Codice DX
Il codice DX (Digital IndeX), è un sistema studiato per le pellicole 35 mm per l'impostazione automatica della sensibilità ISO tramite sensori appositi nel vano rullino della fotocamera e placche di contatto sul caricatore.

StoriaModifica
Introdotto nel 1983 da Kodak[1], questo sistema consente di evitare errori di esposizione dovuti alla dimenticanza di tarare l'esposimetro sulla sensibilità della pellicola in uso.
I caricatori muniti di codice DX presentano, oltre ad un codice a barre, delle placche disposte a seconda della sensibilità (va detto che questo sistema informa la macchina anche del numero di pose e della latitudine di esposizione). Le placche vengono lette da appositi sensori presenti nel vano portapellicola della macchina.
Fotocamere di alto livello consentono anche una regolazione manuale degli ISO, utile se il rullino è privo delle placche (ad esempio vecchi rullini ribobinati artigianalmente in camera oscura). Quelle di basso livello (sia SLR che compatte) non consentono una regolazione manuale, quindi si è "costretti" a lasciare alla macchina la taratura ISO. Se viene inserito un caricatore sprovvisto di codice DX, generalmente la pellicola viene riconosciuta come 100 ISO.
le fotocamere non professionali presentano alcune limitazioni anche nella lettura del codice DX, e non sono in grado di acquisire tutte le informazioni rappresentate dal codice stesso. Ciò spiega, ad esempio, come mai molte di queste macchine fotografiche non accettino correttamente pellicole più veloci di 3200 ISO, nonostante la massima sensibilità supportata dallo standard DX sia di 5000 ISO.
L'avvento del codice DX non ha rotto la compatibilità con le macchine prodotte prima, i rullini codificati funzionano esattamente come i rullini "vecchi" anche nella macchine prive dei sensori (perché nate prima di questo sistema). Semplicemente non avendo i sensori, la sensibilità va comunque impostata a mano.
NoteModifica
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