Colli Euganei

gruppo di rilievi
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I Colli Euganei sono un gruppo di rilievi collinari di origine vulcanica, creati dai coni o dalle colate laviche dei vulcani, caratterizzati da forme e altezze quanto mai eterogenee, che sorgono, pressoché isolati, sulla pianura veneta centrale, a sudovest di Padova, occupando un'area dal perimetro approssimativamente ellittico di quasi 22 000 ettari[1], tutelato dal Parco regionale dei Colli Euganei che, istituito nel 1989, divenne il primo parco regionale del Veneto.

Colli Euganei
Il monte Cinto ed il monte Lozzo visti dal monte Gemola
ContinenteEuropa
StatiBandiera dell'Italia Italia
Cima più elevataMonte Venda (601,33 m s.l.m.)
Lunghezza20 km
Larghezza10 km
Superficie186,94 km²
Età della catenaEocene
Tipi di rocceBasalto, trachite

Toponimo modifica

Il toponimo "colli Euganei" è stato coniato in tempi abbastanza tardi (tra il Due e il Cinquecento) prendendo spunto dall'aggettivo latino Euganeus che, se in origine rimandava agli Euganei, antichissima popolazione che occupava la zona prima dell'arrivo dei Veneti, in seguito fu impiegato come termine dotto con il significato di "padovano"[2][3].

Orografia modifica

La cima più elevata e nota è il monte Venda (601 m s.l.m.),[4] facilmente riconoscibile per essere uno dei siti di installazione dei ripetitori di segnali TV che coprono gran parte delle zone circostanti (province di Padova e Vicenza).

Di seguito l'elenco completo dei Colli Euganei:

Elenco delle cime dei Colli Euganei
Monte Altitudine in metri s.l.m.
Alto 182
Altore 366
Arrigon 200
Baiamonte 486
delle Basse 158
Bello 105
Calbarina 136
Castello di Calaone 316
Castello di Monselice 250
Castellone 207
del Castello o Cecilia 199
Cero 409
Ceva 255
Cinisella 130
Cinto 282
Croce 90
Faedo 299
Fasolo 301
Fiorin[5] 13
Frassanelle 62
Gallo 385
Gemola 281
Grande 474
delle Grotte 244
Lispida 94
Lonzina 234
Lovolo 34
Lozzo 324
della Madonna 523
Marco 350
Merlo 101
Monticello 27
Murale 231
Orbieso 330
Orsara 362
Ortone 168
Peraro 376
Pendice 304
Piccolo 316
Pirio 328
Ragno 62
Resino 165
Ricco 330
Rosso 174
Rua 416
Rusta 396
San Daniele 80
Santo 128
Sengiari 182
Solone 223
Spinazzola 115
Spinefrasse 202
Staffolo 97
delle Valli 184
Venda 601
Vendevolo 460
Ventolone 407
Zago 149

Geologia modifica

I Colli Euganei sono costituiti da circa un centinaio di elevazioni di origine vulcanica createsi in due fasi distinte a seguito delle tensioni che furono responsabili anche dell'innalzamento progressivo della catena alpina. Sono nati in seguito ad eruzioni sottomarine con effusioni di lava basaltica, durante l'Eocene superiore[6], cui ha fatto seguito nell'Oligocene, un'attività caratterizzata dai magmi viscosi, che ha condotto alla formazione di depositi di trachite. Questi fenomeni sono avvenuti circa 30 milioni di anni fa.

Clima modifica

Il clima dei Colli Euganei è condizionato dalla loro orografia: i versanti esposti a sud godono di un maggiore soleggiamento rispetto a quelli posti a nord. Sui Colli è inoltre meno accentuato il fenomeno dell'inversione termica notturna rispetto alla pianura. Di contro però, sui Colli Euganei vi è maggiore ventilazione e minore umidità: ciò grazie all'altitudine ed anche alla scarsa urbanizzazione, che lascia molto spazio alle aree verdi che rinfrescano notevolmente la zona.

L'autunno è fresco e piovoso e col diminuire delle ore di luce la natura si tinge di colori accesi. In inverno I Colli presentano un clima leggermente meno rigido rispetto alla pianura; tuttavia spesso vengono raggiunti da venti molto freddi che incanalano, tra valli e conche, cuscini di aria fredda persistenti che portano temperature di diversi gradi sotto lo zero e notevoli gelate. Da notare inoltre che, nonostante la modesta altitudine, i Colli Euganei ricevono spesso considerevoli precipitazioni nevose[7]. La primavera presenta ancora recrudescenze invernali ma, con l'avanzare della stagione, le temperature si fanno miti e la natura rinasce, sfoggiando colorazioni disparate. In estate la temperatura è elevata seppur mitigata dall'altitudine e da un modesto tasso di umidità. La calura è spesso attenuata da temporali che possono anche risultare particolarmente violenti e portano forti raffiche di vento, piogge consistenti ed intense grandinate.

Ambiente modifica

Flora modifica

La flora dei Colli Euganei è caratterizzata da un sorprendente numero di specie. La diversa origine e composizione dei terreni, l'accidentata e singolare morfologia dei rilievi (responsabile, fra l'altro, di microclimi contrastanti), l'isolamento da altri gruppi montuosi e le alterne vicende climatiche, legate ai cicli glaciali e al periodo postglaciale, rendono i colli Euganei un'isola naturalistica complessa, dove vivono a stretto contatto sia specie d'ambiente caldo arido (termofile), sia a carattere montano o submontano (microterme). Così, in base alla natura e alla composizione del terreno e alle diversità climatiche si possono individuare le seguenti tipologie di associazioni vegetali:

  • Macchia mediterranea: è costituita da una fitta vegetazione di piante a basso fusto, in prevalenza sempreverdi, come il leccio, il corbezzolo, l'erica arborea, il cisto, il terebinto, la ginestra e l'asparago pungente. A questo tipo di vegetazione è riconducibile anche il fico d'India nano (Opuntia humifusa), originario degli altopiani dell'America centrale e rintracciabile in aree particolarmente soleggiate, come il Monte Ceva di Battaglia, la Rocca di Monselice e il Monte della Madonna presso Teolo.
  • Zone prative: sono diffuse nella parte meridionale dei Colli, sugli anfratti calcarei tra Valle San Giorgio, Baone ed Arquà, quest'ultima una località poi rinominata Arquà Petrarca, dal celebre poeta e scrittore italiano del XIV secolo Francesco Petrarca, che vi dimorò negli ultimi anni della sua vita[8]. I prati sono molto aridi e pressoché privi dello strato di humus derivano dall'abbandono di pascoli e terreni poco produttivi, denominati localmente "vegri". Nelle zone di più recente abbandono predominano le specie erbacee, tipiche dei climi secchi, come le graminacee, mentre nelle aree abbandonate da lungo tempo, sono ravvisabili arbusti e cespugli come il biancospino, il pruno spinoso, la rosa di macchia, il ginepro, il viburno e la ginestra, a quali subentrano la roverella, il carpino nero e l'orniello. In questo habitat vive l'unica specie che prende il nome dalla città di Padova, Haplophyllum patavinum, la Ruta padovana, scoperta ad Arquà Petrarca nel 1722 e che sui colli Euganei, unico luogo in Italia, trova il punto più occidentale della sua area di crescita.
  • Bosco di castagno: si sviluppa sui versanti vulcanici rivolti verso nord, su terreno siliceo e profondo. Il sottobosco è costituito da numerose specie erbacee a fioritura precoce come il bucaneve, l'elleboro, il narciso e i rari giglio martagone e giglio di San Giovanni, tipici dei climi umidi.
  • Bosco di querce termofile: copre parte dei versanti esposti a sud, su terreno asciutto e poco profondo, di composizione calcarea. Il querceto è aperto e luminoso e si presenta come una boscaglia mista dove alla roverella si affiancano l'albero di Giuda, il bagolaro, il ciavardello e lo scotano, mentre il soffice sottobosco è ricco di humus e racchiude il biancospino, l'erica, il ginepro e il ligustro.
  • Boscaglia di robinia: rappresenta una associazione vegetale introdotta dall'uomo, agli inizi del Seicento. La robinia, utilizzata come specie ornamentale, è originaria delle coste del Nord America ed ha nel tempo sostituito il castagneto e il querceto autoctoni. La boscaglia di robinia comprende poche altre specie arboree e cespugli, come il sambuco e i rovi, come il suo sottobosco, impoverito dall'intenso sfruttamento di tali aree.

Fauna modifica

Scomparsi già nell'antichità i grandi animali, la fauna dei Colli Euganei è al giorno d'oggi costituita prevalentemente da piccoli mammiferi, rettili, anfibi ed uccelli. Tra i carnivori vi sono le volpi e mustelidi come la faina, il tasso e la donnola. Tra gli erbivori, vi sono i lagomorfi come la lepre. Tra gli uccelli, sono presenti: fagiani, quaglie e falchi.Tra i rettili sono presenti i serpenti comuni e il ramarro. Recente è la comparsa dei cinghiali i quali ora proliferano e danneggiano le coltivazioni e sono quindi oggetto di un severo piano di controllo da parte del Parco dei Colli Euganei. Da notare la rara testuggine dei Colli Euganei, adattamento a questo ambiente della Emys orbicularis.

Geografia antropica modifica

Comuni modifica

La formazione collinare euganea è compresa quasi interamente nell'omonimo parco regionale, appartenente alla Provincia di Padova, fatta eccezione per il Monte Santo di Lovertino, il Colle di Albettone e il Colle di Lovolo, che rappresentano la propaggine più occidentale del gruppo e ricadono in Provincia di Vicenza[9][10].

La legge speciale di salvaguardia dei Colli Euganei modifica

Nel 1971 fu varata la legge speciale per la salvaguardia dei Colli Euganei. I Colli erano minacciati da 68 cave che estraevano materiale da costruzione. La legge è considerata la prima vera legge ecologica varata dal Parlamento italiano. Promotore della legge fu il deputato rodigino Giuseppe Romanato.

Letteratura modifica

Ad Arquà Petrarca trascorse gli ultimi anni della sua vita il poeta trecentesco Francesco Petrarca, nativo di Arezzo. Sui Colli Euganei è ambientata una parte del romanzo Le ultime lettere di Jacopo Ortis di Ugo Foscolo. Nell'Abbazia di Praglia lo scrittore vicentino Antonio Fogazzaro ambientò una parte del suo romanzo Piccolo mondo moderno.

Note modifica

  1. ^ Mazzetti e Monaco 1989, p. 8.
  2. ^ De Agostini 2006, p. 259.
  3. ^ Bravi 1981, pp. 11-14.
  4. ^ Parco Regionale dei Colli Euganei Archiviato il 28 settembre 2007 in Internet Archive.
  5. ^ Spianato da escavazioni, altitudine riferita alla vicina città di Monselice.
  6. ^ Mazzetti e Monaco 1989, p. 10.
  7. ^ Nevosità Colli Euganei
  8. ^ Francesco Petrarca e dei Colli Euganei - Gli Scenari., su parchiletterari.com. URL consultato il 22 aprile 2023.
  9. ^ (IT) Oxford University, Bollettino del Reale comitato geologico d'Italia. URL consultato il 22 aprile 2023.
  10. ^ Parco Regionale dei Colli Euganei, su www.parcocollieuganei.com. URL consultato il 22 aprile 2023.

Bibliografia modifica

  • AA.VV., Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Novara, Istituto geografico De Agostini, 2006.
  • Ferruccio Bravi, La lingua dei Reti. Grafica, fonetica, note grammaticali, titoli, Vol. 2 - Testi, lessico, repertori, Centro di documentazione storica, 1981.
  • A. Mazzetti e R. Monaco, I Colli Euganei e le Terme Euganee, Montegrotto Terme, Edizioni Turlon, 1989, ISBN non esistente.

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