Colle della Pelouse

valico delle Alpi cozie

Il Colle della Pelouse (2.797 m s.l.m. - Col de Pelouse in francese) è un valico alpino situato sul confine italo-francese. Si trova nelle Alpi Cozie sullo spartiacque tra la Val di Susa e l'alta Moriana. Il versante italiano ricade nel comune di Bardonecchia (TO), quello francese nel dipartimento della Savoia. Il termine Pelouse in francese significa prato.

Colle della Pelouse
Il versante italiano del colle
StatiBandiera dell'Italia Italia
Bandiera della Francia Francia
Regione  Piemonte
  Rodano-Alpi
Provincia  Torino
Stemma Savoia
Località collegateBardonecchia
Avrieux
Altitudine2 797 m s.l.m.
Coordinate45°08′31″N 6°44′54″E / 45.141944°N 6.748333°E45.141944; 6.748333
Altri nomi e significatiCol de Pelouse
Infrastrutturasentiero
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Colle della Pelouse
Colle della Pelouse

Descrizione modifica

 
Dettaglio del Bivacco LXIII

Il valico si apre tra la Cima Gardiola (a sud-ovest, 3.140 m) e la Roche du Cloin (a nord-est, 2887 m), una serie di rilievi che lo separano dal Passo Balpore (2.854 m) e dalla Pierre Menue. Sul lato francese a breve distanza del colle è situato laghetto chiamato Lac de Pelouse, mentre sul lato italiano si trovano, addossati ad una paretina, i ruderi di un ricovero militare (il Bivacco LXIII) che faceva capo al Caposaldo Rochemolles.

Secondo la classificazione orografica SOIUSA il colle separa la Cresta Gran Vallone-Punta del Fréjus dal Sottogruppo della Pierre Menue, i due sottogruppi che compongono il Gruppo della Pierre Menue.[1]

Accesso al colle modifica

 
Alpinisti al colle attorno all'inizio del XX secolo

Dal lato italiano il colle è raggiunto da sentiero militare che si stacca dallo sterrato in destra orografica del lago di Rochemolles; sul lato francese il sentiero scende agli Chalet di Vallon; di qui, superato il Pont de St.Anne, si può poi raggiungere la RN6 e il fondovalle.[2]

Dal colle svoltando a sud-ovest per tracce di sentiero su terreno roccioso-detritico è possibile salire alla Cima Gardiora (3.140 m). Il lato opposto della cresta spartiacque, non difficile fino al Passo Balpore, diventa invece alpinisticamente impegnativo proseguendo verso la Pierre Menue.[2]

Note modifica

  1. ^ Sergio Marazzi, Atlante Orografico delle Alpi. SOIUSA, Pavone Canavese, Priuli & Verlucca, 2005.
  2. ^ a b Roberto Aruga, Pietro Losana, Alberto Re, Alpi Cozie settentrionali, Milano, CAI-TCI, 1985, pp. 281-283, ISBN non esistente.

Bibliografia modifica

Cartografia

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