Comitato Organizzatore dei XX Giochi olimpici invernali

Voce principale: XX Giochi olimpici invernali.

Il Comitato Organizzatore dei XX Giochi olimpici invernali,[3][4] noto in lingua inglese come "Torino Organising Committee" da cui l'acronimo "TOROC",[4] è stato l'ente costituito dal Comitato olimpico nazionale italiano e dal Comune di Torino con il compito di organizzare le Olimpiadi invernali di Torino del 2006, in base al "Contratto della Città ospitante" sottoscritto il 19 giugno 1999 a Seul, con cui il Comitato Olimpico Internazionale assegnava al CONI al Comune di Torino la responsabilità dell'organizzazione dei Giochi olimpici e paralimpici.[5]

Comitato Organizzatore dei XX Giochi olimpici invernali
(EN) Torino Organising Committee
AbbreviazioneTOROC
TipoFondazione
Fondazione27 dicembre 1999[1]
Scioglimento31 marzo 2007[2]
ScopoOrganizzazione delle Olimpiadi invernali di Torino 2006
Sede centraleItalia (bandiera) Torino
IndirizzoCorso Novara, 96 - Torino
Area di azioneItalia (bandiera) Italia (Piemonte)
PresidenteItalia (bandiera) Valentino Castellani
Lingua ufficialeItaliano
Membri32 (2006)

L'ente, creato il 27 dicembre 1999[1] e sciolto il 31 marzo 2007,[2] ebbe sede in corso Novara 96 a Torino.[6]

In base al "Contratto della Città ospitante", sottoscritto il 19 giugno 1999 a Seul, il CIO assegnò al Comitato olimpico nazionale italiano e al Comune di Torino la responsabilità dell'organizzazione dei Giochi olimpici e paralimpici. Fu istituita, pertanto, il 27 dicembre 1999 una fondazione di diritto privato (cioè non soggetta alla regolamentazione ed ai controlli su appalti e lavori pubblici) senza fini di lucro denominata "Torino Organising Committee" (in italiano Comitato Organizzatore di Torino), il cui acronimo era TOROC,[1] e gli venne assegnato il mandato di realizzare i Giochi, tramite regolamento che ne fissava i compiti con dei comitati operativi alle sue dipendenze.[7]

Il Consiglio di Amministrazione di TOROC si insediò ufficialmente il 5 febbraio 2000, ed era composto da ventisei membri che rappresentavano il mondo dello sport (i membri italiani del CIO, le federazioni nazionali, due campioni olimpici e il Comitato Italiano Paralimpico), le istituzioni locali (i comuni sedi di gara quindi Torino, Bardonecchia, Cesana Torinese, Pinerolo, Pragelato, Sauze d'Oulx, Sestriere, la Provincia di Torino e la Regione Piemonte), le Comunità Montane e il mondo delle imprese. La presidenza del TOROC fu affidata al sindaco di Torino Valentino Castellani,[8] con Cesare Vaciago amministratore delegato,[8] Evelina Christillin vicepresidente vicario e Gianni Petrucci, Pierpaolo Mazza, Bruno Rambaudi e Luciano Barra vicepresidenti.[8] Le personalità sopra citate, assieme a Raffaele Pagnozzi e Franco Capra, costituirono l'Ufficio di Presidenza e Direzione Generale del TOROC. In seguito alla modifica statutaria deliberata dal Consiglio di Amministrazione del 24 novembre 2004, entrarono a far parte del TOROC anche il nuovo sindaco di Torino Sergio Chiamparino, e l'onorevole Mario Pescante quale supervisore per il Governo della Repubblica Italiana sull'organizzazione dei Giochi.

Tramite la Legge 285 del 2000 fu creata anche l'"Agenzia per lo svolgimento dei Giochi olimpici" (abbreviata in "Agenzia Torino 2006"), per la realizzazione delle opere necessarie allo svolgimento dei Giochi: il TOROC predisponeva il piano degli interventi (localizzazione, priorità, costi, caratteristiche tecniche e funzionali) che, approvati dal Governo italiano, venivano realizzati dall'Agenzia Torino 2006. L'Agenzia fu guidata da un direttore generale, Domenico Arcidiacono, da due vice direttori e da un Comitato Direttivo, tutti nominati dal Presidente del Consiglio dei ministri.[1]

Il 12 febbraio 2001 venne costituito all'interno del TOROC un Comitato Operativo per i IX Giochi paralimpici invernali di Torino 2006,[7] che diverrà il 28 luglio 2005 un ente autonomo organizzatore di quei Giochi, con il nome di "Comitato per i Giochi Paralimpici Torino 2006" (da cui l'acronimo "COM.PAR.TO.").[9][10]

Venne creato infine un Comitato di Regia, costituito nel settembre 2002 presso la Regione Piemonte, composto dal presidente della regione stessa, dal Sindaco di Torino, dal Presidente della Provincia di Torino, dal Presidente del CONI e da tre rappresentanti dei Governo (Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero delle Infrastrutture, Ministero dell'Economia). Il Comitato fu presieduto dal governatore piemontese Enzo Ghigo e, successivamente al 4 aprile 2005, dalla nuova governatrice Mercedes Bresso. Il Comitato di Regia indirizzò e coordinò le determinazioni per l'attuazione del piano degli interventi, fatte salve le competenze proprie degli altri enti sopra citati.

Il TOROC venne riconosciuto e regolato dallo Stato italiano tramite la legge n. 48 del 26 marzo 2003.[5]

Il Comitato Organizzatore si sciolse a Giochi conclusi, il 31 marzo 2007,[2] e venne sostituito nella gestione degli impianti dalla "Fondazione XX Marzo 2006-Torino Olympic Park".[11]

La sede degli uffici del Comitato Organizzatore fu presso un edificio sito in corso Novara 96, angolo via Bologna, a Torino, di proprietà della fondazione italiana ENASARCO, nel quale l'ente TOROC fu affittuario fino alla data del suo scioglimento, avvenuto nel 2007.[12] Durante il periodo di attività del C.O. l'edificio prese il nome di "Palazzo TOROC",[13] appellativo che rimarrà nell'uso comune cittadino anche dopo lo scioglimento dell'ente nel 2007.[14]

Composizione

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Evelina Christillin, vicepresidente vicario del TOROC

Il Comitato Organizzatore era così composto:

Presidente
Ufficio di presidenza
Direzione generale
Consiglieri d'amministrazione

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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  • Il TOROC sul sito ufficiale dei XX Giochi olimpici invernali [collegamento interrotto], su torino2006.it. URL consultato il 1º febbraio 2010.