Clemente Primieri

militare italiano

Clemente Primieri (Torino, 12 maggio 1894Sanremo, 15 febbraio 1981) è stato un militare italiano.

Biografia modifica

Giovanissimo entrò in Accademia Militare di Modena, terminata la quale venne assegnato al 2º Reggimento artiglieria da montagna "Friuli". Inviato al fronte durante la prima guerra mondiale, nel 1916 venne nominato capitano per meriti di guerra.
Nel 1936, come tenente colonnello, partecipò alla campagna di Etiopia; nel 1937 fu nominato comandante del 28º Reggimento Artiglieria della 4 Divisione fanteria Livorno.

Con l’entrata in guerra dell’Italia nel giugno 1940 è nominato Capo Ufficio Informazioni del Gruppo d'armate Ovest e partecipa alle operazioni sul fronte francese. Dal 10 novembre viene trasferito al Comando della 3 Divisione Fanteria “Ravenna” quale Capo di Stato Maggiore quindi, con le stesse funzioni, al comando 5º Corpo d’Armata ed il 6 aprile 1941 partecipa all'invasione della Jugoslavia. Promosso generale di brigata il 1 gennaio 1942, dal 5 febbraio seguente, assume il comando Artiglieria dell’XI° Corpo d’Armata, quindi dal 15 ottobre è nominato Capo di Stato Maggiore del Comando Superiore Forze Armate della 2ª Armata (Supersloda), sostituendo il generale De Blasio inviato in Russia.
Dal 7 agosto 1943 fu nominato comandante facente funzioni della 44 divisione fanteria Cremona, stanziata in Corsica.

A seguito dell'armistizio dell'8 settembre 1943, rimasto fedele al Governo italiano divenuto cobelligerante con forze angloamericane, sempre al comando della Divisione di Fanteria "Cremona", la quale, rientrata in Sardegna, con la riorganizzazione delle Forze armate italiane avvenuta il 23 luglio 1944, si trasformò in Gruppo di Combattimento "Cremona".
Nei primi mesi del 1945 partecipò con il suo Gruppo - avendo alle sue dipendenze anche una Brigata partigiana, la 28ª Brigata Garibaldi "Mario Gordini" comandata da Bulow - ai combattimenti che contribuirono alla liberazione di diverse cittadine della Romagna, fino ad arrivare a Venezia il 2 maggio 1945.

Alla fine della guerra rimase al comando della nuova Divisione "Cremona", con sede a Torino.

Come generale passò al IV Corpo d'Armata alpino, diventandone Comandante dal luglio 1952 fino al 1954, per passare successivamente fino al 1957 al comando delle Forze Terrestri alleate Sud Europa, con sede a Verona.

Morì a Sanremo il 15 febbraio 1981. Giace nel cimitero di Camerlona (7 km a nord-ovest di Ravenna), insieme ai soldati del Gruppo di Combattimento "Cremona" caduti durante i combattimenti per la liberazione dell'Italia.

Onorificenze modifica

  Medaglia di bronzo al valor militare -monte Cristallo 12 ottobre 1915

  Croce al merito di guerra al valore militare - Pederobba 27 ottobre 1918

  Cavaliere dell'Ordine di Vittorio Veneto

Note modifica

  1. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato, su quirinale.it. URL consultato il 30 dicembre 2008.
  2. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato, su quirinale.it. URL consultato il 3 settembre 2011.
  3. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato, su quirinale.it. URL consultato il 30 dicembre 2008.

Bibliografia modifica

  • Clemente Primieri, Il Corpo Italiano di Liberazione, in "Trent'anni di storia italiana (1915-1945). Lezioni con testimonianze presentate da Franco Antonicelli", Torino, 1961 (poi 1975).
  • Roberta Zoli, Il gruppo di combattimento 'Cremona' 1943-1945, Bacchilega, Faenza, 2008.
  • Circolo filatelico (a cura di), Diario storico militare del gruppo di combattimento 'Cremona', Bacchilega, Faenza, 2009.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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