Commento alle Opere e i giorni di Esiodo
Il Commento alle Opere e i giorni di Esiodo è il titolo di un trattato erudito-allegorico di Plutarco, compreso anticamente nei Moralia, ma oggi perduto, a parte numerosi frammenti negli scoli[1].
Commento alle Opere e i giorni di Esiodo | |
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Autore | Plutarco |
Periodo | II secolo |
Genere | commento |
Sottogenere | saggio |
Lingua originale | greco antico |
Serie | Moralia |
StrutturaModifica
Il commentario, probabilmente in 4 libri[2], è conservato in 87 frammenti abbastanza ampi dagli scoliasti ad Esiodo, specialmente da Proclo.
Seguendo un tipo di interpretazione filosofico-allegorica, di ascendenza stoica, Plutarco commenta Esiodo vedendovi elementi legati all'antica sapienza greca di tipo morale, testimoniata anche dai Sette Sapienti.
Non mancano, comunque, elementi di critica testuale, con espunzioni di versi[3]
Analisi criticaModifica
Non compreso nel Catalogo di Lampria, esso è riconosciuto, comunque, come autentico, in quanto testimonia l'ampio interesse di Plutarco per la storia e la letteratura della sua Beoziaː inoltre, nel Catalogo è ricordata una Vita di Esiodo, che poteva benissimo introdurre questo commento[4].
L'opera è, comunque, collocabile prima della Vita di Camillo, in cui è citata[5].
NoteModifica
BibliografiaModifica
- F. H. Sandbach, Plutarch. Fragments, Cambridrge-Mass., Loeb, 1987, vol. XV (testo critico, trad. e commento in inglese).
- Plutarco, Frammenti, a cura di P. Volpe Cacciatore, Napoli, D'Auria, 2007 (testo greco e traduzione).