Pavia con Giasone del Maino; a Torino divenne professore assumendo la cattedra del suo maestro Giacomino da San Giorgio.[1]

Dal 1501 al 1512 fu amministratore apostolico della diocesi di Lodi, per l'esilio inflitto al vescovo Ottaviano Maria Sforza. Durante tale periodo, promosse lavori di ammodernamento e restauro della cattedrale della città: ancor oggi la facciata con il nuovo rosone e le due nuove bifore è essenzialmente quella da lui voluta.

Già vescovo di Marsiglia, dal 1515, Claudio di Seyssel, in passato membro attivo della vita politica tra Savoia e Francia, venne indicato come uno dei possibili candidati al seggio arcivescovile di Torino dal duca di Savoia Carlo II, sotto la pressione della madre Bianca di Monferrato. L'11 maggio 1517, Claudio, rinunciando al titolo di vescovo di Marsiglia, fu trasferito all'arcidiocesi di Torino.

Attivamente impegnato nella conversione delle comunità valdesi delle valli montane, specie intorno a Pragelato, Claudio di Seyssel dedicò loro infinite attenzioni, prima di essere richiamato a Torino da Carlo II, che così lo nominava consigliere ducale. Quest'incarico limitò la sua attività pastorale, forse, ma certamente non la sua passione per lo scrivere: redasse infatti due volumi, tra cui un trattato dal titolo De Divina Providentia.

Il 17 maggio 1520 fece testamento e il 1º giugno morì. Il suo funerale fu celebrato con grande solennità per volontà di Andrea Provana, con la presenza del duca di Savoia. Nella sagrestia del Duomo di Torino vi è il suo sepolcro con monumento funebre, opera, risalente al 1526, dello scultore Matteo Sanmicheli.[2]

Tradusse per primo in francese la Storia romana di Appiano, la Guerra del Peloponneso di Tucidide, le Historiae Philippicae di Pompeo Trogo e la Storia ecclesiastica di Eusebio di Cesarea, anche se le sue traduzioni (eseguite dal latino) furono tutte pubblicate postume.

Opere modifica

 
Ritratto di Claudio di Seyssel, intento a scrivere, miniato al verso della prima carta de La Victoire du Roy contre les Véniciens, postincunabolo celebrativo della vittoria di Luigi XII nella battaglia di Agnadello.[3]
  • Speculum feudorum, Milano 1508.
  • La Victoire du Roy contre les Véniciens, Paris, Antonie Vérard, 1510.
  • La grant monarchie de France, A Paris, pour Regnault, 1519.
  • Adversus errores et sectam Valdensium disputationes, Parisiis, in aedibus Reginaldi Chaudiere, 1520.
  • Thucydide, L'Histoire de la guerre, qui fut entre les Peloponnesiens et Atheniens, translatee en langue Francoyse par feu messire Claude de Seyssel, A Paris, en l'hostel de maistre Iosse Badius, 1527.
  • Eusebe Cesarien, L'Histoire ecclesiastique translatee de Latin en Francois par messire Claude de Seysse, A Paris, par maistre Geofroy Tory de Bourges, 1532.
  • Appian Alexandrin, Des Guerres des Rommains livres XI, assavoir le Libyque, le Syrien, le Parthique, le Mithridatique, le Illyrien, le Celtique et cinq des Guerres civiles. Le tout traduict en Francoys par feu m. Claude de Seyssel, A Lyon, pour Antoine Constantin, 1544.
  • Trogue Pompee, Les Histoires uniuerselles, abbregees par Iustin historien, traslatees de Latin en Francois par Messire Claude de Seyssel, A Paris, de l'Imprimerie de Michel de Vascosan, 1559.

Stemma modifica

Immagine Blasonatura
Claudio di SeysselArcivescovo di Torino

Grembiato d'oro e d'azzurro a otto pezze[4]

Motto: Fran et leal

Note modifica

  1. ^ Paolo Rosso, SEYSSEL, Claudio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 92, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2018.  
  2. ^ Marziano Bernardi, Torino: storia e arte, Torino, Fratelli Pozzo, 1975, p. 84.
  3. ^ Biblioteca nazionale di Francia, Inventario: Vélins 2776, c. A1 v.
  4. ^ (LA) Historiae Patriae Monvmenta Edita Ivssv Regis Caroli Alberti: Scriptores Tomus IV.. 11, E Regio Typographeo, 1863, p. 1676. URL consultato il 20 aprile 2023.

Bibliografia modifica

  • Veronica Benzo, Claude de Seyssel e l'Italia, Catania, C.U.E.C.M., 2006.
  • Claude de Seyssel (c. 1450-1520). Écrire l'histoire, penser le politique en France à l'aube des temps modernes, sous la direction de Patricia Eichel-Lojkine, Rennes, Presses Universitaires de Rennes, 2010.
  • Federico Alessandro Goria, Fra rinnovamento e tradizione: lo «Speculum feudorum» di Claude de Seyssel, Milano, Giuffrè, 2010.
  • Giovanni Battista Semeria, Storia della chiesa metropolitana di Torino descritta dai tempi apostolici sino all'anno 1840, Torino, Fontana, 1840.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN44348043 · ISNI (EN0000 0001 2100 9889 · SBN BVEV018942 · BAV 495/37439 · CERL cnp01879820 · LCCN (ENn80103707 · GND (DE118796836 · BNE (ESXX1757819 (data) · BNF (FRcb12214243s (data) · J9U (ENHE987007276174805171 · CONOR.SI (SL233101155 · WorldCat Identities (ENlccn-n80103707