Clotilde García Borrero

attivista colombiana (1887-1969)

Clotilde García Borrero (o Clotilde Ucrós Durán; Neiva, 30 novembre 1887Engativá, 11 maggio 1969) è stata un'attivista colombiana per i diritti delle donne.

Clotilde García Borrero

Vita e opere modifica

Nacque il 30 Novembre del 1887 da Abelardo García Salas e María Inés Borrero Álvarez[1], sorella del governatore di Huila Joaquín García Borrero, sposò Carlos Ucrós Durán, dal quale ebbe otto figli tra cui Jaime Ucròs Garcia, che in Colombia fu cofondatore Movimiento Revolucionario Liberal[2]. Morì nel 1969 ad Engativa, nella fattoria di sua figlia Ines Ucrós García.

Secondo quanto sostenuto da Óliver Lis[3], pronipote di Clotilde, nell'opera biografica Clotilde García Borrero.Combatiente Feminista, Clotilde Garcia Borrero è riconosciuta come una combattente femminista tra le più importanti nella storia della Colombia, avendo ottenuto a partire dagli anni '30 le seguenti importanti conquiste:

  • il diritto ad ereditare e amministrare la proprietà ( con la legge 28 del 1932[4]);
  • l'ingresso per le donne colombiane nell'educazione secondaria e universitaria (con il decreto 1972 del 1933[5], e le leggi 1874 del 1932 e 227 del 1933[6])

Insieme con Josefina Valencia de Hubach e Esmeralda Arboleda de Uribe guidò il movimento per il suffragio femminile in Colombia, ottenendone il diritto con la legge 3 del 1954[7] sotto il regime di Gustavo Rojas Pinilla.

Note modifica

  1. ^ Clotilde García Borrero, su geni_family_tree. URL consultato il 6 febbraio 2021.
  2. ^ (ES) Jaime Ucrós: el huilense que cofundó el MRL, su Proclama del Cauca Noticias | Santander de Quilichao | Popayán, 2 dicembre 2018. URL consultato il 6 febbraio 2021.
  3. ^ Oliver Lis • it.knowledgr.com, su it.knowledgr.com. URL consultato il 6 febbraio 2021.
  4. ^ LEY 28 DE 1932, su www.suin-juriscol.gov.co. URL consultato il 6 febbraio 2021.
  5. ^ DECRETO 1972 DE 1933, su www.suin-juriscol.gov.co. URL consultato il 6 febbraio 2021.
  6. ^ DECRETO 227 DE 1934, su www.suin-juriscol.gov.co. URL consultato il 6 febbraio 2021.
  7. ^ (ES) Semana, Esmeralda Arboleda, la pionera olvidada, su Semana.com Últimas Noticias de Colombia y el Mundo, 16 settembre 2015. URL consultato il 6 febbraio 2021.

Altri progetti modifica