Colchicum

genere di piante della famiglia Colchicaceae

Colchicum L. è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Colchicaceae.[1]

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Colchicum
Colchicum speciosum
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
Ordine Liliales
Famiglia Colchicaceae
Genere Colchicum
L.
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Ordine Liliales
Famiglia Liliaceae
Genere Colchicum
Specie

Tassonomia modifica

Il genere comprende le seguenti specie:[1]

In Italia esistono sei specie[2]:


Avvelenamento modifica

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  VELENOSO MORTALE. Contiene colchicina[3].

Si tratta di specie assai velenose[3], alle cui tossine mortali non esiste antidoto. I rischi di avvelenamento sono spesso da ascrivere alla forte somiglianza dei fiori con quelli del genere Crocus che fioriscono a fine inverno, con cui vengono facilmente confusi.[4] Della specie Colchicum autumnale che fiorisce a ottobre, bastano pochi milligrammi (erbette per fare risotto), per essere mortali per l'uomo[5].

Si sono riscontrati casi di cefalea, vomito, diarrea, convulsioni e fenomeni asfittici. Per quanto riguarda il suo meccanismo d'azione mentre rallenta le ossidazioni, inibisce il cumulo delle scorie. Utilizzato prevalentemente contro la gotta, trova applicazione come analgesico, colagogo e antimicotico. È assorbito lentamente dall'organismo.[senza fonte]

Coltivazione modifica

È facile trovarlo in coltivazione e sono stati creati anche molti ibridi e cultivar ornamentali[6].

Colchicum tra storia e leggenda modifica

Questa tipologia floreale, nota come la Freddolina, è stata spesso oggetto di numerose tradizioni orali diffuse nelle Dolomiti e nella lontana Colchide sul Mar Nero. Le saghe di origine nordica vogliono derivi da frammenti di una preziosissima gemma denominata "Ametista Fiammante", contesa da due popoli di Geni dell'Alpe. Esausta della guerra, una principessa, figlia di uno dei re che si scontravano, fece cadere la gemma in una valle e la stessa si frantumò trasformandosi in tanti fiori violacei. Una cosa particolare, come nota Tullia Rizzotti, è che sulle Dolomiti è veramente presente l'ametista.[senza fonte]

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Colchicum, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 28 novembre 2021.
  2. ^ Rizzotti Tullia, Sboccia un bouquet nel prato, in Gardenia, nº 54, ottobre 1988, pp. 42-43
  3. ^ a b Veleno di colchico, su tuttogreen.it.
  4. ^ Colchicum autumnale ha sei stami, mentre Crocus sativus ne ha tre; importante fattore di distinzione è il periodo di fioritura, primaverile nei Crocus e tardo-estiva/autunnale nei Colchicum.
  5. ^ https://www.ilsussidiario.net/autori/davide-giancristofaro-alberti, Morto dopo aver ingerito zafferano bastardo/ Pensava di aver raccolto aglio selvatico, su IlSussidiario.net, 7 aprile 2021. URL consultato il 17 aprile 2021.
  6. ^ Rita, Colchicum: Coltivazione e Cura del Colchico, bello e velenoso, su L'eden di Fiori e Piante. URL consultato l'8 ottobre 2022.

Bibliografia modifica

  • Rizzotti Tullia, Sboccia un bouquet nel prato, in Gardenia, nº 54, ottobre 1988, pp. 38–45.
  • voce COLCHICO, in Grande Enciclopedia Medica Curcio, Roma, Curcio editore, 1973.
  • Bertoldi, Vittorio, Un ribelle nel regno de' fiori: i nomi romanzi del colchicum autumnale attraverso il tempo e lo spazio, L. S. Olschki, 1923.
  • Pietro Savi, Sulla vegetazione del Colchicum autumnale e sulle piante a generazioni alternanti Milano, Guglielmi, 1857.
  • Paul Celan, in ‘La sabbia delle urne’, appare “colchico” nella poesia: Ricordo di Francia. Pag.85, Ed. Einaudi 2016.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 22931 · LCCN (ENsh92005214 · BNF (FRcb13752662h (data) · J9U (ENHE987007534494405171
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